E fanno bene, Barbara! L’olio di casa gettato nell’acquaio fa aumentare in modo vertiginoso i costi di gestione dei depuratori. E questi costi li paghiamo noi insieme con la bolletta dell’acqua.
Un bel regalo di Natale! Anche se, a dire il vero, la raccolta differenziata, dell’ umido in particolare, mi dà soddisfazione! A proposito, ma voi dove lo buttate l’ olio fritto?
Non solo l’olio fritto: anche quel po’ che rimane nel piatto dell’insalata, o quello dei vasetti dei sott’oli. Al centro di riciclaggio si riceve un bidoncino da tre litri e lì ci metti tutto l’olio alimentare. Quando è pieno lo riporti e ne prendi uno vuoto, e tutto l’olio viene riciclato. Da noi comunque, soddisfazione o no, la differenziata è obbligatoria: ogni famiglia ha il suo bidone numerato registrato in comune, e quando si mette fuori per lo svuotamento, tutto il contenuto viene controllato; se ci trovano carta, vetro, metallo, pile o rifiuti organici sono cazzi acidi.
Anche nel mio comune c’è la raccolta differenziata ( 67%) con gli appositi contenitori di umido, secco, carta, plastica, latta e vetro. Più l’ eco-centro per il resto, ma l’ olio non so bene come venga recuperato. Mi informerò. Ormai differenziare è un’ abitudine alla quale non rinuncerei, anche se non fosse obbligatoria. Sì, è quasi una soddisfazione, ma credo anche una necessità.
Per una volta preferisco come si fa da noi piuttosto che come fanno in nord Europa.
Perchè è giusto che il cittadino impari a prendersi le proprie responsabilità.
In nord Europa invece butti l’immondizia in un singolo bidone, come si faceva una volta anche qui. A smistare il tutto e a separare i rifiuti ci pensa lo stato.
Così i cittadini crescono con la mentalità del ‘tanto ci pensa lo stato’.
Io veramente ho letto che in nord Europa la raccolta differenziata è molto più avanzata che da noi, addirittura per il vetro ci sono tre campane per i diversi colori del vetro.
Il mio ideale in cucina. [spero appaia la foto]
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Non sarebbe male. Da noi se ti beccano a buttare l’olio residuo giù per l’acquaio ti prendi di quelle stangate da cavarti la pelle.
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E fanno bene, Barbara! L’olio di casa gettato nell’acquaio fa aumentare in modo vertiginoso i costi di gestione dei depuratori. E questi costi li paghiamo noi insieme con la bolletta dell’acqua.
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Un bel regalo di Natale! Anche se, a dire il vero, la raccolta differenziata, dell’ umido in particolare, mi dà soddisfazione! A proposito, ma voi dove lo buttate l’ olio fritto?
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In casa mia non si frigge da una decina d’anni. L’olio fritto fa male. Abbiamo trovato delle ottime alternative.
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Hai ragione: devo cambiare abitudini. Forse le patate fritte in forno?
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Si, si, le facciamo al forno. E sono più buone (Se proprio si vuole l’olio, lo si può aggiungere fresco dopo.
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Da me (Pavia) ci sono dei bidoni appositi sparsi per la città: periodocamente ci scarico l’olio che raccolgo in un vasetto a casa.
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Non solo l’olio fritto: anche quel po’ che rimane nel piatto dell’insalata, o quello dei vasetti dei sott’oli. Al centro di riciclaggio si riceve un bidoncino da tre litri e lì ci metti tutto l’olio alimentare. Quando è pieno lo riporti e ne prendi uno vuoto, e tutto l’olio viene riciclato. Da noi comunque, soddisfazione o no, la differenziata è obbligatoria: ogni famiglia ha il suo bidone numerato registrato in comune, e quando si mette fuori per lo svuotamento, tutto il contenuto viene controllato; se ci trovano carta, vetro, metallo, pile o rifiuti organici sono cazzi acidi.
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Anche nel mio comune c’è la raccolta differenziata ( 67%) con gli appositi contenitori di umido, secco, carta, plastica, latta e vetro. Più l’ eco-centro per il resto, ma l’ olio non so bene come venga recuperato. Mi informerò. Ormai differenziare è un’ abitudine alla quale non rinuncerei, anche se non fosse obbligatoria. Sì, è quasi una soddisfazione, ma credo anche una necessità.
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Per una volta preferisco come si fa da noi piuttosto che come fanno in nord Europa.
Perchè è giusto che il cittadino impari a prendersi le proprie responsabilità.
In nord Europa invece butti l’immondizia in un singolo bidone, come si faceva una volta anche qui. A smistare il tutto e a separare i rifiuti ci pensa lo stato.
Così i cittadini crescono con la mentalità del ‘tanto ci pensa lo stato’.
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Io veramente ho letto che in nord Europa la raccolta differenziata è molto più avanzata che da noi, addirittura per il vetro ci sono tre campane per i diversi colori del vetro.
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