VADO

Starò via due settimane. Quindi, dato che non sarò qui, auguro fin d’ora shana tova a tutti gli amici. E vi lascio con uno spezzone di un autentico capolavoro. Guardatelo. E poi riguardatelo. E poi meditateci sopra. E tenete presente che, tranne qualche concessione sotto l’aspetto scenografico, è una storia maledettamente vera, dall’inizio alla fine. E maledettamente comune. Ricordate che mentre ci battiamo per gli aborigeni dell’Australia o per i diritti degli animali o per la scarcerazione di Yulia Timoshenko, milioni di bambini, a un passo da noi, vivono all’inferno.
A presto


barbara

  1. Trani Informa
    Comunicazione e informazione culturale, turistica e di servizio

    La comunità ebraica di Trani piange il professor Colafemmina
    Ha allestito la sezione ebraica del Museo Diocesano a Scolagrande

    mercoledì 12 settembre 2012

    A pochi giorni dalla fine della settimana di arte e cultura ebraica “Lech Lechà”, va’ verso te stesso, è mancato il prof. Cesare Colafemmina, grande studioso della storia ebraica nel Meridione, e grande amico della Comunità ebraica e del popolo d’Israele, ricordata quasi a ogni incontro a Trani.

    «Avremmo voluto averlo tra noi nella settimana appena finita svoltasi in Puglia – scrive Scialom Bahbout, Rabbino Capo di Napoli e Italia Meridionale – ma il suo stato di salute gli aveva impedito di essere presente fisicamente, anche se è stato più volte ricordato a Trani».

    Cesare Colafemmina, secondo la tradizione ebraica, appartiene a buon diritto ai hasidè ummoth haolam, le persone pie delle genti del mondo e ha avuto il merito di fare emergere, dopo circa mezzo millennio dalla Cacciata degli ebrei, la storia della presenza ebraica nel Meridione.

    «La notizia, anche se non improvvisa, ci rattrista particolarmente in quanto viene a mancare non solo un amico e uno studioso ma una guida nello studio della storia delle comunità ebraiche del meridione. Il lavoro fatto da Cesare Colafemmina, teso alla ricostruzione della storia delle comunità ebraiche nel meridione, è stato molto prezioso e penso possa essere considerato tra le radici che hanno smosso gli animi e i cuori di quanti stanno cercando di rinnovare la presenza ebraica nel Sud. Nel nostro ultimo incontro, svoltosi presso la sua casa di Acquaviva, ci incitò non solo a continuare sulla strada intrapresa, ma a superare gli ostacoli, le incomprensioni e le controversie che potevano minare il futuro della ricostruzione dell’ebraismo nel Meridione. Il suo ricordo sarà di benedizione.»

    Colafemmina ha insegnato Epigrafia ed Antichità Ebraiche nell’Ateneo barese e Letteratura Ebraica nell’Università della Calabria. Scopritore di nuove catacombe ebraiche e cristiane a Venosa, ha allestito la Sezione Ebraica del Museo diocesano di Trani all’interno della sinagoga medievale Scolagrande. È stato consigliere dell’AISG – Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo. In suo onore è stato costituito il CeRDEM – Centro di Ricerche e Documentazione sull’Ebraismo nel Mediterraneo “Cesare Colafemmina”, a cui lo studioso ha donato la biblioteca e il suo archivio privato, dichiarato di importante interesse culturale dal MiBAC – Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia (con Decreto del 6 agosto 2012, prot. 8170). In sua memoria il CeRDEM ha organizzato il convegno internazionale di studi “Gli Ebrei nell’Italia meridionale e nel Mediterraneo dall’Età romana all’Altomedioevo” che si terrà a Trani, Venosa e Bari dal 16 al 18 ottobre 2012

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