“La leggenda racconta che quando il vento dei chazary soffia tempesta spazza via tutto. Tutto! Le tracce degli animali e degli uomini nel deserto o sulle montagne, i campi, le colture, le abitazioni, riduce tutto in polvere … Insomma, il vento dei chazary cancella le tracce di ciò che è stato, proprio come è successo ai chazary. Lascia soltanto l’odore del mare e la nostalgia del passato”.
Davvero micidiale, Marek Halter, capace di costringere il lettore a lunghe notti di veglia, senza alcuna possibilità di lasciare il libro prima di averne visto la fine. Succede anche con questo. Uno strano libro, che narra due storie condotte in parallelo: l’una ambientata ai giorni nostri, l’altra mille anni fa. Non si capisce bene, all’inizio, che cosa possano avere a che fare l’una con l’altra, salvo il fatto di avere entrambe protagonisti ebrei; ma a poco a poco i fili si dipanano – anche se allo stesso tempo si aggrovigliano – e i legami fra le due storie appaiono via via sempre più evidenti, fino a che le due storie arrivano a incrociarsi, addirittura a fondersi fino a diventare una storia sola. Una storia capace di regalare grandi emozioni e che vale la pena di conoscere.