CRONACHE MARZIANE

Ossia la cronaca, in 28 racconti, della colonizzazione del pianeta Marte da parte dei terrestri. La fantascienza non è mai stata fra le mie passioni, e neppure fra i miei più vaghi interessi, ma quando un’opera è un capolavoro, qualunque sia l’etichetta che ragioni di mercato le vogliono imporre, si sottrae ad ogni definizione, ad ogni inquadramento per assurgere alle vette più alte dell’arte. E quest’opera del grande Ray Bradbury, più che romanzo, o serie di racconti, a me sembra un grande poema. E non troverei fuori luogo neppure l’aggiunta dell’aggettivo “epico”. Con dentro tutto ciò che di un poema epico fa la grandezza: le umane passioni e le umane debolezze, l’amore e la follia, il coraggio e la paura, la speranza e la disperazione, l’eroismo e la viltà, la violenza e il rifiuto della violenza. Un’opera forse addirittura superiore persino al mitico Farenheit 451, ancora straordinariamente fresca a oltre mezzo secolo dalla sua prima uscita.

Ray Bradbury, Cronache marziane, Oscar Mondadori
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Una risposta

  1. Bradbury, Asimov, sono un orfano inconsolabile.
    Ma visto che ti sei avventurata nella fantascienza di alto livello ti segnalo un libro che ho trovato eccezionale di un autore a me sconosciuto. Il quinto giorno di Franz Shatzig (ci vorrebbe la umlauth sulla a ma la mia tastiera non ce l’ha).
    Sono 1000 pagine e può spaventare, ma quando lo cominci ti trascina e non riesci a staccartene. Non è ciò che leggi di solito, ma non è vera fantascienza e sono certo che non ti dispiacerebbe; vi sono molti spunti interessanti, specie quando tratteggia i personaggi principali. E un finale che ti lascia interdetto.
    Vedi tu…

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      • Sono anch’io molto perplesso, visto quello che normalmente sponsorizzi (e che quindi ami leggere) e visti anche i lunghi anni di conoscenza, sia pure virtuale.
        Ho provato a vedere che informazioni fornisce lo zio e ho visto che tutte le recensioni si fermano ad una sintesi delle prime cento pagine o poco più, ma sono destinate ad attirare un pubblico amante science-fiction. Ti assicuro che sono molto riduttive. Prova a leggere i primi due commenti a questo pezzo: http://tinyurl.com/oue2h9k. Riassumono bene il mio pensiero.
        So che non lo leggerai, è solo per amor di giustizia.

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  2. Uno di quei libri nella lista di “quelli che devo assolutamente leggere ” e che non termina mai …
    Fahreneit 451 tutto sommato non mi entusiasma. L’idea centrale è molto bella, ma lo stile non mi fa impazzire. Preferisco Orwell. Però questo mi attira.
    Grazie della segnalazione.

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        • Dune se le conosci le eviti, ma Asimov aveva un grande dono. Era uno scienziato ed un ottimo divulgatore ed in tutti i suoi romanzi science e fiction erano molto bilanciate. Ma vi erano anche psicologia e storia che si replica nel futuro.
          E, per la cronaca, i libri della saga della Fondazione sono cinque.

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        • A dire il vero sono sette…ma inizialmente era nata come trilogia, anche se ammetto che la memoria, dopo quasi 30 anni, potrebbe farmi difetto 😉
          (ok lo ammetto, mi sono fatto aiutare da san google…)

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        • Il numero di pagine non mi spaventa (ho letto le 1200 pagine circa di I pilastri della terra in due giorni e mezzo, tenendomi fino al limite dell’esplosione della vescica e andando poi in bagno col libro in mano, trafficando con una mano sola per poter continuare a reggere e leggere il libro con l’altra, e con cioccolata e pane di fianco alla poltrona): il problema è cosa c’è dentro.

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        • Non si finisce mai di imparare…
          Ricordo che per un lungo periodo hanno venduto addirittura il cofanetto con i cinque libri. Mi hai mandato in paranoia, al pensiero che me ne sono persi due e che a distanza di tanti anni non ho idea di quali siano.
          Eppure ero convinto di avere letto tutto quello che era stato pubblicato in Italia!

          La cosa migliore sarebbe rileggere tutti i libri in ordine cronologico ma dovrei ricomprarli. Ci penserò su…

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        • Asimov il ciclo della fondazione come quello dei robot ed anche alcuni libri sparsi della sua produzione successiva al pistolero di marte(non mi ricordo come si chiamava,sorry)li aveva collegati tutti in un ciclo ideale che partiva da abissi d’acciaio fino ad arrivare a fondazione terra,non c’è bisogno di dire che li ho letti tutti(alcuni meravigliosi,alcuni di passaggio se così si può dire).
          il mio mito personale mi ha fatto l’onore di morire il giorno del mio compleanno,così posso ricordarlo per sempre senza fare fatica,WOW!!
          Dune è un po’ visionario nelle stile…ma sempre di guerra fredda trattava!!anche lui l’ho trovato bellissimo in tutto il suo dipanarsi tra i vari libri,in cui,certo è umano anche Herbert a fatto più d’una scivolata,ma sopratutto è morto senza finirlo aargh!!!

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      • quando ero a militare ero stato cronometrato(a mia insaputa per non invalidare il risultato) una media di 38 secondi a pagina,circa 94 pagine all’ora,è vero che difficilmente leggo più di un paio d’ore di seguito senza pause,ma in un weekend 1200 pagine posso riuscire ad assimilarle con relativa facilità, a scuola questo era un bel vantaggio,quando mi davano un libro da leggere non mi sono mai preoccupato delle scadenze.

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