Da Gerusalemme a New York.
È così che vanno le cose: c’è chi si inventa di avere subito torti e ingiustizie e usa tali presunti torti e ingiustizie come scusa per seminare morte, e c’è chi subisce aggressioni vere, si ingegna a escogitare modi per limitare il più possibile i danni e poi offre le proprie invenzioni agli altri, per seminare vita.
barbara
Un’idea fantastica. Boicottassero anche quell’ambulanza a due ruote se hanno il coraggio.
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Eh, ne avrebbero di cose da boicottare…
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Forse non è arrivato il commento.
Riprovo: tanto ovvia quanto geniale, grande trovata.
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Le cose più geniali sono spesso le più semplici: talmente semplici che non vengono in mente a nessuno. Pensa solo cosa significa applicare un defibrillatore o mettere un laccio sopra un’arteria tranciata due minuti prima, in attesa che l’ambulanza “vera” riesca a districarsi dal traffico.
(Ho guardato in spam ma non c’è niente: sei sicuro di averlo inviato?)
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Già, infatti, spesso sono proprio i primi minuti a fare la differenza.
(Lascia stare, ho certamente sbagliato io. Ah, l’arteriosclerosi…)
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Brutta bestia la vecchiaia, eh?
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Sorvolando sugli interessi economici che, purtroppo, anche in questo campo, sono ben presenti (“Un defibrillatore in ogni scuola, palestra, ufficio eccetera eccetera”), c’è da dire che, in caso di arresto cardiaco (per i motivi più vari – infarto soprattutto)
la immediata “defibrillazione” che questo sistema garantisce sicuramente rispetto alla “povera” ambulanza fatalmente imbottigliata nel traffico, fa la differenza fra morire e vivere (o vivere in condizioni accettabili: una defibrillazione tardiva, che poi il paramedico dell’ambulanza ti deve fare n ogni caso, ti può riportare ad una vita molto “precaria”). Bella idea veramente.
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Loro, vedi, sono quelli che dalle proprie disgrazie riescono a far scaturire idee che poi saranno utili anche a tutti gli altri.
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