La storia la conosciamo: ventiquattro anni fa ha procurato il disastro di Lockerbie,
che ha causato 270 vittime,
e per questo era stato condannato all’ergastolo in Inghilterra. Poi un bel giorno il governo britannico si è scoperto una insospettabile vena umanitaria e lo ha liberato perché era malato terminale di cancro e gli restavano non più di tre mesi di vita. Ed è tornato a casa.
Un loschissimo e malignissimo figuro ha osato in quei giorni insinuare che magari di mesi invece gliene potessero restare sei, e anch’io, altrettanto loschissima e malignissima, avevo manifestato qualche crudelissimo dubbio sulla sua reale infindivitità. Beh, ci sbagliavamo entrambi: di mesi, dopo l’umanitaria liberazione, ne ha vissuti esattamente trentatre (forse avrà pregato quel famoso profeta musulmano, come si chiama, ah sì, san Gennaro).
Ma oggi, se D.o vuole, finalmente è crepato.
barbara