Ovverosia il Socialismo Reale dell’Unione Sovietica
In Urss si vive così bene
I pochi comunisti italiani ancora vivi nei campi di concentramento dell’estremo Nord non ricevettero mai da parte dei dirigenti del Pci alcuna attenzione, essendo, anzi, del tutto cancellati ed esorcizzati come tabù. Forse, l’unica consolazione per loro fu l’essere almeno scampati alla notizia del premio alle «madri gloriose» e alle «madri eroine» e alla lettura delle domande-risposte di Robotti sulla vita sovietica, che nel 1950 furono raccolte in volume e diffuse tra il popolo comunista.
È il caso di citarne alcuni passaggi per capire sino in fondo i meccanismi del lavaggio del cervello:
Domanda: Perché nell’Unione Sovietica non si sciopera?
Risposta: perché sul luogo di lavoro esistono le possibilità e i mezzi per dirimere le vertenze che, in generale, in altri paesi, determinano gli scioperi. […] Ogni lavoratore nell’Unione Sovietica comprende che facendo sciopero agirebbe contro i propri interessi. Infatti in numerosi anni di permanenza nelle officine sovietiche non mi è mai capitato di sentire operai o impiegati proporre di fare sciopero Nell’Unione Sovietica, dal 1945 al mese di marzo 1950, il salario dei lavoratori è aumentato di oltre il 48 per cento, non attraverso un aumento delle tariffe orarie, ma attraverso la rivalutazione del rublo e a tre successive riduzioni di tutti i prezzi dei prodotti alimentari e industriali di largo consumo, destinati a tutta la popolazione. È errato credere che nell’Unione Sovietica non si sciopera per paura: milioni e milioni di lavoratori che hanno valorosamente combattuto in guerra hanno dimostrato che la paura non è un elemento del loro carattere. Non è la paura di scioperare che essi hanno,
ma la coscienza di essere i responsabili diretti della gestione economica del paese. Quando le classi lavoratrici cessano di essere sfruttate e diventano classi dominanti, la loro vecchia arma non serve più. Da quel momento essi si pongono come obiettivo l’aumento della produzione. E questo aumento non arricchisce più le società anonime: arricchisce tutta la società. […]
Domanda: Quali sono attualmente le mansioni di Stalin?
Risposta: Erroneamente molti credono che Stalin sia il capo dello Stato sovietico e che, come tale, abbia poteri dittatoriali. Ma non è affatto così… Il fatto che Stalin goda di una grande autorità, di un vasto prestigio e di una popolarità che certamente, dopo Lenin, non ha mai circondato nessun uomo di Stato o capo religioso nella propria patria e nel mondo intero è dovuto:
a) alla indiscussa fedeltà di Stalin ai principi del socialismo e alla causa dei lavoratori;
b) al coraggio con il quale egli, per lunghi anni, ha affrontato i non comuni sacrifici della dura e aspra vita del militante rivoluzionario; [infatti quando era in Siberia, sotto lo zar, era famoso fra tutti i deportati per il fatto che non si separava mai dalla sua trapunta rosa, ndb]
c) alla tenacia con la quale egli ha seguito, realizzato, perfezionato e sviluppato l’insegnamento di Lenin partecipando alla creazione, alla direzione e al rafforzamento organizzativo, politico e ideologico del Partito comunista (bolscevico); [bolscevico viene da bolscioi, grande, e significa partito di maggioranza. In realtà all’unica elezione vera dell’Unione Sovietica hanno beccato il 25%, perciò è stato deciso che il popolo non era ancora maturo per votare, e infatti di elezioni vere non ce ne sono state mai più. E loro si sono presi lo stesso il nome di maggioranza, ndb]
d) alla grande capacità dimostrata nell’organizzare la lotta armata dei lavoratori russi per la conquista e la difesa del potere socialista durante il periodo rivoluzionario e quello della guerra civile;
e) alle sue geniali capacità di tradurre in pratica e di perfezionare, sviluppandoli, gli insegnamenti di Lenin sulla costruzione del socialismo in un solo paese circondato dal mondo capitalista;
f) alla giusta direzione data al Partito comunista (bolscevico) dell’Urss per la industrializzazione e la collettivizzazione e per l’impostazione e la realizzazione dei piani quinquennali;
g) alle grandi, impareggiabili capacità politiche e strategico-militari dimostrate durante la guerra conclusasi con la distruzione del nazi-fascismo e la liberazione di decine di milioni di cittadini dell’Europa orientale dal regime capitalista;
h) all’aver impostato e diretto una giusta politica di ricostruzione post-bellica, politica che ha permesso all’Urss, unico paese in Europa, di raggiungere e sorpassare in soli quattro anni il livello di anteguerra della produzione industriale e agricola …;
i) all’aver dato al mondo intero una concreta dimostrazione della completa emancipazione politica, economica e culturale dei popoli coloniali oppressi;
l) all’aver dato agli uomini della cultura e della scienza – attraverso lo sviluppo e l’arricchimento della teoria e delle leggi del materialismo dialettico e storico – la guida per nuove grandi conquiste che hanno permesso e permettono agli uomini della società socialista di dominare i fenomeni della natura frantumando le leggende dei miracoli e strappando il velo del mistero con la forza creatrice del lavoro, della tecnica e della scienza, diventati garanzia e patrimonio dell’intera società dei produttori.
Domanda: Si può aderire facilmente al Partito comunista bolscevico?
Risposta: L’iscrizione al partito è volontaria. L’accesso all’impiego, alle università, oppure a una carriera, in nessun caso richiede l’appartenenza al Partito comunista. Il membro del Partito comunista bolscevico è come un soldato: va dove il Partito comunista lo manda. Molti ritengono che i posti di direzione nell’Unione Sovietica siano affidati solo ai comunisti. Ciò è errato Altri pensano che i comunisti nell’Unione Sovietica siano retribuiti meglio che gli altri cittadini. Anche ciò non è vero.
Domanda: Perché vi è un solo partito – il Partito comunista bolscevico – nell’Unione Sovietica?
Risposta: Il perché lo si comprende esaminando prima di tutto la situazione dalla quale scaturì la nuova organizzazione del potere e, secondariamente, la composizione della società sovietica… Oggi la società sovietica è composta non più da classi sociali aventi interessi contrastanti (capitalisti e operai, grandi proprietari di terra e contadini poveri e braccianti), ma da gruppi sociali (operai, contadini kolchoziani e intellettuali lavoratori) aventi interessi comuni.
Domanda: Come si esercita la libertà di critica nell’Unione Sovietica?
Risposta: La libertà di critica – come altre libertà – non basta concederla o riconoscerla: occorre garantirla fornendo ai cittadini i mezzi e la possibilità perché si possa esercitare, organizzare e sviluppare. Non vi è certamente nessun altro paese nel quale la critica si eserciti in modo così vasto ed efficace come nell’Urss; non vi è nessun altro paese dove la critica giusta abbia rapida corrispondenza nei fatti.
Domanda: Come avvengono le elezioni nell’Unione Sovietica?
Risposta: Le elezioni avvengono sulla base del voto diretto, uguale e segreto, per tutti i cittadini che hanno compiuto i diciotto anni di età. Nell’Urss non esistono elezioni di secondo grado e non esistono limitazioni di voto sulla base di discriminazioni razziali o del censo Ogni sezione elettorale è sempre munita di numerose cabine per facilitare la rapidità delle votazioni.
Domanda: Esiste la prostituzione nell’Unione Sovietica?
Risposta: L’Unione Sovietica, sola fra tutti i paesi moderni, già dal 1917 abolì la prostituzione, dando così l’esempio al mondo civile. La «civiltà» americana non è ancora arrivata a tanto.
Domanda: Esiste ancora nell’Unione Sovietica l’infanzia abbandonata?
Risposta: Il fenomeno dell’infanzia abbandonata con tutte le sue conseguenze, è stato un triste retaggio del vecchio regime zarista.
Domanda: Come nella realtà della vita si esprime l’uguaglianza dei diritti della donna nell’Unione Sovietica?
Risposta: alla donna sono aperte tutte le vie dell’attività economica, sociale e politica e, secondariamente, nel fatto che alla donna sono riconosciuti gli stessi diritti che hanno gli uomini… In queste condizioni spariscono certe tendenze della donna, tradizionali nei paesi dove essa non ha ancora ottenuto l’emancipazione sociale: dare la caccia al «buon partito», sentirsi inferiore all’uomo in tante attività sociali, considerare il lavoro nella produzione industriale come cosa sgradevole e disdicevole.
Domanda: Come sono assistite la maternità e l’infanzia nell’Unione Sovietica?
Risposta: Lo Stato sovietico cura l’infanzia e conduce una lotta accanita contro la mortalità infantile. La medaglia d’oro della «Madre eroina» è stata assegnata a 1800 madri che hanno più di dieci figli, e la medaglia d’argento della «Madre gloriosa» è stata assegnata a 1.700.000 madri cha hanno da cinque a dieci figli.
Domanda: In quali condizioni viene a trovarsi nell’Unione Sovietica una donna che lavori e abbia dei bambini?
Risposta: Nell’Unione Sovietica l’allevamento dei bambini è affidato ai genitori i quali, insieme allo Stato, sono responsabili della loro educazione. Un altro aiuto le donne di casa lo hanno attraverso la istituzione dei negozi di generi alimentari presso le officine in modo che, sia andando al lavoro che uscendo, possono ordinare e prendere ciò che loro occorre. Inoltre molte lavoratrici… hanno la possibilità di procurarsi la persona di servizio che accudisce alle faccende domestiche. Ciò è anche più conveniente da un punto di vista sociale generale, perché una operaia qualificata o una donna specializzata possono rendere molto di più alla società con il loro lavoro di quanto potrebbe rendere una persona di servizio. Il lavoro di quest’ultima è però ugualmente utile alla società in quanto concorre al rendimento del lavoro della donna specializzata.
Domanda: Qual è la situazione dei tecnici e degli scienziati nell’Urss?
Risposta: Intellettuali costituiscono per l’Unione Sovietica un patrimonio per il quale si hanno tutte le cure indispensabili. «Da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo il suo lavoro.» Quindi non vi è nessun livellamento degli stipendi.
Domanda: Com’è organizzata la pubblica istruzione nell’Unione Sovietica?
Risposta: il potere sovietico ha dedicato alla pubblica istruzione il massimo interessamento e il massimo sforzo… si abituano gli allievi a lavorare anche a casa. Prima di lasciare l’Urss – alla fine del dicembre 1946 – trovandomi una sera presso una famiglia russa, fui sorpreso dalla quantità di recipienti vari nei quali germogliavano grano, segale, cipolle e altre colture. Si trattava di esperimenti che faceva una bambina di undici anni la quale mi disse che stava realizzando alcuni insegnamenti di genetica dell’accademico Lysenko.
Domanda: Si possono ascoltare le emittenti straniere?
Risposta: Se, come molti affermano, non fosse possibile ai cittadini sovietici ascoltare emissioni straniere, come si spiegherebbe il fatto che il governo americano ha stanziato 11.500.000 dollari all’anno per sovvenzionare le trasmissioni in lingua russa della famosa «Voce dell’America»? Come si spiegherebbe che varie volte al giorno la «Voce di Londra» trasmette in lingua russa? Come si spiegherebbe che la Radio vaticana due volte alla settimana compie trasmissioni in lingua russa appositamente destinate all’Unione Sovietica?
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Robotti scrive queste cose, mentre Clementina Perone Parodi, una vittima della famiglia Robotti, è ancora vilipesa, umiliata e torturata nel gulag. E nessuno del Pci, a cominciare da Togliatti, per finire con Giovanni Parodi (il marito diventato numero due della Cgil), muoverà un dito per farla liberare. (Carnefici e vittime, pp.40-43)
Di commenti non credo ne servano, resta solo da aggiungere lo stupore nel constatare che c’è ancora qualcuno che pretende di “rifondare” il comunismo e si dichiara orgogliosamente comunista.
barbara