Alzarsi tardi e scoprire che hanno finalmente acceso il riscaldamento. Realizzare che non dovrai più girare per casa con quattro maglie addosso. Che non dovrai più spendere un capitale per tenere costantemente accesa la stufetta elettrica che poi quando esci dalla stanza riscaldata cominci a battere i denti. Che uscire da sotto le coperte d’ora in poi non sarà più un dramma. Che la scelta di fare una doccia non dipenderà più dalla disponibilità preliminare di una mezz’ora in cui riscaldare il bagno con la stufetta elettrica (di cui nel frattempo dovrai fare a meno da un’altra parte). Ecco, oggi è una giornata felice.
barbara
ilblogdibarbara 
Sono felice che tu sia felice, felicitazioni per il tuo primo giorno di felicità del mese. 🙂
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Grazie, mia cara (eh, lo so che voi del profoooooooooondo sud questi problemi non li avete)
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Bene, felice che tu sia felice. 🙂
Io per i problemi di riscaldamento una volta avevo un compagno, termosifone umano: era un po’ rompipalle, ma risparmiavo sulla fornitura elettrica. 😆
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Beh, no, preferisco una bolletta un po’ più salata alla didimoclastia.
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rottura di marroni?
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Ma anche di coglioni, se preferisci: qui non abbiamo mica pregiudizi.
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Ah, come ti capisco. Qua ancora si può resistere ma tra poco….
Quando parti?
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Qui siamo sui dieci gradi, senza riscaldamento è davvero un dramma. E meno male che in questo condominio hanno comportamenti ragionevoli. Nel paese in cui stavo prima, che oltretutto era più a nord e più in alto, e quindi decisamente più freddo, non lo accendevano mai prima del 5-10 di novembre, e a fine marzo, massimo inizio di aprile lo spegnevano. Un anno il 17 aprile ci siamo svegliati con mezzo metro di neve; quando ha smesso di nevicare siamo andati sotto zero e ci siamo rimasti fino a metà maggio. Ma siccome ormai il riscaldamento era spento, è rimasto spento. Non avevo neppure la forza di scendere in cantina a segare e spaccare un po’ di legna per accendere la stufa, mi sedevo lì e mi mettevo a piangere, era l’unica cosa che riuscivo a fare.
Partire non so, è ancora tutto in aria.
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io sarei morta.
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Balle, sapessi a quante cose si sopravvive. Certo, per saperlo bisogna essere messi alla prova, e magari si preferisce evitare.
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no, grazie preferisco evitare le prove!
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Sai qual è il problema? Che le prove sono un tantino maleducate. Di solito non usano bussare e chiedere il permesso prima di entrare in casa.
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cazzarola non ho niente da toccare!
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Toccati la testa: con tanti uomini che si toccano l’unica testa che hanno, potrai ben farlo anche tu, no?
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se è un modo carino per dirmi che ho la testa di cazzo lo faccio volentieri. 🙂
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No no, è un modo per dire che toccarsi la testa porta fortuna. Poi, certo, ognuno si arrangia con quello che ha.
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Sono lieta che sia una buona giornata; qui si resiste più che bene per ora, ma credo che il nostro habitat geografico sia alquanto diverso! Io sono una specie autoctona della pianura padana ahimè … E soffro orrendamente il caldo molto meno il freddo, d’estate desidero ardentemente che finisca oppure mettere i piedi a mollo in qualche laghetto alpino; ma è vero che qui la parola “freddo” va intesa in senso molto blando, di solito
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Sai, la differenza fra chi soffre il caldo e chi il freddo, è che voi state bene dieci mesi e male due, noi, soprattutto da queste parti, stiamo bene due mesi, quando va bene, e male tutto il resto.
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Sono felice di leggere che sei felice
Felice serata♥♥
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Sono felice che tu sia felice che io sia felice.
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anche io sono felice che lo sei! 🙂
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E io sono felice per le tue novità (dai, sbrigati a trovare casa che poi vengo a trovarti)
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Ehmm, qui non è poi tanto profoooooooooondo, c’è la Tramontana, si gela discretamente.
(poveraccio il Didimo Chierico)
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Credo comunque che fra cresta e tacco (il fondo del fondo del tacco, per la precisione) qualche differenza ci sia.
(Il Didimo Chierico si impicchi: poteva scegliersi un altro nome)
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Sì certo, però la mia zona è abbastanza ventosa, la tramontana d’estate può essere piacevole (non per me), il resto dell’anno non lo è. Quest’estate i giorni di mare calmo si sono contati sulle dita, in luglio dormivo ancora con la coperta e al mare fuori dall’acqua battevo i denti e in acqua per stare bene dovevo nuotare stile inseguita da uno squalo. In Agosto è andata un po’ meglio solo perché il mare aveva raggiunto la sua tipica temperatura brodo, ma già a fine agosto sembrava di essere di nuovo in luglio. Adesso che è solo autunno ho addosso tre felpe e dormo con tre coperte, sarò anche un tipo freddoloso ma è davvero troppo. Per fortuna non è sempre così. Pare che in Sicilia, zona Palermo, ci siano ben trenta gradi, mi trasferirei là volentieri ma credo che sia più pratico aspettare lo scirocco. (fine meteo)
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Della Sicilia meglio la costa ionica, perché a nord arriva il vento dalla Liguria (ahi Liguria vituperio delle genti!), mentre la parte ionica è più protetta e quindi solitamente più calda.
Per la tramontana propongo una petizione su change.org per dichiararla fuori legge.
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No la costa ionica non se ne parla, a me il mar Ionio sta antipatico, infatti di là non ci vado mai, se ne sta lì calmo, calmo e tiepino e un po’ appannato, non è imprevedibile, caldo e sbrillucicante come di qua, no,no.
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OK, OK, nessun problema: tu ti tieni l’Adriatico e io mi tengo lo Ionio, così non dobbiamo litigare quando facciamo il bagno.
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