Ero a bere un bicchiere di rosso in un locale dove vado spesso … e il gestore (circa sessantenne) commentando le elezioni francesi
– presto le toccherà mettersi la stella gialla e Francesco (un suo dipendente che lui, non a ragione, accusa di essere omosessuale) il triangolo rosa
– ??
– (ridacchiando) lei la verremo a prendere presto … ho dato già il suo nome in giro
– Lei ha perso un cliente (sono uscito)
– Ma su … lei è una persona di spirito … stavo scherzando
Diciamo che alla prima battuta (comunque di cattivo gusto), mi ero illuso, per un istante, che volesse affrontare la questione della deriva verso destra.
La cosa che mi ha più infastidito e, a suo modo, preoccupato veramente è: “ho dato già il suo nome in giro”.
Anche se non è una minaccia, tuttavia è il sintomo di una mentalità, di un chiacchiericcio che può avere risvolti spiacevoli.
È superfluo dire che non ho più rimesso piede in quel locale
Lor
Già, sono scherzi, sono battute, sono motti di spirito, sono modi di dire: sulla poesia di Primo Levi, sulla scritta di Auschwitz, sulle stelle gialle, sulle camere a gas. E se ti offendi, o ti indigni, o ti preoccupi, è perché non hai il senso dell’umorismo.