succedono cose così!
barbara
Archivi del giorno: luglio 29, 2014
COME SI DISTRUGGE UN TUNNEL
barbara
PERCHÉ ADESSO
E perché non è possibile fermarsi prima di avere completato il lavoro.
“I vostri attacchi su Gaza hanno distrutto i nostri piani”
In questi giorni circola in Israele una e-mail, naturalmente in ebraico, che riporta il racconto di un militare israeliano che sta combattendo a Gaza. La scrittrice israeliana Naomi Ragen ne ha fatto girare una traduzione in inglese che qui traduciamo in italiano.
Io e i miei compagni avevamo catturato un certo numero di terroristi di Hamas. Quando li abbiamo interrogati, abbiamo chiesto loro: visto che avete costruito così tanti tunnel a 7/8 metri di profondità per entrare in Israele e raggiungere Beer Sheva, perché avete aspettato fino ad ora ad utilizzarli per i vostri attacchi terroristici e rapire o uccidere israeliani?
Questa è stata la loro risposta:
“Abbiamo costruito queste gallerie per dodici anni e stavamo aspettando il momento giusto, quando saremmo stati addestrati e pronti. Avevamo deciso che il momento giusto sarebbe stato quest’anno a Rosh Hashanà [il capodanno ebraico, che inizia la sera del 24 settembre, ndb], 2014. Abbiamo scelto Rosh Hashanà perché la maggior parte dei soldati in quell’occasione ottiene il permesso per tornare casa, non ci sono molti militari di guardia ed è una vacanza di due giorni. I miliziani di Hamas sarebbero passati attraverso i tunnel che abbiamo costruito in dodici anni e avrebbero attaccato Israele. In ogni tunnel avremmo inviato due, tre dozzine di miliziani per catturare e rapire civili, donne e bambini, e portarli a Gaza attraverso i tunnel. Israele allora non avrebbe potuto bombardare i tunnel, a causa di tutti i civili israeliani che erano al loro interno. In questo modo avremmo occupato l’intero paese, governato Israele e ucciso tutti i sionisti. Per anni abbiamo pianificato questo e la cosa sarebbe avvenuta fra due mesi. I vostri attacchi su Gaza hanno distrutto i nostri piani.”
A queste parole una persona ha aggiunto: Dopo che i nostri tre ragazzi sono stati trovati morti, molte persone religiose si sono chieste: che ne è stato, di tutte le nostre preghiere? Adesso si vede quello che è successo. Dio ci ha ascoltati: con la morte di questi tre ragazzi martiri tutto Israele è stato salvato da un terribile massacro. Tutte le cose che abbiamo visto quest’estate sono un miracolo, uno dopo l’altro. Continuate a pregare e fortificatevi a vicenda. E rendete grazie a Dio che veglia sul popolo ebraico nella terra Egli ha promesso loro.
(Newsletter di Naomi Ragen, 28 luglio 2014 – trad. http://www.ilvangelo-israele.it)
Anche per la guerra del Kippur la data dell’attacco era stata scelta con questa motivazione, e Israele ha effettivamente rischiato di soccombere (ed è il caso di ricordare che basta una sola guerra persa perché Israele cessi di esistere).
Immagino che a qualunque persona di buon senso appaia delirante l’idea di poter occupare e governare l’intera Israele con quell’attacco che stavano programmando (ma non fatico a credere che nella mente di invasati religiosi come quelli anche l’idea più delirante possa apparire ragionevole); è tuttavia fuori di dubbio che il numero di morti, da una parte come dall’altra, sarebbe stato astronomico. Altrettanto fuori di dubbio è che questa volta Israele non può permettersi di dare ascolto alla diplomazia internazionale, fermandosi prima di avere completato il lavoro.
barbara
TU LE SALVI UN FIGLIO, E LEI…
barbara