Abbiamo fatto la “Pizza per Israele”,
cioè di quelle cose che si fanno, oltre che per ritrovarsi per una volta tanto tra gente decente, anche per raccogliere un po’ di soldi. Che poi in realtà il proprietario del locale ha deciso di sua iniziativa di farci la pastasciutta e quella l’ha offerta lui, anche in doppia o tripla porzione, e poi chi voleva poteva prendere anche un secondo, e così si spendeva meno per mangiare e si poteva dare un po’ di più. E i soldi li abbiamo destinati ai soldati, ai nostri meravigliosi ragazzi, affinché possano ogni tanto tirare il fiato mangiando qualcosa di buono e, soprattutto, sentire la nostra solidarietà e il nostro amore.
barbara