Una risposta

  1. Un padre morto per difendere il suo Paese,Israele.Una figlia che lo potra’ mai conoscere…altri due ancora piccoli .Che tristezza. Questa donna che dovrà affrontare il difficile ruolo di genitore, madre e padre.
    Ma vedendo cosa fa’ il popolo verso i soldati, sono certo che lo sarà anche per loro..
    @ TG 2…2 soldati uccisi per un kamikaze…un’ altro è stato rapito!

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  2. Non chiamiamo kamikaze questi terroristi, è un’offesa ai soldati. Il kamikaze era un soldato onorevole, pur nella tragedia della guerra, che si gettava contro navi armate che gli sparavano contro, ben visibile in cielo. I terroristi non sono soldati onorevoli. Alcuni, è vero, colpiscono soldati, ma quanti si sono fatti esplodere (in Israele e in tanti altri posti) uccidendo o cercando di uccidere innocenti?
    Diamo loro il nome che spetta loro: terroristi, schifosi terroristi.

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    • A suo tempo, quando c’era Montanelli, avevo scritto una lettera al Corriere per protestare contro l’abuso di questo termine: il kamikaze era un pilota che, in tempi di guerra aperta e dichiarata, su un aereo con ben visibili insegne militari si buttava su una nave militare che, se aveva a bordo dei buoni puntatori e una buona dose di culo, poteva riuscire a tirarlo giù prima che le fosse sopra e salvarsi. I terroristi suicidi palestinesi sono dei vigliacchi che, in tempo di pace o di tregua, sempre in abiti civili e magari addirittura travestiti da ebrei ortodossi o, se donne, fingendosi incinte, si avvicinano a ignari cittadini, quasi sempre civili, che non hanno alcuna possibilità di scampo.

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