IN IRAN, NEL FRATTEMPO

Mentre in America si festeggia l’elezione dell’uomo che a suo tempo non ha battuto ciglio di fronte alla selvaggia repressione messa in atto in Iran e oggi stringe accordi con l’uomo che l’ha ordinata, in Iran si continua a morire sotto tortura. L’ultimo della serie è Sattar Beheshti, attivista per i diritti dei lavoratori, arrestato per avere usato Facebook per le sue denunce, imprigionato nel famigerato carcere di Evin e qui torturato a morte. Qui potrete trovare qualche notizia in più. Raccomando di ascoltare nel video proposto l’intervista alla sorella di Sattar: anche se, come me, non capirete una parola, sono sicura che, come me, “capirete” lo stesso.
                      
barbara

    • No, non la conoscevo, grazie. Per quanto riguarda il suo rapporto con Jung, comunque, va detto che gli psicanalisti sono in testa fra le categorie di medici che hanno più frequentemente rapporti sessuali con le proprie pazienti (seguiti dai dentisti), anche se oggi di transfer e controtransfer si suppone che si dovrebbe conoscere tutto…

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  1. Il mondo ha bisogno di gente come Bush!

    Il suo difetto e’ stato che si era messo in testa di esportare la democrazia.

    Ma il mondo politically correct non era d’accordo.

    La democrazia si insegna, non si esporta!
    (Peccato che alle bambine che vanno a scuola poi gli sparano in testa!)

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    • Certo, gli sparano in testa perché gli insegnamenti giusti gli entrino prima. Al Giappone comunque, dopo averlo messo in ginocchio con le bombe atomiche, la democrazia si è riusciti a insegnarla, e anche alla Germania, dopo averla ridotta un cumulo di macerie. Secondo me il problema è proprio il fatto che oggi quei sistemi non si possono più mettere in atto, e quindi l’apprendimento rimane incompleto. Non sto dicendo che vorrei veder trattare Kabul come Dresda (anche perché ci avevano già pensato i vari signori della guerra a ridurla anche peggio di Dresda): sto solo constatando un dato di fatto.

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  2. credo che servirà una guerra contro il mondo arabo-islamico,credo che dovrà essere ridotto come l’Europa nel 45 ,con l’Iran che fa la parte della Germania
    Dio,mi viene male a scrivere queste cose,ma temo sia l’unico modo

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    • Naturalmente non ci sarà, sia perché non è più tempo di guerre in quello stile (c’erano tempi in cui si avanzava, letteralmente, col sangue fino alle ginocchia; oggi nessuno tollererebbe una battaglia condotta in questa maniera), sia perché stiamo parlando di un miliardo e mezzo di persone. E perché abbiamo la quinta colonna in casa.

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    • Primo, l’Iran è nemico dell’umanità intera, anche se i progetti di distruzione riguardano (per ora) solo Israele, tanto è vero che ai paesi arabi circostanti fa molta più paura che a Israele. Secondo i nemici di Israele hanno cominciato ad attaccare Israele molto prima che lo stato fosse ufficialmente proclamato, e a uno scontro finale distruttivo Israele non permetterà mai che si arrivi.

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      • ah,senza dubbio,gli arabi odiano i persiani. Ma la cosa che mi preoccupa è,che in caso di attacco,la popolazione iraniana si unirebbe tutta dietro al regime per difendere la loro terra,metterebbero da parte le divergenze per far fronte al nemico comune,come è successo con l’Irak
        “a uno scontro finale distruttivo Israele non permetterà mai che si arrivi”
        cioè,vuole restare in guerra per sempre?.

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