In un commento a un post precedente, riferendosi alla scrittura ebraica, Carlo chiede:
“ma come fanno a leggere scrivendo solo le consonanti?”
Giusto qualche giorno fa ho letto, nella newsletter di Moked, questo fulminante intervento di Laura Salmon:
Qualche giorno fa ho ricevuto questo sms: “nn vng, cmq grz”. C’è qualcosa di universale nella scrittura ebraica…
Sono messaggi che scriviamo e leggiamo più o meno quotidianamente tutti noi, e non abbiamo alcun problema a capirli. Così come non abbiamo il minimo problema a comprendere parole dal doppio o triplo significato (anche, riso, pene, fiera, molle, pesto…) basandoci sul contesto. Magari il fatto che l’ebraico (e l’arabo) si scriva senza vocali fa strano solo perché non fa parte della nostra quotidianità.
barbara