CHISSÀ SE QUALCUNO PROPORRÀ DI BOICOTTARLO

Il sogno di Manuela realtà grazie a ReWalk

Inventato dall’imprenditore israeliano e fondatore di Argo Medical Technologies Amit Goffer, il dispositivo ReWalk permette alle persone con paraplegia e in sedia a rotelle di mantenere una posizione eretta, deambulare e salire le scale. Un movimento possibile attraverso l’integrazione di un esoscheletro da indossare e controllare con un sistema computerizzato e sensori di movimento. Grazie a ReWalk una giovane atleta paraplegica, Manuela Migliaccio, la prima in Italia ad usare questo sistema, correrà domenica i dieci chilometri della Stramilano. Un risultato straordinario, frutto della collaborazione scientifica i due paesi. Negli ultimi cinquecento metri Manuela correrà insieme ad altri due paraplegici che hanno recentemente completato la loro formazione per l’utilizzo del ReWalk. Manuela è la seconda paraplegica al mondo a correre su questa distanza. Prima di lei solo l’israeliano Radi Kaiof che ha negli scorsi giorni ha partecipato alla maratona di Tel Aviv. A partire dal mese di giugno, essendo terminata la sperimentazione sull’apparecchio ospedaliero per riabilitazione, l’Inail inizierà la fornitura del dispositivo personale ReWalk nella propria sede di Budrio in provincia di Bologna. “Sono molto orgogliosa dei progressi e dei risultati che sono riuscita a raggiungere grazie al mio esoscheletro. ReWalk – spiega Manuela Migliaccio, ospite negli scorsi mesi dell’Associazione medica ebraica – ha davvero migliorato la qualità della mia vita. Correre la Stramilano è l’ulteriore conferma di come si possano ancora ottenere soddisfazioni inaspettate”.
(22 marzo 2013, qui)
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Ecco, io li aspetto al varco: al primo boicottatore paraplegico che fa domanda per avere ReWalk vado lì con una mazza ferrata (ho visto in internet che per una quarantina di euro se ne trovano di ottime) e gli frantumo gambe e braccia (sì, sono un po’ cattivina: qualcosa da ridire?)

barbara

Una risposta

  1. al primo boicottatore paraplegico che fa domanda per avere ReWalk vado lì con una mazza ferrata (ho visto in internet che per una quarantina di euro se ne trovano di ottime) e gli frantumo gambe e braccia

    vengo anch’io a darti una mano

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  2. Qualche anno fa, no! Un sacco di anni fa c’era una campagna di boicottaggio dei prodotti a marchio Jaffa e l’alternativa per i pompelmi, almeno nei supermercati in cui acquistavo, era di provenienza sudafricana. Tutto molto bello ed edificante, se non fosse che Mandela era ancora in carcere e l’apartheid ancora in vigore.
    Non ci sono mazze ferrate sufficienti in commercio gli idioti sono numerosi.

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  3. Mi picerebbe sapere come lavorano, che progetti fanno con la disabiltà in Israele.
    So qualcosa di quei ragazzi Down nell’ esercito, ma non so se esistono centri come quelli diurni( dove vanno parte della giornata e poi tornano a casa) e le case famiglia( dove vivono) come qua in Italia.
    Anche su come viene trattato l’autismo in generale(esitono diverse tipologie di autismo come quello di Asperger o di Rett).
    Sta cosa mi incurisisce da tempo.

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      • No, io non sono registrata da nessuna parte. Io a volte trovo cose che non leggo con Explorer mentre ci riesco con firefox o Google chrome. Comunque, per sintetizzare, c’è chi propone di premiare l’insegnante perché era ora che qualcuno facesse pulizia di tutta questa merda, chi ironizza sul mal di testa che avrebbe avuto la ragazza e via smerdeggiando.

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      • A volte il malox bisogna prenderlo. Pesco a caso un commento: “Io invece penso che anzichè licenziata,dovrebbe essere premiata per quello che ha detto,e perchè ha avuto la capacità non indifferente di dirlo.L’immondizia e la m***a ormai ci arriva al collo,urge estrema pulizia ordine e disciplina.”
        Questa è gente che si sente benpensante, e non ha difficoltà a associare “pulizia ordine e disciplina” (ossia concetti giudicati positivi) a un campo di sterminio. Tutto sommato, bisogna sperare che la battuta fosse davvero antisemita, cioè che l’insegnante fosse cosciente di avere di fronte un’allieva ebrea, perchè in questo caso c’è semplicemente una filonazista, e il problema è circoscritto, o perlomeno noto. Io temo, invece, che il problema sia più ampio e meno definito. Il filone “Hitler ha esagerato, però…” è molto peggiore, perché ha confini labili e in espansione, e non è neppure confinato ai reperti dell’estrema destra. Andiamo, ne conosciamo tutti di gente così: gente tranquilla, piccolo borghese, che non frequenta Casa Pound.

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      • E avrai notato l’estrema educazione del signore, che evita di scrivere la parola merda per non rischiare di urtare la sensibilità degli altri lettori. Appartenente alla stessa categoria di quelle decine di milioni di tedeschi per bene che hanno permesso a Hitler di conquistare quel potere che quei quattro gatti di nazisti scalmanati non sarebbero riusciti a fargli vedere nemmeno col binocolo.

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