VISTO CHE È COSTATO COSÌ TANTO

Nella ricorrenza del nono anniversario della macellazione sulla pubblica via del regista Theo van Gogh, vi ripropongo il suo film-denuncia Submission.

 

La vicenda di Theo van Gogh la conosciamo tutti. Quello che segue, invece, forse no. All’indomani dell’assassinio Chris Ripken, un artista di Rotterdam, scioccato, dipinge sul muro esterno del suo studio, in Insuindestraat, un angelo stilizzato, con la scritta “Gij zult niet doden”: “Non uccidere”. Nelle vicinanze del suo studio, purtroppo per lui, c’è una moschea, i cui frequentatori trovano il messaggio estremamente offensivo, e si rivolgono al sindaco di Rotterdam, il liberale Ivo Opstelten per chiedergli di farlo rimuovere. La mattina del 4 novembre il sindaco ordina alla polizia di cancellare il dipinto dal muro, con la motivazione che questo è “razzista.” Quando la polizia e i dipendenti comunali sono arrivati per cancellare il dipinto “razzista”, Wim Nottroth, un giornalista televisivo, si è piazzato di fronte al dipinto in segno di protesta. La polizia lo ha arrestato. Una cameraman che ha filmato ogni cosa è stata costretta dalla polizia a cancellare parte delle riprese. La parte di riprese sopravvissuta al tentativo di annientare la verità potete vederla qui.

 

barbara

Una risposta

  1. Strano come i nostri cugini mussulmani si siano sentiti “additati” dal commento razzista NON UCCIDERE……che coda di paglia!
    Se quell’idiota di sindaco fosse un po’ coerente allora dovrebbe cancellare ogni riferimento al Comandamento da ogni testo sacro,tanto per non offendere qualche jihadista mentre affila la spada per punire gl’infedeli

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  2. Credo che l’assassinio di T v G abbia scioccato, giustamente, gli olandesi. Politici, giornalisti e forze dell’ordine hanno temuto di essere alle soglie di una guerra civile. Per fortuna non era così. In questo clima succedono cose pazze come si vede nel video. Il sindaco in seguito si scusò, ma era chiaro che c’era molto nervosismo in quei giorni. Certo è che T v G, anche se offendeva e provocava con dichiarazioni razziste e antisemite (e credo anti-cristiane, insomma un provocatore a tutto campo) non meritava (quella) morte. Magari una multa ogni tanto. O meglio ancora l’indifferenza. Ma si trovano sempre dei c…oni fanatici che raccolgono ogni provocazione, magari con la speranza del paradiso.
    Che fine fece l’assassino?

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    • Dell’assassino ricordo la fierezza con cui, al processo, ha rivendicato l’onore di avere eliminato quel cane infedele, e poi c’è questa lettera mandata dal carcere http://www.ilfoglio.it/soloqui/5772, cose più recenti non ne conosco.
      Quanto al sindaco, ci sarà anche stato nervosismo, e potrei anche capire il desiderio di evitare qualcosa che potesse essere in qualche modo considerata provocatoria, ma se uno ritiene offensivo “non uccidere” posso definirlo solo un pezzo di merda, e se un sindaco accoglie le sue istanze è un pezzo di merda.
      PS: che cosa significa quel “quella” fra parentesi? Che quella morte lì non ti va bene ma un’altra potrebbe anche starci?

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  3. Ho già trovato grazie a San Google e Santa Wikipedia. Sconta l’ergastolo ed esce solo se lo grazia Sua Maestà. Ma mi pare di capire che non chiederà la grazia 🙂 🙂 :-).
    Questa è la cosa buona dei fanatici, soprattutto quelli islamisti. Sono molto coerenti. Anche loro hanno il loro lato positivo.

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  4. Novità sul fronte dei rigatoni. Hai letto? Era chiaro che le scuse non sarebbero bastate. Della sfortunata intervista ne hanno parlato ambedue le radio tedesche che ascolto io. Ma non hanno riportato le scuse. Scommetto che invece queste notizie arriveranno. Bel colpo mediatico, signori Rigatoni!

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