C’ERA UNA VOLTA LO SHTETL

Che oggi non c’è più, asfissiato dai gas e bruciato nei forni di Auschwitz, Treblinka, Maidanek, Sobibor, Belzec, Chelmno. Lo stetl che, per chi ci viveva, era un mondo intero e al centro del mondo (Sarah legge un giornale: “Abraham, quanto è lontana Parigi?” “Beh, Sarah, 2000 verste da Berdyčev” “Praticamente in mezzo al deserto!!!”)

E tuttavia loro sono ancora qui.

MIR LEBN EYBIK

mir lebn eybik

Mir lebn eybik
Es brent a velt;
Mir lebn eybik,
On a groshn gelt.

Un af tsepikenish
di ale sonim,
vos viln undz farshvartsn
Undzer ponim.

Mir lebn eybik
In yeder sho!
Mir lebn eybik,
Mir zaynen do!

Mir lebn eybik
Es brent a velt;
Mir veln lebn un derlebn,
Shlekhte tsaytn iberlebn!

Mir lebn eybik,
Mir zaynen do!

Resisteremo
Anche se il mondo brucia,
resisteremo
anche senza un centesimo,
nonostante tutti i nemici
che vogliono annientarci.

Vivremo per sempre,
in ogni ora,
vivremo per sempre
noi siamo qui.

Resisteremo
Anche se il mondo brucia
Vogliamo vivere
e vedere,
sopravvivremo ai tempi brutti.
Resisteremo,
noi siamo qui.

Lejb Rosenthal, ghetto di Vilna, 1943

Sono qui. Sono qui, e a loro si aggiungono tutti quelli che non sapevano di esserlo e stanno riscoprendo le proprie radici. Sono qui, e ci resteranno. Se ne facciano una ragione tutti i nemici dell’umanità. Il nazismo è morto e Israele è nata. E nonostante tutti i nemici che vogliono annientarla, resisterà.
Shabbat shalom

barbara