YOSHE KALB

Tanto ho amato La famiglia Karnowski che quando, a lettura quasi ultimata, ho visto questo, non ho esitato un attimo ad acquistarlo. E bene ho fatto: pur diversissimo dall’altro, è tuttavia altrettanto prezioso. Quella narrata qui è una storia realmente accaduta nel XIX secolo nel mondo dei hassidim – quel mondo interamente sterminato nelle camere a gas, e forse per questo idealizzato, in realtà un mondo fatto di grande ignoranza, pregiudizi, superstizione. E matrimoni combinati, spesso in età precocissima. In realtà in alcuni ambienti ortodossi i matrimoni sono ancora oggi combinati, ma almeno gli interessati hanno la possibilità di incontrarsi ed eventualmente rifiutarsi. Negli stetlach dell’Europa orientale invece questa possibilità non esisteva. Di solito, nonostante tutto, le cose riuscivano ad andare più o meno bene, ma quando andavano male, andavano male davvero, ed è ciò che accade in questa storia terribile e tuttavia bellissima, in tutti i suoi aspetti e in tutti i suoi risvolti. E nel raccontare questa storia fa scorrere davanti ai nostri occhi un grandioso affresco di quel mondo interamente scomparso, in cui vivevano fianco a fianco santità e corruzione, sconfinata cultura e devastante ignoranza, purezza di fede e volgare superstizione. Il tutto con la già nota mano magistrale di questo straordinario narratore.
Non c’è niente da fare, bisogna proprio che leggiate anche questo.

Israel Joshua Singer, Yoshe Kalb, Adelphi
Yoshe Kalb
barbara

Una risposta

  1. Certe letture ci possono coinvolgere talmente che mentre leggiamo ci sentiamo presi dalle righe che scorrono sotto i nostri occhi, assenti da tutto quello che ci circonda.
    E può capitare di essere dentro il mondo,i personaggi del libro…cosi forte da comprendere
    l’ intensità con cui l’ attore sente sua la parte che recita e me lettore preso da l’ intero libro,
    uno o piu’ personaggi che rimangono impressi per quello che hanno trasmesso e sentiti.
    Emozioni talvolta seppur dure ci lasciano qualcosa di forte.

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