“Primo, se un nemico del nostro popolo dice che ci vuole distruggere, credigli. Non dubitarne neanche per un momento. Non prenderla alla leggera.
Secondo, quando un ebreo, in qualunque posto, è minacciato o sotto attacco, fai quanto è in tuo potere per corrergli in aiuto. Non perdere tempo a chiederti che cosa ne penserà o ne dirà il mondo.
Terzo, un ebreo deve imparare a difendersi.
Quarto, la dignità e l’onore degli ebrei devono essere protetti in ogni circostanza. I semi della distruzione dell’ebraismo risiedono nel permettere passivamente al nemico di umiliarci.
Quinto, state uniti di fronte al nemico. Noi ebrei amiamo la vita, perché la vita è sacra. Ma ci sono cose nella vita più preziose della vita stessa. Ci sono volte in cui bisogna rischiare la propria vita per salvare le vite degli altri. E quando i pochi rischiano la vita per salvare le vite dei molti, allora anch’essi hanno la possibilità di salvare se stessi.
Sesto, c’è una costante nella storia ebraica. Noi saliamo, cadiamo, ritorniamo, veniamo esiliati, siamo fatti schiavi, ci ribelliamo, ci liberiamo”.
Menachem Begin, 1981 (qui, traduzione mia)
Un grande, c’è poco da dire, come già avevo mostrato qui.
barbara
È proprio vero! Bello, dovremmo applicare tutti queste massime di umanità e solidarietà, invece di continuare a provar vera la massima ‘homo hominis lupus’!
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E quella invece è proprio la nostra specialità, purtroppo.
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Articoli avvincenti! Trascinanti.
Poi mi è piaciuto…il definire i tempi dell’ atomica in Iran.Lontani.
..Se avessero lasciato piu’ campo d’ azione Israele sarebbe stato piu’ risolutivo in tante situazioni.
Grazie Barbara.
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Sicuramente Israele avrebbe fatto di più e di meglio.
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Nel 1991 ero negli Stati Uniti per lavoro durante la guerra del golfo. A proposito (piu’ che altro) del tuo post precedente che hai linkato, mi torna lal mente una viignetta sul giornale americano (non ricordo quale fosse) che rappresentava il bombardamento del reattore nucleare a Baghdad, con l’aereo israeliano in primo piano, e la scritta: “It might take a while, but the world will thank us for this”.
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