Fra gli ebrei deportati da Roma, 221 erano bambini sotto i dieci anni. Nessuno di loro è tornato. Questi i loro nomi.
(senza nome) Di Veroli appena nato; Giovanni Di Castro 18 giorni; Fatina Di Tivoli 18 giorni; Alba Moscati 2 mesi; Mario Anticoli 3 mesi; Rosella Anticoli 3 mesi; Donato Campagnano 3 mesi; Luciana Di Segni 3 mesi; Carlo Fornari 4 mesi; Elvira Di Nepi 5 mesi; Angelo Anticoli 6 mesi; Angelo Di Porto 6 mesi; Fortunata Di Porto 6 mesi; Franca Sermoneta 6 mesi; Adelaide Efrati 7 mesi; Giuseppe Di Segni 7 mesi; Rossana Fornari 7 mesi; Liana Ornella Sabatello 8 mesi; Alba Bella Dell’Ariccia 9 mesi; Cesare Pavoncello 10 mesi; Amerigo Vivanti 11 mesi; Emilia Olga Fiano 11 mesi; Mirella Di Consiglio 11 mesi; Attilio Di Castro 1 anno; Michele Di Veroli 1 anno; Elena Bondì 1 anno; Alberta Di Porto 1 anno; Esterina Di Porto 1 anno; Graziella Di Porto 1 anno; Graziano Di Castro 1 anno; Michele Sonnino 1 anno; MarcoTerracina 1 anno; Lello (Lello Samuele) Calò 1 anno; Pellegrino (Bruno Pellegrino) Spizzichino 1 anno; Mario Di Castro 1 anno; Mario Spizzichino 1 anno; Angelo Funaro 1 anno; Virginia Terracina 1 anno; Cesira Sed 1 anno; Marco Segre 1 anno; Cesira Mara Sonnino 2 anni; Franca Di Cave 2 anni; Benedetto Di Segni 2 anni; Fabrizio Marco Sonnino 2 anni; Gualtiero Di Veroli 2 anni; Rosa Limentani 2 anni; Lia Muggia 2 anni; Fortunata Vivanti 2 anni; Crescenzio Salvatore Garzoli 2 anni; Marco Efrati 2 anni; Lello Dell’Ariccia 2 anni; Grazia Anticoli 2 anni; Emma Sermoneta 2 anni; Fortunata Fiano 2 anni; Mario Sonnino 2 anni; Emma Di Veroli 2 anni; Alberto Vivanti 2 anni; Fiorella Anticoli 2 anni; Fiorella Anticoli 2 anni; Gianna Di Segni 2 anni; Rosanna Calò 2 anni; Grazia Calò 2 anni; Wanda Funaro 2 anni; Cesare Elvezio Di Consiglio 2 anni; Rina Di Capua 3 anni; Anna Bondì 3 anni; Mario Mosè (Marco Mosè) Efrati 3 anni; Marco Funaro 3 anni; Graziella Calò 3 anni; ltalia Zarfati 3 anni; Mirella Dell’Ariccia (Della Riccia) 3 anni; Michele Marco Romanelli 3 anni; Lina Pavoncello 3 anni; Albertina Di Porto 3 anni; Leonello Terracina 3 anni; Maurizio Astrologo 3 anni; Gianfranco Pontecorvo 3 anni; David Di Segni 3 anni; Giuseppina Anita Citoni 3 anni; Adolfo Di Castro 3 anni; Graziella Pavoncello 3 anni; Fatina Calò 3 anni; Mario Marco Di Consiglio 3 anni; Celeste Alba Sabatello 3 anni: Emma Di Nepi 3 anni; Cesare Di Castro 3 anni; Leda Piazza Sed 3 anni; Roberto Abramo Zarfati 3 anni; Colomba Di Castro 3 anni; Giancarlo Prospero Anticoli 3 anni; Rosetta Funaro 4 anni; Alberto Calò 4 anni; Rossana Di Segni 4 anni; Grazia Di Segni 4 anni; Pacifico Di Veroli 4 anni; Settimio Di Porto 4 anni; Chiara Della Rocca 4 anni; Cesare Di Porto 4 anni; Marco Di Consiglio 4 anni; Raimondo Calò 4 anni; Ennio Astrologo 4 anni; Costanza Sermoneta 4 anni; Umberto Di Segni 4 anni; Italia Di Porto 4 anni; Elio Moscati 4 anni; Cesare Funaro 4 anni; Roberto Di Segni 4 anni; Debora Garzoli 4 anni; Anna Anticoli 4 anni; Eugenio Di Veroli 4 anni; Claudio Mieli 4 anni; Lidia Di Veroli 4 anni; Benedetto Vivanti 4 anni; Giorgio Frascati 4 anni; Bruno (Bruno Anselmo) Moscato 4 anni; Davide Della Rocca 4 anni; Cesare Limentani 4 anni; Grazia Di Porto 5 anni; Ester Mieli 5 anni; Attilio Anticoli 5 anni; Giuditta Di Veroli 5 anni: Giuseppe Bondì 5 anni; Carla Romanelli 5 anni; Luciana Anticoli 5 anni; Rosina Di Capua 5 anni; Clara Scioscianà Wachsberger 5 anni; Dora Efrati 5 anni; Lazzaro Moscato 5 anni; Leonardo Di Veroli 5 anni; Emma (Enrica) Anticoli 5 anni; Arrigo Citoni 5 anni; Samuele (Samuele Sandro) Sonnino 5 anni; Giacomo Spizzichino 5 anni; Costanza Di Porto 5 anni; Franca Del Monte 5 anni; Elisabetta Di Nepi 5 anni; Consola Piazza Sed 5 anni; Marco Zarfati 5 anni; Marco David Zarfati 5 anni; Lina Di Consiglio 5 anni; Virginia Spizzichino 6 anni; Adelaide Di Segni 6 anni; Adolfo Funaro 6 anni; Carlo Vittorio Graziano Citoni 6 anni; Letizia Caviglia 6 anni; Elisa Sonnino 6 anni; Silvana Sed 6 anni; Leo Zarfati 6 anni; Mario Garzoli 6 anni; Nella Calò 6 anni; David Di Castro 6 anni; Franco Della Riccia 6 anni; Enrica Della Rocca 6 anni: Graziella D Segni 6 anni; Alberto Giuliano Fornari 6 anni: Gabriella (Graziella) Funaro 6 anni; Leone Vivanti 6 anni; Settimio Di Segni 6 anni; Ada Di Consiglio 6 anni; Alberto Di Porto 6 anni; Giuditta Pavoncello 6 anni; Irma Frascati 6 anni; Marina Mieli 6 anni; Eleonora Calò 6 anni; Angelo Di Porto 6 anni; Vittorio Frascati 6 anni; Mario Sermoneta 6 anni; Franca Spizzichino 7 anni; Alfredo Pavoncello 7 anni; Rina (Rina Roberta) Calò 7 anni; Angelo Di Porto 7 anni; Graziella Di Porto 7 anni; Giuditta Anticoli 7 anni; Marco Anticoli 7 anni; Fiorella Anticoli 7 anni; Pacifico Zarfati 7 anni; Fiorella Anticoli 7 anni; Fiorella Anticoli 8 anni; Cesare Di Porto 8 anni; Ada Tagliacozzo 8 anni; Celeste Di Porto 8 anni; Laura Vivanti 8 anni; Rosa o Rosina Zarfati 8 anni; Rina Di Segni 8 anni; Pacifico Di Segni 8 anni; Attilio Fatucci 8 anni; Lazzaro Anticoli 8 anni; Angelo Calò 8 anni; Armanda Calò 8 anni; Adolfo Di Veroli 8 anni; Letizia Moscati 8 anni; Enrica Spizzichino 8 anni; Mario Di Segni 8 anni; Giuseppe Calò 8 anni; Liliana Di Veroli 8 anni; Emma Sed 8 anni; Marisa Di Consiglio 8 anni; Alvaro Sermoneta 9 anni; Italia Di Veroli 9 anni; Marisa Anticoli 9 anni; Rina Efrati 9 anni; Guido Veneziani 9 anni; Umberto Bondì 9 anni; Celeste Sonnino 9 anni; Leonello Di Castro 9 anni; Anselmo Moresco 9 anni; Marco Di Segni 9 anni; Renata Sermoneta 9 anni; Bruno Di Segni 10 anni; Gemma Anticoli 10 anni; Emma Terracina 10 anni; Giuseppe Funaro 10 anni; Umberto Caviglia 10 anni; Rosa Di Porto 10 anni; Enrica Spizzichino 10 anni; Rosa Di Porto 10 anni; Pacifico Di Tivoli 10 anni; Rina di Veroli 10 anni; Sandro Di Cave 10 anni; Rina Di Consiglio 10 anni.
La prima è Fiorella Anticoli, deportata ad Auschwitz all’età di due anni e uccisa all’arrivo, in quanto appartenente alla razza ebraica. La sua foto è quella che campeggia sulla copertina del Libro della Memoria di Liliana Picciotto e mi ha sempre colpita per quella vaga somiglianza con me alla sua età. La bambina della seconda foto infatti sono io, il giorno del mio terzo compleanno. Adesso ne ho sessantuno, e a differenza di Fiorella sono ancora qui. Perché sono nata dopo, certo, ma anche se fossi nata quando lei avrei ugualmente buone probabilità di essere ancora qui, in quanto presumibilmente appartenente alla razza ariana. “Presumibilmente” perché – come già avevo osservato qui – chi di noi se la sentirebbe di mettere la mano sul fuoco per la fedeltà coniugale delle proprie trisnonne? Per non parlare del nonno materno che non si è mai saputo di chi fosse figlio, perché a chi tentava di indagare la bisnonna rispondeva regolarmente a muso duro “Mì me ‘o gò fato, mì me ‘o mantegno, e vialtri feve i cassi vostri”. Ma poiché quelle brave persone si fidavano delle carte, io probabilmente sarei qui, mentre Fiorella è stata assassinata a due anni. Come Stefano Tachè e come tutte le altre vittime dell’infinita serie di sacrifici umani consumati dai cultori di una religione di morte. Ricordiamoli.
barbara
Questa sera sono stata al Vittoriano di Roma, dove si concludeva una mostra sulla Shoah. Due saloni con tutte le foto della gente che veniva presa e portata a morire….molti erano bambini. C’erano i volti delle SS che ridevano. Questo mi ha fatto male profondamente. So tanto, tantissimo sulla Shoah, ma MAI rimango immobile e attonita….sempre sento le viscere contorcersi. La gente che stava nelle sale, rimaneva in silenzio con espressione di dolore.
Ci guardavamo come per dire: “Questo è stato”….
Non posso dimenticare il cinismo delle SS e i bambini mandati a morire. Erano tanti agnelli in mezzo ai lupi.
Buonanotte Barbara
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No. I lupi uccidono quando hanno fame. E non ridono mentre uccidono.
Buona notte.
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quindi le SS non si possono comparare con gli animali….hai ragione.
Gli animali sanno essere animali e gli uomini invece sanno non essere umani.
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Sì, esatto, le bestie non sono mai contronatura.
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Conosco un tizio che ai tempi di Salò aveva 7-8 anni. Se entra in confidenza, ti prende da parte e, sorridendo, estrae dal portafogli una foto in bianco e nero, che porta sempre con sé. La mamma? il papà? il nonno? Ma quando mai. La foto ritrae lui, bambino, vicino a un soldato tedesco, con sullo sfondo un carro armato.
Il mondo è pieno di sentimentaloni.
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Il mio zio più giovane, che è del ’41 ed è cresciuto sentendo parlare di nient’altro che di tedeschi, quando a tre quattro anni gli chiedevano cosa voleva fare da grande, regolarmente rispondeva “il tedesco!”. Poi però crescendo ha smesso, anche quando parla in confidenza. La differenza è quella. Un’amica mi ha raccontato di un suo vicino di casa che, quando entrava in confidenza, parlava con aria nostalgica di quando andavano in nave nelle colonie e facevano scalo a Malta perché lì nei bordelli c’erano le ragazzine di dodici anni. Stessa razza del tizio che conosci tu.
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Sto cercando di leggerli tutti, uno per uno, quei nomi: possibile che pronunciarli serva a rafforzare il ricordo.. a farli vivere ancora? Mi sembra di fare qualcosa di non inutile..
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Io ho letto tutti gli ottomila e passa di tutti i deportati dall’Italia nel Libro della memoria di Liliana Picciotto. Si deve fare.
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