MIRACOLO DI CAPODANNO

Perché dovete sapere che da dodici giorni, oltre che da un pc in coma farmacologico che in attesa della fine delle feste sto mantenendo in vita a suon di massaggi cardiaci, respirazione bocca a bocca e defibrillatore, sono afflitta anche da un micidiale mal di schiena. Di quelli che non riuscite a muovervi, che per sedervi e alzarvi vi tocca studiare strategie degne di Napoleone  ma con tutte le strategie di questo mondo, prima di avere completato l’operazione qualche strillo vi scappa lo stesso. Ecco, uno così. E me ne stavo qui con la mia cintura da motociclista –  che ho comprato apposta perché la prima volta che ne ho vista uno ho detto ecco cosa ci vuole per il mal di schiena e infatti avevo visto giusto, è proprio una mano santa, provare per credere – e sopra quella la cintura elastica e sopra quella il vestito di lana e sopra il vestito una sciarpa di lana girata intorno tre volte per tenermi caldo ma niente, il mal di schiena proprio non se ne voleva andare. E oggi pomeriggio improvvisamente alla radio parte un twist. Ora, voi capite, avevo dieci anni quando è venuto fuori, è stato il primo ballo che ho imparato. Poi dopo qualche anno è uscito lo shake, ma prima di quello avevo imparato il charleston e il can-can, così per sfizio. Insomma, voglio dire, il twist è parte integrante della mia storia, della mia vita, carne della mia carne e sangue del mio sangue! E così ho cominciato a ballare, quello tutto completo, con gli ondeggiamenti avanti e indietro, a destra e a sinistra, e poi l’accucciamento piegando le ginocchia fin quasi a toccare terra col sedere e poi di nuovo su… E quando la musica è finita il mal di schiena non c’era più. Ho tolto la sciarpa, ho tolto le due cinture, e adesso sono qui, senza un filo di male e mi muovo come una gazzella, come una libellula, come un colibrì: una botta di preadolescenza, ecco cos’era che mi serviva.

barbara