OGGI VI RACCONTO UN PO’ DI FATTI MIEI

E dunque, la prima buona notizia è che non ho il parkinson. Non che proprio si sospettasse che lo avessi, ma il fatto è che da più di vent’anni ho un disturbo estremamente fastidioso, che negli ultimi anni è diventato sempre più invadente, al punto da assillarmi quotidianamente, giorno e notte, proprio da non poter più vivere. E così mi sono decisa a farmi vedere. E per escludere qualunque causa seria è stato controllato anche quello e il risultato è che no, non ce l’ho. E neanche nessun altro tipo di neuropatia. Pare proprio che non ci sia una causa, che sia una di quelle cose che vengono da sole e non si sa perché, come la tosse violenta che mi sta tormentando da un anno e mezzo, come il prurito che mi devasta da otto mesi: c’è e basta. Comunque il farmaco che mi è stato prescritto è lo stesso che si usa per il parkinson. La neurologa ha detto: una pastiglia al giorno. Poi le ho spiegato alcune cose e allora ha detto ok, allora facciamo mezza. Il mio medico che mi conosce bene ha detto: meglio un quarto. Io che mi conosco meglio del mio medico ne prendo un ottavo. La seconda buona notizia è che dopo oltre vent’anni di tormento il disturbo è miracolosamente scomparso fin dalla prima assunzione. La terza buona notizia è che degli effetti collaterali di tipo neuro-psichico che temevo non se n’è manifestato nessuno. In compenso ce ne sono altri due: anoressizzante e scagottizzante. Il secondo è oggettivamente un tantino fastidioso, mentre il primo mi fa risparmiare un bel po’ di soldi, e questa è la quarta buona notizia, soprattutto in vista della pensione (sì, è finalmente arrivato il decreto, nero su bianco, e questa è la quinta buona notizia), con la quale perderò, rispetto allo stipendio, un buon migliaio di euro al mese, e quello che resta non arriva a coprirmi neppure le spese fisse, affitto riscaldamento ecc., per cui il fatto di avere meno fame non può che rallegrarmi. La sesta buona notizia è che in conseguenza dei due suddetti effetti collaterali ho perso due chili in otto giorni: se continua così, nel giro di due o tre mesi riavrò il mio splendido corpo da modella di cui ho goduto fino a cinquantadue anni, quando ho avuto la malaugurata idea di smettere di fumare – qualcuno dei miei lettori più vecchi ha avuto modo di assistere in diretta a qualche mio attacco di esibizionismo, e sa di che cosa parlo.
Ecco, e allora, per celebrare degnamente tutte queste buone notizie, a me e a tutti quelli come me voglio dedicare questo, con tutta la mia ammirazione per questa straordinaria bambina israeliana e tutta la mia riconoscenza a lei che mi ha regalato questa splendida perla.

barbara