BERGOGLIO BUGGERATO (e gli sta bene)

Vittoria islamica in Vaticano: il papa è caduto in una trappola nella sua preghiera inter-religiosa

Il jihad declamato nei giardini del Vaticano

Invitato in Vaticano a pregare per la pace, il rappresentante musulmano non ha potuto fare a meno di aggiungere un versetto che invita alla guerra. Letto sul blog d’Yves Daoudal:
“Bernard Antony è stato il primo francofono a notarlo e a commentarlo, ed è ancora l’unico nel momento in cui lo scrivo. Era stato messo in guardia da una musulmana convertita, stupefatta di sentire il rappresentante musulmano, nei giardini del Vaticano, durante la preghiera per la pace, recitare (ovviamente in arabo) le ultime parole della seconda sura: “Tu sei la nostra guida, concedici la vittoria sui popoli infedeli”.
La seconda sura, la più lunga, è una specie di riassunto pot pourri del Corano e della sharia. È molto condiscendente verso il jihad, ma è soprattutto antiebraica e anti cristiana. È in questa sura che si trova scritto (versetto 191): “ed uccideteli ovunque li incontriate (…) l’associazione è più grave dell’omicidio (…) e combatteteli finché non ci sia più associazione e la religione sia solo per Allah. (L’associazione è la Trinità).
Uno scrittore egiziano – tedesco, Hamed Abdel-Samad, anch’egli stupefatto di ascoltare queste parole, ha scritto sulla sua pagina Facebook: “Nei giardini del Vaticano il chierico musulmano conclude la sua preghiera col versetto: “Che Allah ci aiuti a riportare la vittoria sugli infedeli. Io chiamo questa una preghiera per la pace!”
(…) È inutile chiedersi chi ha lasciato passare questo appello alla vittoria sui popoli kafir (o kufar). Il testo delle preghiere era stato pubblicato in molte lingue, e naturalmente questo versetto non c’era. È il rappresentante musulmano che, all’ultimo momento, ha aggiunto ciò che doveva aggiungere per essere un buon musulmano…”

(Observatoire de l’islamisation, 13 giugno 2014 . trad. Emanuel Segre Amar, in “Notizie su Israele”)

E dunque il rapimento dei tre ragazzi israeliani può vantarsi di godere della santa benedizione del papa.
Sul rapimento, comunque, continuo a pensare quello che pensavo all’epoca del rapimento di Gilad Shalit: queste situazioni non si risolvono con cartelloni e appelli e preghiere, bensì con un semplicissimo ultimatum: o entro 24 ore ci restituite i ragazzi VIVI e in buone condizioni, o entriamo con tutto (TUTTO) l’esercito e facciamo terra bruciata. E vedete di non dimenticarvi che abbiamo anche Dimona. Fine del comunicato.

barbara

Una risposta

  1. E’ cosi plateale il loro pensiero finale lo hanno scritto nella…loro costituzione, lo affermano. Il Papa è stato buggerato…è in buona compagnia insieme a tanti statisti e tante persone cieche e sorde che continuano a perseverare con le loro ideologie prive
    di dignità senza un minimo senso di orgoglio nei confronti di terroristi che con il loro sistema puntano a ledere ogni diritto umano spandendo tanta violenza e distruzione
    sbanderiando la loro religione per intrappolare popoli ed ogni mente umana brillante e dotata di intelligenza critica impedendone l’ esternare il minimo pensiero . Il rultato ben si conosce il minimo la detenzione con varie violenze psico fisiche fino alla morte per lo piu’
    in piazza cosi serve da esempio.

    I tre ragazzi..giovani israeliani rapiti….spero che vengano liberati,
    Che i capi palestinesi lo facciano cercando di usare quello che a loro manca…
    buon senso ..intelligenza..e senso umano.
    Ne…dubito.

    Qui,,,dovrebbero farsi sentire le autorità mondiali…inutile..Le democrazie sono poche
    ,,e quelle fino in fondo, avanzano le dita di una mano.

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    • No, il papa non è in buona compagnia: lui è un imbecille in buona fede (precisando che NON considero la buona fede un’attenuante: tutt’altro), gli altri lo fanno perché ne hanno l’interesse, materiale o ideologico. Quanto ai ragazzi, è dal fruttuoso risultato del rapimento di Gilad che l’attuazione di nuovi rapimenti è in programma, e parecchi da allora sono stati sventati, questo è solo il primo riuscito, non certo il primo tentato, quindi che gli possa venire in mente di liberarlo è semplicemente una contraddizione in termini. Sempre ammesso che siano ancora vivi.

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  2. penso come te di fare un drastico ultimatum.ma la via più semplice sarebbe quella, visto l’alto numero di terroristi prigionieri in Israele, di fare un sorteggio, 100 di loro se non vengono riconsegnati i ragazzi saranno giustiziati, mi sono tenuto basso con il numero dei terroristi perché sono un buono. devo dire che questo sistema sarebbe dovuto in essere da svariati anni. si avrebe un duplice vantaggio, meno terroristi in carcere e meno spese.carlo

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    • Per l’ultimatum ormai è troppo tardi: quello doveva essere fatto immediatamente. Per entrare con tutto l’esercito e fare terra bruciata in modo che la prossima volta ci pensino, invece, siamo ancora in tempo. Ovviamente giustiziare i prigionieri non solo è una cosa che nessun paese civile farebbe, ma è anche qualcosa che non mi sentirei davvero di approvare.

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  3. anch’io penso che i Papa sia in buona fede, un po’ ingenuo, per non dire imbecille, ma un brav’uomo. Penso anche che Israele dovrebbe usare il pugno di ferro. Non guardare in faccia nessuno fino a quando non restituiscono i ragazzi. Bloccare la vita civile nei territori. Niente internet, niente elettricità, coprifuoco. Che capiscano che non gli converrà provare un’altra volta. Se poi il mondo dirà “fermatevi!”, dire “obbediamo” (oppure “fottetevi”) e continuare a picchiare duro

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    • Come ho già detto, considero la buona fede tutt’altro che un’attenuante: i coglioni in buona fede fanno molti più danni dei cattivi, e chi fa danni, qualunque sia la motivazione, per me non può essere considerato un brav’uomo. Su tutto il resto, pienamente d’accordo: visti gli entusiastici festeggiamenti della “popolazione civile”, qualunque cosa gli arrivi addosso sarà pienamente meritata.

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  4. Gli sta molto bene, a Bergoglio. Altro che ingenuo bergoglione, con lui la programmatica calata di braghe verso l’Islam raggiunge l’apoteosi, è pessimo, è nocivo. Riguardo ai tre ragazzi rapiti condivido l’opzione della forza, con quella gente servono le maniere forti, la buona volontà non porta a nulla e gli ultimi orrendi fatti iracheni ne sono solo un’altra conferma.

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    • Il fatto è che nella cultura arabo-islamica il “gesto di buona volontà” non esiste: se non mi attacchi con tutta la tua forza vuol dire che sei debole, e se sei debole è il momento giusto per attaccarti io con tutta la mia forza. E chi non lo capisce è destinato a prenderlo in quel posto.
      Quanto agli orrori che stanno andando in scena in Iraq, erano ampiamente prevedibili: Obama ha detto leviamo le tende, e loro si sono scatenati. E siccome non sono molto convinta che sia poi così tanto stupido, a costo di prendermi della dietrologa marcia sono convinta che da parte sua fosse tutto programmato. A proposito, l’hai sentita la fermissima condanna di Obama del rapimento dei tre ragazzini? No? Non l’hai sentita…?

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      • Solo la “pavida” Mogherini ha accennato ad un lieve “preoccupata per i tre ragazzi”, ma per il resto, nulla.
        Anche il governo italiano e’ moralmente responsabile del rapimento, in quanto pronto e sollecito a riconoscere il nuovo governo di rapitori di Hamas e Anp. Se qualcuno si aspetta parole di pietà e di incoraggiamento, se le scordi.
        Meglio essere consapevoli che loro sono in piazza a rallegrarsi per il rapimento dei tre ragazzi, così non ci si farà più nessuna falsa illusione.

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        • Aggiungerei la responsabilità di tutti i governi, di tutte le organizzazioni, di tutti i privati che hanno dato soldi a quella gente, permettendo loro di dedicarsi a tempo pieno al terrorismo invece di alzare il culo e guadagnarsi il pane come fanno tutti gli altri popoli. Aggiungerei la responsabilità di tutti gli attivisti e pacifisti che vanno là a coccolare gli assassini facendoli sentire tanto compresi e tanto giustificati. Aggiungerei la responsabilità di tutti i giornalisti e titolari di blog, siti, forum ecc. che fanno da ufficio propaganda e cassa di risonanza ai terroristi, dando le “informazioni” che fanno comodo a loro. Se Sharon è stato, sia pure indirettamente, ritenuto responsabile per non avere impedito Sabra e Chatila, non vedo perché non dovrebbe essere considerato responsabile chi ha materialmente contribuito a creare i presupposti perché avvenisse ciò che è avvenuto.

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  5. E’ da sempre che lo dico e lo scrivo: nessuna pietà contro questi assassini. Ormai Abu Mazen ha dimostrato di essere moralmente, se non personalmente, responsabile del rapimento. Chiamare tutti i riservisti e procedere a tabula rasa, casa per casa, per poi entrare a Gaza ed arrivare fino al mare, costi quel che costi per finirla con Hamas e soci. Se poi Israele vuole continuare a prendere schiaffi in faccia e a curare i parenti stretti dei suoi più acerrimi nemici, lo faccia pure, ma poi non su lamenti se i suoi nemici ballano e cantano per le strade……

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  6. Guarda, nel dubbio che la fermissima reazione di Obama fosse sfuggita solo a me sono andata a cercarmela con cura, ma non ne ho trovata traccia alcuna. Ma io non faccio testo, sono rimasta alquanto indietro in fatto di informazione, infatti aspetto ancora una certissima prova del fatto che Obama non è musulmano, che è nato davvero negli States e che non ha mai avuto niente a che fare con i fratelli musulmani.

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  7. Ecco perchè preferivo l’aspirante papa nigeriano. Lui tra i suoi programmi aveva inserito ‘rendere i cristiani consapevoli sul pericolo che l’islam rappresenta’. Perchè lui ci ha vissuto in contatto con l’islam, e lo conosce bene.

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