La città di Shivta, fondata dai nabatei nel I (secondo altre fonti II) secolo d.C. nel cuore del deserto del Negev, raggiunge il suo pieno sviluppo nel IV secolo, quando nel Negev comincia a diffondersi il cristianesimo. La città, che raggiunge notevoli dimensioni, serve da sosta di transito per i pellegrini e per le carovane sulla via delle spezie. In seguito all’invasione araba la città comincia a decadere e finisce per essere del tutto abbandonata, diventando la città morta di cui oggi possiamo ammirare le splendide rovine.
La basilica a tre navate
Un pozzo
barbara