Una risposta

  1. Buono, ma due osservazioni:
    – I tempi di permanenza dei testi sono talvolta insufficienti per la loro lettura e le scritte sono poco distinguibili dal disegno sottostante
    – Giusto richiedere una verifica di attendibilità, ma come o dove farla?
    IMHO

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    • – I tempi di permanenza dei testi sono stati aumentati tre volte; di più non si poteva perché per i comuni mortali i video su youtube hanno un tempo limite oltre il quale non vengono caricati. Il problema si può agevolmente risolvere con un fermo immagine.
      – La verifica si fa leggendo l’ultima schermata, in cui si trovano le documentazioni di tutte le immagini: fai un fermo immagine, salvi la schermata, la ingrandisci e ti trascrivi tutti gli indirizzi. Dopodiché te li digiti uno per uno e vai a verificare le nostre fonti.

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  2. interessante ma non so a quanto possa servire, a un qualsiasi pinocchio credo interessi poco di mettere in discussione le proprie convinzioni e comunque non gli farà certo cambiare idea se anche dovesse arrivare a vederlo fino alla fine (difficile) troverà sempre qualcosa per restare dalla sua, come al solito queste cose funzionano solo per chi già ne è convinto
    sui tempi dei testi non è una buona soluzione la tua, se fai un video deve essere di facile lettura non puoi chiedere alla gente di mettere continuamente in pausa e le giustificazioni sui tempi di youtube non valgono (su youtube ci sono video di un’ora e anche più) perchè allo spettatore non interessano le tue motivazioni tecniche ma interessa che si possa vedere e leggere al meglio, e oltre ai tempi penso si possa lavorare sui colori del testo, e credo che la soluzione migliore sia in ogni caso di mettere il testo su un fondino nero in modo da evitare la confusione con le immagini… tu dirai che questo è solo un piccolo problema in confronto a quello che si voleva comunicare, ma io per questo piccolo problema non ho letto parecchio del testo e credo che questo qualcosa conti se mi vuoi far leggere una cosa che poi io non riesco a leggere (e io sono uno che non devi convincere riguardo queste tesi, figurati uno che devi convincere quanto sarà disposto ad assecondare i problemi tecnici)
    spero di essere stato utile, ciao

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    • Sui tempi di youtube ti sbagli: quando abbiamo fatto un video di 11′ siamo stati costretti a caricarlo su vimeo: il sistema semplicemente non lo caricava. Ci è stato spiegato che tempi più lunghi sono stati concessi a soggetti ai quali non era possibile dire di no, ma per i comuni mortali la regola dei 10′ è ferrea. Ti sarà capitato di trovare qualche video castrato di brutto alla fine del decimo minuto quando magari mancavano quattro secondi alla sua conclusione naturale: il motivo è quello. Quanto al resto probabilmente hai ragione, ma separando i testi dalle immagini, dando entrambi dimensioni sufficienti per essere leggibili e tempo sufficiente per riconoscere l’immagine e leggere il testo, i tempi si allungano a dismisura, e qui sorgono due problemi: quello dei tempi consentiti da youtube e quello del tempo che il fruitore è disposto a dedicare a un video: il numero di persone disposte a guardarlo è inversamente proporzionale alla sua durata.
      Quanto ai possibili risultati, chiaramente il video, così come tutto il lavoro del mio blog e di quelli analoghi, non è rivolto a quelli che Israele nazista, olocausto palestinese ecc. Ma la rete è piena di gente ingenua, sprovveduta, poco propensa a riflettere. Trovano la storiella della ragazza travolta in piena notte da un ubriaco che là per terra in una pozza di sangue morente – infatti poi muore – parla per mezz’ora, con tanto di punti esclamativi, a un giornalista che per caso si trovava lì e nel buio della notte trascrive tutto mentre medici e poliziotti stanno lì anche loro in mezzo alla strada ad aspettare che crepi, e la pubblicano nel blog per dimostrare quanti danni fa la guida da ubriachi. Trovano la storiella dell’ebrea in attesa di passare al gas con la neonata nella tasca del cappotto che poi il nonno riconosce dalla collana e giù a pubblicarla. Trovano la storiella della tribù africana in cui le donne che decidono di fare un figlio vanno nella foresta a cercare di sentire la canzone del figlio e poi quando l’ha trovata scopa cantandola per farla imparare al marito e poi la impara tutta le tribù e poi tutti la cantano in continuazione al bambino dal giorno che nasce al giorno che muore, e subito te la pubblica per mostrare quanto sono bravi i primitivi e tutti a commentare ah ma guarda come sono bravi i primitivi senza il nostro materialismo. Ecco, questa gente qui capita che pubblichi quelle immagini dei poveri bambini di Gaza pensando di fare cosa giusta, di sensibilizzare sull’orrore della guerra perché quando gli hanno detto guarda i poveri bambini di Gaza non gli è neppure passato per la testa che potessero essere qualcos’altro. E dunque tutto il nostro lavoro è pensato per quella gente lì. Poi ogni tanto, in mezzo a quelli che non sanno niente ma sanno tutto lo stesso, capita qualcuno che si rende conto di non sapere niente e si mette a cercare di capirne qualcosa di più. E se nella sua ricerca capita su cose come questa, per quanto tecnicamente imperfette, magari riesce a chiarirsi un po’ le idee. Capita: lo so perché poi queste persone mi contattano e me ne danno riscontro. e dunque si va avanti a lavorare.

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        • Grazie per il link, lo giro alla mia complice titolare di canale.
          La voce al posto del testo scritto non farebbe risparmiare tempo, dal momento il tempo che impiego io a recitare la didascalia (leggendola) è lo stesso che impieghi tu a leggerla sullo schermo, con in più lo svantaggio che
          a) se per caso non capisci, non hai neppure il ripiego del fermo immagine a cui ricorrere
          b) se ti riesce sgradevole il tono di voce o la pronuncia (capita: nessuna voce e nessuna pronuncia, a parte forse quella fiorentina, riesce gradita a tutti), per quanto poco razionale sia la cosa, ti poni inevitabilmente in maniera negativa nei confronti di ciò che stai vedendo/ascoltando.
          Inoltre noi tre viviamo lontani, e quindi ci sarebbero notevoli problemi tecnici in più.

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        • sono d’accordo sulla voce che può essere pericolosa perchè risultare antipatica ma non sui tempi, a leggere ci vuole sempre di più, e poi la voce toglie l’ansia di dover leggere in fretta prima che la scritta sparisca… però sì la voce deve essere fatta bene e trovata giusta, non è facile…
          ti saluto se no finisce che faccio il criticone quando invece trovo il lavoro e soprattutto le intenzioni apprezzabilissime, ciao

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        • In quanto fiorentino, con la pronuncia ormai depurata da tutte le caratteristiche del vernacolo, mi offro volontario per la versione in voce.
          E non voglio nemmeno essere menzionato nei titoli di coda…

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        • Bene, ti terremo presente per un prossimo video. In questo comunque ci sono cinque personaggi, tutti maschi, più la voce narrante all’inizio: la vedo dura a coprirli tutti da solo facendoli bene distinguere.

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    • Non sono in grado di dare giudizi tecnici e nemmeno di suggerire soluzioni ad eventuali pecche, ma una cosa va riconosciuta: il messaggio è chiaro ed espresso in modo accessibile a tutti. Questo è fondamentale e può bastare.

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  3. Complimenti a Lei ed a tutti i collaboratori, l’unica richiesta che vi faccio, vista la vostra competenza, per cortesia non mollate, purtroppo chissà per quanto ancora dovrete lottare, nel frattempo un grazie di CUORE da parte mia. Grazie

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    • Le didascalie si potrebbero asciugare se fossero, appunto, didascalie, ma nel formato che abbiamo dato al video sono la requisitoria del pubblico ministero, e quindi non possono avere la forma di didascalie.
      Le musiche sì, le trovo bellissime anch’io; la prima è stata scelta dal regista/tecnico/co-sceneggiatore ecc. ecc., la seconda da me. Nella versione di un individuo che potrei tranquillamente affogare senza il minimo rimorso ma le cui esecuzioni, non c’è niente da fare, sono in assoluto le migliori in circolazione.

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  4. Gran lavoro, grazie!
    Lo condivido su fb, ma rimango scettica sul numero delle persone che se lo guarderanno fino in fondo e coglieranno l’invito sostanziale a “non cascarci” come allocchi, aggregandosi alla massa di pecoroni.
    Un paio di foto sono troppo forti comunque, per me e forse altri: meglio avvertire..
    Condivido anche l’invito a non mollare, però!

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    • Amica, le foto forti sono indispensabili per “fotografare” la realtà così com’è.
      Nè più nè meno. Il web è pieno di foto stomachevoli. Almeno queste sono per una buona e giusta causa. Ciao

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      • Lo so, Carla: lo so bene, ma ritengo che chi non le regge, come me, debba esser messo sull’avviso. Infatti, non ho suggerito di abolirle..
        Sulla buona e giusta causa, sempre d’accordo.
        Ciao a te e grazie.

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    • Beh, quella proprio “forte” non è affatto una fotografia bensì un effetto speciale di un film horror: se fosse stata una foto, non so se l’avrei inserita. E comunque va tenuto in considerazione quello che dice Carla: quelle immagini le trovi dappertutto presentate come “Guardate cosa fanno quei porci di israeliani/sionisti/ebrei”. E per confutare una cosa devi proprio tirarla fuori, non ci sono alternative.

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      • Quella è stata l’unica ragione per cui sono riuscita a guardarla e riguardarla, per quanto in fretta, quella foto, e del resto sono certa che mostrare tutti i falsi possibili sia indispensabile.
        Devo dire che molte delle foto taroccate le avevo già viste: seguo, seguo, non mi credi?
        Però.. come pensavo, nessuna traccia visibile di passaggio o avvenuta visualizzazione, da me, tantomeno commenti.. lasciamo perdere.. 😦

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        • Amica, tempo al tempo. Mai scoraggiarsi e demordere. Scherziamo! Saremmo perdenti in partenza! Goccia dopo goccia scava anche la roccia più dura.

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  5. Per lavoro ho realizzato alcuni video, quindi ho qualche esperienza, nel campo. Vi dico in sintesi che ne penso, sperando di potervi essere utile.
    Prima di tutto, complimenti davvero: leggo che vivete lontani l’uno dall’altro, quindi un risultato del genere è già un mezzo miracolo. Tra avere l’idea, pensare la struttura della storia, poi scriverla, ricerca delle immagini, musica, montaggio… un lavoraccio.
    La storia di Pinocchio traviato è una bella idea, e coglie una grande verità, perché è facilissimo prendere delle grandi cantonate, su argomenti del genere, con tutti i cattivi maestri che ci sono in giro. Io stesso sono stato un bel Pinocchio, per qualche tempo.
    Sono d’accordo, però, con alcune delle critiche dei commenti precedenti, e in particolare con una che tocca il punto di fondo: il “fermo immagine” è qualcosa che non si può chiedere a chi guarda un video. Soprattutto a chi lo guarda senza essere già estremamente motivato o già d’accordo con la tesi. E non credo che voi vogliate parlare solo a questi. (Se proprio volete affidarvi al “fermo immagine”, allora a quel punto è meglio caricare delle slide, un powerpoint o qualcosa del genere, così uno si prende tutto il tempo che vuole, ma lo sa fin dall’inizio.) Quando uno guarda un video, vuole guardare un video, che rispetti le regole dei video. Se no pensa che l’autore stia “barando”, e lo manda a quel paese.
    Quindi, secondo me, bisogna partire dal problema e affrontarlo alla radice. Il problema è il tempo? Benissimo. Quanto è? 10 minuti. Benissimo, allora bisogna tassativamente avere una struttura, una storia, un testo e delle immagini che funzionino in 10 minuti. Cambiando ciò che va cambiato, tagliando ciò che va tagliato, sacrificando senza pietà.
    Forse sono un po’ duro, ma ve lo dico perché l’ho imparato sulla mia pelle. Più facile a dirsi che a farsi, ma credo che il punto di fondo, per essere ancora più efficaci, sia quello.
    Saluti.

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  6. Trovo siano preferibili i sottotitoli al doppiaggio, questo disturberebbe l’ascolto della musica. È vero che qualche didascalia è difficile leggerla.
    Il messaggio però arriva ed è efficace.
    Kol hakavod!

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    • Soprattutto c’è che il parlato o è fatto da veri professionisti, con la voce impostata, le intonazioni giuste, senza accenti regionali ecc., o è capace di distruggere anche un capolavoro, molto più di eventuali pecche delle didascalie.
      Todah.

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  7. Oh bellini che vu siete. Se vu avete bisogno d’una voce fiorentina e ci son anch’io ad aiutavvi. D’altra parte Pinocchio e gli era toscano. Di sihuro ni’ frattempo e gli ho visto in giro parecchia gente di legno, ma di legno forte. Un capiscon nulla, un sanno nulla, e dihon grullaggini dappertutto su questa Gaza, su questa Hamasse, che più che amassi e un fanno che odiassi. Mah, icché vi devo dire, e mi credeo che con l’Olohausto e s’era finito, che più di lì e un si sarebbe potuto andare, che mai più e si sarebbero ripetute hose di’ genere. E ora ci tocca vedere questo hasino e questo macello ni’ vero senso della parola. Icche vi devo dire, da un pohino di tempo e mi pare d’avé finito le parole.
    In ogni haso a me di’ video gli è garbato parecchio l’inizio e la fine: son i du’ messaggi più importanti, che gli arrivano. E si rovesciano le hose, e se un ci si informa per benino e poi e si vole anche pigliare le difese de’ holpevoli chiamando quegli altri harnefici, e un ci siamo proprio, e un si pole dire domani ma io un sapeo, un n’aveo hapito, se tu sei duro e un tu capisci nulla sta’ zitto armeno, no? Son colpevoli sì, quelli che e pretendono di pigliare le difese de’ harnefici. Ma che siamo grulli pe’ davvero?

    PS: un n’è che ne sappia di fiorentino. Di sihuro gli ho sbagliato a scrivere, ma gli era hosì, pe’ allleggerire un pohino con tutte queste hose brutte…

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