L’ISOLA DEL GIORNO PRIMA

Il troppo stroppia, lo dicevo sempre ai miei scolari: ragazzi, non lasciatevi attrarre dalla tentazione di dire tutto quello che sapete su un argomento per mostrare quanto siete bravi, perché l’unica cosa che ne può venire fuori è una schifezza terrificante. E questo libro di Eco è la prova più lampante di quanto avessi ragione. Qui c’è troppo di tutto: interminabili infilate di parole dotte e inusuali, interminabili infilate di pagine di disquisizioni teoriche praticamente sul nulla, interminabili infilate di pagine di dettagli sui meccanismi degli oggetti via via incontrati (che non riescono, comunque, a far capire come diavolo siano fatti), interminabili infilate di pagine di elucubrazioni che più contorte non si potrebbe immaginare (leggi: seghe mentali), interminabili infilate di pagine che raccontano una storia che non è mai avvenuta ma che il protagonista immagina possa avvenire intorno al suo fratellastro che lui sa benissimo non essere mai esistito… Dove la parola chiave è “interminabili”. Nel senso che proprio non riesci a terminarle, all’inizio ci provi, ti impegni, ti sforzi, ce la metti tutta, ma alla fine ti devi arrendere all’evidenza: non è nelle possibilità umane leggere fino in fondo quella roba, per cui dopo un po’ prevale il senso pratico, e quando arrivi all’inizio di uno di questi brani guaniformi, prendi e salti, mezza pagina, una pagina, quattro pagine… Il tutto per raccontare una specie di storia senza capo né coda, fabbricata (è l’unica spiegazione che si riesce a trovare) come pretesto per mostrare quanto è bravo e quante cose sa.
In una recente occasione, pur lasciandolo chiaramente capire, avevo evitato di usare direttamente l’espressione, ma qui è proprio impossibile evitarla: questo libro è una cagata pazzesca.

Umberto Eco, L’isola del giorno prima, Bompiani
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barbara

SPETTACOLARE OPERAZIONE DELL’ESERCITO ISRAELIANO

Pubblicato in data 04/dic/2013

SWAT team rescue operation caught on video
Ashekelon, Israel – 30 year old man who suffers from mental illness was arrested today (Tuesday) after he barricaded himself in his brother’s apartment in Ashkelon with his four year old niece.
Police force called to the scene conducted negotiations with him to bring an end and release the girl, after he refused to open the door to the girl’s parents. Eventually, a SWAT team was called in and took control of the situation, releasing the child from the apartment on the seventh floor. An initial investigation into the incident suggests that he did not threaten the girl and was not armed during the incident.

E poi vai a leggere questo. Gli abitanti di Gaza, comunque, lo sanno.

barbara