PRIGIONE IN IRAN

Per restare in tema, e perché si sappia di che cosa stiamo parlando, quando si parla di prigione in Iran.

Testimonianza di Zaynab Bayazidi
30 settembre 2013 – Nella sua prima testimonianza completa dalla sua fuga dall’Iran, l’ex prigioniera politica Zaynab Bayazidi – attivista curda per i diritti delle donne e dei bambini – descrive i suoi molteplici arresti, interrogatori e detenzione in esilio nella prigione di Maragheh in Iran. Nella sua dichiarazione, Bayazidi illustra accuratamente e dettagliatamente le scadenti condizioni igienico-sanitarie in prigione, le pratiche sessualmente coercitive negli interrogatori, i tentativi di suicidio dei detenuti, il trattamento dei bambini in carcere, gli abusi sessuali sulle prigioniere, violenza in carcere e altre situazioni e pratiche carcerarie che lei stessa ha sperimentato o di cui è stata testimone diretta.
  

Testimonianza di Omidreza Pourmohammadali Farashah
30 settembre 2013 – In questa testimonianza, Omidreza Pourmohammadali Farashah – blogger e attivista del movimento verde – parla del suo coinvolgimento nelle proteste post-elettorali del giugno 2009 in Iran. Egli descrive dettagliatamente il suo arresto a Yazd a causa della sua attività e il suo successivo trasferimento all’ala 2-Alef della prigione di Evin a Teheran. Ha trascorso 72 giorni nell’ala 2-Alef e 74 giorni nel reparto 350 della prigione di Evin, prima di fuggire infine dall’Iran nel dicembre 2011 dopo aver ricevuto una citazione dall’ufficio investigativo della Guardia rivoluzionaria di Yazd. (Qui, traduzione mia)



E non dimentichiamo il martirio di Zahra Kazemi
Zahra_Kazemi
e di Taraneh Mousavi.

taraneh-mousavi
barbara