IN IRAN, NEL FRATTEMPO

Mentre in America si festeggia l’elezione dell’uomo che a suo tempo non ha battuto ciglio di fronte alla selvaggia repressione messa in atto in Iran e oggi stringe accordi con l’uomo che l’ha ordinata, in Iran si continua a morire sotto tortura. L’ultimo della serie è Sattar Beheshti, attivista per i diritti dei lavoratori, arrestato per avere usato Facebook per le sue denunce, imprigionato nel famigerato carcere di Evin e qui torturato a morte. Qui potrete trovare qualche notizia in più. Raccomando di ascoltare nel video proposto l’intervista alla sorella di Sattar: anche se, come me, non capirete una parola, sono sicura che, come me, “capirete” lo stesso.
                      
barbara