Archivi del giorno: Maggio 10, 2014
ACIDO
Ho letto che la donna italiana sfregiata con l’acido dal compagno ha scritto un libro per raccontare la sua esperienza. Quando l’ho letto ho pensato: compro il libro, lo leggo e lo recensisco. Poi ho letto l’intervista che le ha fatto Serena Dandini. Ho letto che nel suo libro dice alle donne: se il vostro uomo vi picchia non è colpa vostra, è colpa sua. E io no, non sono per niente d’accordo, per me rimane valido il detto che la prima volta che un uomo ti picchia è colpa sua, la seconda è colpa tua. Continuare a prenderle poteva essere una situazione senza via d’uscita al tempo delle nostre nonne, senza un titolo di studio, senza un lavoro, senza un soldo proprio, senza strutture di accoglienza per donne in fuga dalle violenze domestiche, con leggi quanto meno ambigue in materia, con un’opinione pubblica molto poco propensa a offrire solidarietà alla donna che abbandonasse il tetto coniugale (che era peraltro reato penale), qualunque ne fosse la causa. Oggi no: dalla seconda volta in poi è colpa tua al 100%. Ho letto anche che da anni stava con quest’uomo, da anni veniva sistematicamente maltrattata e picchiata, e ogni tanto (ogni tanto!) si chiedeva: ma che razza di vita sto facendo? (Sveglia la ragazza, eh?) Dice che aveva deciso di denunciarlo. Dice, ancora solo ventiquattr’ore e lo avrei denunciato: e certo, come no? Vanno avanti trent’anni a dire se mi mena un’altra volta lo lascio, se mi mena un’altra volta lo denuncio, e quando arriva la bomba, ecco, l’errore della bomba è quello di essere arrivata con dodici secondi di anticipo, se aspettava ancora un giorno, ancora un’ora, ancora un minuto sarei stata salva. Ma per piacere! Solo in un punto fa capolino una briciola di onestà: quando dice che a quell’acido che le ha devastato la faccia (oggettivamente, anche dopo un’infinità di interventi di chirurgia plastica, è un vero mostro) deve la sua salvezza, perché così finalmente è uscita dall’inferno – nel quale chiaramente, avrebbe continuato a soggiornare, altro che fra ventiquattr’ore lo avrebbe denunciato.
E allora no, cara signora, non comprerò il tuo libro, non perderò tempo a leggerlo, non gli farò pubblicità, perché una che SCEGLIE di continuare a stare con un uomo violento, una che SCEGLIE di continuare a farsi maltrattare e picchiare, non ha niente da insegnare a nessuno. Ma proprio niente di niente.
barbara