Mi è capitato di farci caso un paio di giorni fa, vedendo una foto di Battiato da giovane (per Kafka invece non ho bisogno di andare in giro, perché da quarant’anni la sua foto sta sulla mia scrivania – e quando l’ho raccontato a Ugo Volli, mi ha risposto: ah, io nel mio studio ho quella della sua tomba!) : è una somiglianza davvero impressionante.
Per la serie “separati in culla” (come si scherza a volte). Forse la stessa aria un po’ “stropicciata”??? Certo la “penetranza” dello sguardo di Franz non è quella un po’ stralunata di Franco …
Stralunato sì, verrebbe quasi voglia di dire anche leggermente fatto, anche se di roba non particolarmente pesante… La foto però l’ho scelta perché in quella posizione risalta l’identità di forma degli occhi, delle sopracciglia, della fronte, anche se quella di Battiato è parzialmente coperta, del naso non solo uguale ma anche storto uguale, del mento, della grossezza del pomo d’Adamo… Anche l’aria stropicciata, sì, per Kafka per via dell’insonnia, per Battiato probabilmente per il dramma di essere ancora lì a sessant’anni a domandarsi cosa scegliere fra sesso e castità.
Ma è vero! Che forza 😀
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Mi è capitato di farci caso un paio di giorni fa, vedendo una foto di Battiato da giovane (per Kafka invece non ho bisogno di andare in giro, perché da quarant’anni la sua foto sta sulla mia scrivania – e quando l’ho raccontato a Ugo Volli, mi ha risposto: ah, io nel mio studio ho quella della sua tomba!) : è una somiglianza davvero impressionante.
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Magari Battiato è la sua reincarnazione… e non si chiama Franco per caso 😉
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E con tutti gli anusim che ci sono in Sicilia…
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mah, la somiglianza è solo vagamente nello sguardo, ma il naso e il volto di Battiato sono molto molto diversi!
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Per la serie “separati in culla” (come si scherza a volte). Forse la stessa aria un po’ “stropicciata”??? Certo la “penetranza” dello sguardo di Franz non è quella un po’ stralunata di Franco …
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Stralunato sì, verrebbe quasi voglia di dire anche leggermente fatto, anche se di roba non particolarmente pesante… La foto però l’ho scelta perché in quella posizione risalta l’identità di forma degli occhi, delle sopracciglia, della fronte, anche se quella di Battiato è parzialmente coperta, del naso non solo uguale ma anche storto uguale, del mento, della grossezza del pomo d’Adamo… Anche l’aria stropicciata, sì, per Kafka per via dell’insonnia, per Battiato probabilmente per il dramma di essere ancora lì a sessant’anni a domandarsi cosa scegliere fra sesso e castità.
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