Alla cassa del supermercato. Oggi c’è il direttore, quello nuovo (con l’altro sicuramente non sarebbe successo). Ho preso parecchie cose, le passa al lettore e mi dice il totale: quarantuno e rotti. Mentre metto nelle borse le mie molte cose fa in tempo a finire quella dopo di me, che ne ha poche: una ragazza giovane, piuttosto bella. Totale, diciannove euro e qualcosa. Ecco, dico, a lei che è giovane fa pagare poco e a me invece tutti questi soldi. Il giovane e serissimo nuovo direttore mi guarda perplesso, poi educatamente mi spiega: “No signora, qui andiamo a consumo, si paga in base a quello che si è preso, lei ha preso tante cose, poi le lampadine, che costano care, la carne… Noi non facciamo differenze, per noi i clienti sono tutti uguali”. Sono rimasta lì a guardarlo come una deficiente.
barbara
L’ironia è una merce rara, a quanto pare ….
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L’altro direttore ne aveva. Ricordo una volta che nel reparto frutta e verdura si era spiaccicata della roba per terra ed era tutto appiccicaticcio. Le cassiere in quel momento erano tutte occupate, e allora ha preso lui la macchina e si è messo a pulire. Ah, dico, abbiamo un nuovo uomo delle pulizie! Sì, dice lui, ma il più caro di tutti. Un’altra scena penosa mi è capitata anni fa dal giornalaio. Stavo in un altro paese, dove non potevo prendere il giornale il sabato pomeriggio (la mattina ero a scuola) e la domenica, per cui mi toccava prendere la macchina e venire qui, trenta chilometri fra andata e ritorno. Un sabato pomeriggio, mentre la signora prende i soldi da darmi di resto dico: già che sono qui, non potrebbe darmi anche quello di domani, che così mi risparmio un viaggio? E lei si mette pazientemente a spiegarmi: ma quello di domani arriva domani, non ce l’ho qui adesso. I giornali arrivano di giorno in giorno, capisce, quello di oggi è arrivato oggi e quello di domani arriva domani. Glielo darei volentieri se lo avessi, mi creda, ma il fatto è che … e ha ricominciato daccapo tutta la spiegazione. A me ste cose mi lasciano affranta, davvero.
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Mannnnnoooooooooooooooooooooooooo!!!
Tu dici che non ci resta che piangere?
Se non fossi tu a raccontarle, non ci crederei.. 😀
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E’ che poi me lo immagino, questo tizio, tornare a casa la sera e raccontare state a sentire cosa mi è capitato oggi, è arrivata una vecchia e si è messa in testa…
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Io adoro WordPress soprattutto perché è un concentrato di intelligenza ed senso dell’umorismo. Ci “massacriamo” e solo in casi estremi, qualcuno si risente un po’ (prende lucciole per lanterne), e anche quando succede, quando nasce una piccola incomprensione, si risolve in un attimo. La cosa straordinaria e che tutto succede senza guardarci in faccia!!!
Forse è una dote dei blogger …. chissà!
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Siamo giovani belli simpatici e intelligenti, sì.
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Dal momento che, come ho già detto, tutto succede senza guardarci in faccia, qui siamo simpatici e intelligenti ….. e basta!!! Sul resto non ci scommetterei neache 1 centesimo 😉
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Certo che pure tu che ancora compri la carne!
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Sì, lo so, è una vergogna, ma tanto lo sanno lo sanno tutti che io sono una svergognata (“un attempato troione” per la precisione), quindi ormai non ho più niente da perdere.
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Lo dimentico sempre……ed io che ti immaginavo come una tranquilla signora tutta uncinetto e parole crociate!
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Ambè, anche noi si credeva che tu fossi di un’altra pasta, se è per quello.
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Mi viene in mente mia zia al mercato, chiede di provare un paio di scarpe ma le stanno strette, allora il mercante le dice: “Signora può sempre tagliarsi un po’ il piede” e quella seria: “Giovanotto, ma lo sa che è un’ottima idea? Me le dia che ci penso a casa” e lui tutto spaventato, anzi terrorizzato, lì a spiegarle che stava scherzando, che mica si fanno certe cose, e che comunque lui le scarpe non gliele avrebbe date e mentre lo diceva cercava di riprendersele. Ironia a senso unico, ma si può?
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Riesci sempre a farmi scompisciare, tu (ma sarà perché non stai stando tanto a casa?)
PS: come si chiamava la regina di cui avevi preso il nick su skype, che non me lo ricordo più?
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Ma la tua risposta qui sopra è per me, vero? (grr)
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Sì, certo.
(grr=giornale radio regionale?)
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No, dico, vuoi dire che tu non hai più il mio contatto skype? vuoi dire che non ricordi più quale fosse? Non capisco perché, è passato solo un centinaio d’anni e per noi immortalmente vive è una bazzecola. Comunque, la blasonata eri tu, io ero lucillavanpelt. Sul blog venne fuori un giochino che appioppava un nick e a me toccò “Principessa felice”, questo è l’unico episodio coronato che ricordi ma non penso che tu lo possa ricordare, visto che hai dimenticato tutto il resto di fondamentalissimo. In effetti dovrei stare a casa un po’ di più.
Curiosità, tu lo sapevi di Gino Bartali che salvava gli ebrei? Io l’ho appena letto.
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Lucillevanpelt ce l’ho ancora, è l’altro che avevi fatto e che poi hai eliminato che non ho più, ed era il nome di una regina.
Bartali sì, lo sapevo, nella stampa ebraica se ne parla da molto, uno di questi giorni gli farò un bel post fatto bene.
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Ehm ehm… ora che mi ci fai pensare ho un ricordo vago di un altro nick skype, solo che non ho idea di quale sia, il piccì dove potrei recuperarlo morì e venne riciclato… ma sai che avevo completamente dimenticato il particolare? Miii che figura! Ciao ciao 😀
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Non.Parlare.Agli.Idioti.
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Il problema è che non hanno mica il cartello, gli idioti: bisogna proprio scontrarcisi per capire con chi si ha a che fare.
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Mah, per come la vedo io hai due opzioni.
O ti limiti al buongiorno e buonasera con tutti e cosi eviti di creare una situazione dove la generale stupidità si appalesi, oppure ti “scontri” con tutti a testa bassa epperò poi te ne fai una ragione e smetti di lamentarti che la maggior parte sono scemi.
🙂
Per inciso se io fossi stato il direttore in questione avrei risposto “ma signora, non ha visto il cartello fuori “sconti alle ragazze giovani e belle, saldi per quelle disponibili”?
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Smetto di lamentarmi? Cos’è, un ultimatum?
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Un che?
No no, ognuno di noi ha le sue fisse.
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Grazie, sei molto generoso.
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Non capisco. Mi pare talmente ovvio! che altro poteva dire di fronte ad una elucubrazione come questa? Spero che scherzavi perché sennò la cosa è preoccupante. DAVIDE FASSOLA
________________________________ Da: ilblogdibarbara A: tikkeiwjapan1999@rocketmail.com Inviato: Giovedì 3 Ottobre 2013 16:33 Oggetto: [New post] NO DICO MA SI PUÒ?
WordPress.com blogdibarbara posted: “Alla cassa del supermercato. Oggi c’è il direttore, quello nuovo (con l’altro sicuramente non sarebbe successo). Ho preso parecchie cose, le passa al lettore e mi dice il totale: quarantuno e rotti. Mentre metto nelle borse le mie molte cose fa in tempo a”
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No, come può venirti in mente che scherzassi?! Certo che ero convinta che all’altra avesse fatto pagare di meno perché era giovane e bella!
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Ma dove li prendono i direttori in quel supermercato? 🙂
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No, ma quello di prima era simpaticissimo, piccolo magro scuro barbuto cappellaccio da cowboy, non ha perduto del tutto l’umore neanche quando suo fratello è caduto con l’elicottero e lottava tra la vita e la morte. Adesso questo qua, sai il tipo belloccio con la faccia da pirla? Ecco.
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In un bar ordino due caffè e siccome non resisto a non sparare cavolate dico al barista di farne almeno uno buono,l’altro come veniva non sarebbe stato importante. La battuta era rivolta verso il mio collega ma il barista con la faccia da imbestialito offeso si è sentito in dovere di “informarmi” che loro i caffe li fanno tutti buoni e se per caso ne uscisse uno non buono,verrebbe cambiato con un altro!
Rassicurante……
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Posto che vai, pirla che trovi. (C’è invece quella storiella dei due amici che vanno al bar, si siedono, arriva il cameriere, ordinano entrambi un tè e uno dei due aggiunge: “In una tazza pulita, per favore”. Il cameriere va, torna col vassoio con sopra le due tazze, arriva al tavolo, guarda le tazze perplesso, si gratta la testa e dice: “E adesso chi si ricorda qual è quella pulita?”)
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Uno dei nostri fessi considera l’uso dell’ironia una disonestà. Il suo ragionamento è semplice: questa che chiamano ironia consiste nel dire il contrario della verità, senza neanche segnalarlo con un emoticon. E se io non me ne accorgo? Finisce che mi prendono in giro. Si tratta, pertanto, di un comportamento disonesto, mendace e malevolo.
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Ha ragione, voi siete molto molto cattivi, ma proprio cattivi dentro.
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Ahahahahah
Oddio che coglione
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Ma avresti dovuto vedere lo sguardo serio, l’impegno a convincermi che non mi aveva messo una sovrattassa per il fatto di essere vecchia brutta e grassa, che non stava tentando di ingraziarsi la gnocca che aveva di fronte, che lui è una persona seria…
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Dimmi che non è vero.
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Vero che sarebbe bello poter credere che certe storie siano inventate?
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La realtà è sempre peggiore dell’immaginazione. 😦
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Perché la realtà ha molta più immaginazione dell’immaginazione…
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🙂
Sei la prima risata della giornata (pensa che giornata). Grazie.
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Ecco, lo vedi che anch’io, pur vecchia brutta e grassa e pertanto immeritevole di sconti, ho tuttavia una mia funzione a questo mondo!
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Ormai siamo a questi livelli. Ai confini della realtà
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No, ma scherzi: è nella natura umana sfidare i confini: vedrai, vedrai cosa ci riserverà il futuro!
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