CHI LO HA DETTO?

Come potete provare piacere, mio caro ***, a sparare sui poveri animali che stano pascolando al margine del bosco, così ignari, inermi e innocenti? A pensarci bene, si tratta di un vero e proprio assassinio (…) La natura è così meravigliosa, e ogni animale ha diritto di vivere.

barbara

Una risposta

  1. Leggendo l’ articolo..il mio pensiero è volato a quello che succede in Africa…” le armate
    di Boko”..al M.O..con l’ Isis.
    Non sono animali ..ma esseri umani. ” io..non potrei sparare, uccidere un’ animale..”
    ..Poi.ho visto Himmler ! SS! Ruolo di primo piano dell’ olocausto.
    La religione..” lo asseriscono..gli attuali”..la loro era..” la purezza della razza..ariana..etc”..
    I due fattori prendono come base lo stesso senso di follia,distruzione..sofferenza.Morte.
    …Forse ho sbagliato..ma sono questi i pensieri che mi sono venuti in mente.

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  2. Il discorso prosegue: “Per quanto riguarda poi l’uomo delle SS, deve valere un principio fondamentale: noi dobbiamo essere onesti, corretti, leali e camerateschi verso quelli del nostro stesso sangue, ma verso nessun altro. Quel che può accadere a un russo o a un ceco mi è completamente indifferente. (…) Che i popoli vivano nella prosperità o crepino di fame mi interessa solo in quanto noi abbiamo bisogno di loro come schiavi per la nostra Kultur. Se 10.000 donne russe nello scavare una trincea anticarro cadono sfinite, m’interessa solo in quanto quella trincea venga portata a termine per la Germania. Noi saremo brutali o spietati solo se necessario, questo è ovvio. Noi tedeschi, gli unici al mondo a provare pietà per gli animali, sapremo avere pietà anche di queste bestie umane, ma è un crimine contro il nostro stesso sangue preoccuparci di loro e dar loro ideali”.
    Da cui emerge chiaramente che lui è dello stesso sangue delle bestie. Effettivamente è un tipico animalista a tutti gli effetti.

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    • sostituisci “un kafir” a “un russo o un ceco” e hai il campione attuale delle merde subumane….. che non ne fanno nemmeno una questione di razza (sia mai, i razzisti sono gli islamofobi, con sorprendenti piroette logico-etimologiche), ma proprio di distinzione umano vs non umano.
      nel meraviglioso libro della religine di pace andrebbe scritto a mo’ di prologo che quando si usa il termine “uomo” bisogna intendere invece “musulmano”.
      “donna” invece va bene comunque, con l’unico discrimine del bollino di proprietà costituito dal velo: quelle senza sono bene pubblico, da usare come meglio si crede, per quelle con bisogna invece chiedere il permesso al padrone.

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        • “noi dobbiamo essere onesti, corretti, leali e camerateschi verso quelli del nostro stesso sangue, ma verso nessun altro. Quel che può accadere a un russo o a un ceco mi è completamente indifferente”
          La versione soft(non è poi così difficile) dell’islam.

          “sostituisci “un kafir” a “un russo o un ceco” e hai il campione attuale delle merde subumane….. che non ne fanno nemmeno una questione di razza (sia mai, i razzisti sono gli islamofobi, con sorprendenti piroette logico-etimologiche), ma proprio di distinzione umano vs non umano.”
          – Molti musulmani sono razzisti. Infatti considerano i neri (anche se musulmani) inferiori, e una volta, un nero che è venuto in Italia ha detto ‘se volete conoscere dei veri razzisti, andate in Marocco e guardate come trattano i neri che semplicemente chiedono loro un informazione’
          – Sulla distinzione ‘umano VS non-umano, una volta nel forum di Ali Sina aveva scritto un musulmano pachistano il cui nome era tutto un dire: Slave of prophet. E questo tipo ha scritto, tra le altre coe ‘non basta essere esseri umani per aver diritto alla vita. si deve essere anche musulmani’.

          ‘“donna” invece va bene comunque, con l’unico discrimine del bollino di proprietà costituito dal velo: quelle senza sono bene pubblico, da usare come meglio si crede, per quelle con bisogna invece chiedere il permesso al padrone.’
          – non è del tutto vero. Le donne musulmane sono considerate inferiori rispetto agli uomini musulmani, ma superiori rispetto qualsiasi infedele. Buona parte delle donne musulmane se la tirano e ci guardano dall’alto in basso perchè sono convinte di essere delle sante, e vedono noi come delle super peccaminose.

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        • In Somalia i somali, che sono neri disprezzano i bantu, che sono di un nero più scuro del loro. Alla mia affermazione che gli esseri umani sono tutti uguali, i miei studenti hanno obiettato che se Allah ci avesse voluti uguali ci avrebbe creati uguali: se ci ha fatti diversi è perché voleva che ci fosse ben chiaro che siamo diversi, punto.

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    • Anche l’omino coi baffi comunque, era un grande amante degli animali.
      Avrai notato comunque che nel suo discorso non compaiono gli ebrei: se gli slavi poteva valere la pena, entro certi limiti, di tenerli in vita in quanto utilizzabili come schiavi, gli ebrei NON dovevano essere tenuti in vita. Se si parla di bestie umane, gli ebrei non rientrano nella categoria.

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  3. Benché pensi tutto il male possibile sia dell’Islam, che dei regimi e dei fanatici che a esso si ispirano, mi pare che l’animalismo sia una creatura dell’estenuato Occidente, che spiega anche in parte la fascinazione per le filosofie indiane (di gran moda anche fra i soci della Thule di Hitler e Rudolf Hess).
    C’è un gran bel documentario di qualche anno fa, si chiama “Not evil, just wrong” e, in generale, parla di cambiamenti climatici, ma, anche, del bando sul DDT, che sta causando MILIONI di morti, tutti nei Paesi più poveri di Asia, Africa e Centroamerica. Ad un certo punto c’è una ambientalista, che si oppone alla reintroduzione del DDT in Africa, comodamente seduta nel giardino della sua mansion coloniale: poiché il problema è che il DDT uccide gli insetti, di cui si nutrono gli uccelli, si potrebbe causare una moria di questi.
    “Can you imagine Uganda without birds?”, dice con sguardo sognante.
    “Can you imagine Uganda without niggers?”, le avrei risposto se avessi fatto io l’intervista.
    (verso la mezz’ora):

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      • Grazie del link, già visto, approvato, sottoscritto.
        Il film, mai distribuito nelle sale e mai tradotto in Italiano,è molto ben fatto. L’unico difetto, se posso dire, è che è un documentario un po’ “buonista”, nel senso che tende a riconoscere agli ambientalisti una buona fede che mi sembra spesso non vi sia affatto – vedi ad esempio quando dicono alla ugandese che si batte(va?) per la disinfestazione che OK, non sarebbero morti di malaria, ma sarebbero morti tutti di cancro, negando fra l’altro che il DDT sia mai stato usato negli Stati Uniti (e le immagini che seguono, girate in USA negli anni ’40, sono da film comico).
        In fondo, se l’obiettivo è la depopolazione del pianeta dagli umani – non loro, ovviamente – che c’è di meglio delle malattie infettive e infestive? Quelle, per definizione, vanno dai poveri.

        Rispondo anche alla domanda più sotto: sì, non erano solo chiacchiere: sotto il nazismo furono fatte leggi severissime a tutela degli animali, soprattutto dei cani ma non solo; e non stiamo a parlare del rapporto fra il paganesimo nazista, coi suoi campi nudisti ed il culto del corpo e del sole, e le attuali teorie di Gaia.

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  4. Che cosa meravigliosa l’uguaglianza e la civiltà. Peccato che taluni uomini la pretendono attraverso l’educazione al rispetto di esseri viventi ricoperti da un folto manto di peli, dal naso umidiccio e la coda scodinzolante. Questi ultimi li chiamiamo cani e i primi sono dei meschini farabutti che sotto un governo ideale, che ricompensa secondo i meriti, non avrebbero nessun successo.

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    • Già, l’uguaglianza. Ti spiegano soavemente che non vi è alcuna differenza gerarchica tra un uomo e un vitello, tra un uomo e un cane, tra un uomo e un criceto… ma chissà se troveranno la stessa olimpica armonia e indifferenziazione fra il loro amato cane e le pulci che lo infestano.

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  5. Quando leggo queste belle frasi animaliste scritte dai nazisti, mi chiedo se nella Germania nazista gli animali li trattavano davvero molto meglio che nel resto d’Europa, o se erano più belle parole che fatti. Sai dirmi qualcosa in merito?

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    • Documenti o statistiche non ne ho, ma che in genere amassero molto gli animali è un fatto provato da testimonianze, dichiarazioni e immagini. Hitler era vegetariano, tra l’altro (e astemio. E non fumava: praticamente un modello di virtù)

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      • Però avevo letto da qualche parte che era drogato di stimolanti(cocaina, metanfetamina e farmaci simili), quindi non proprio un modello di virtù monacale. Come quasi tutti i salutisti fobici- maniacali (io conosco persone che considerano latte, formaggi e lo zucchero, dei “veleni” letali e poi fumano 20 sigarette al giorno come minimo), aveva le sue grosse contraddizioni!

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        • Sapevo che Göring era drogato in senso stretto (morfinomane). Hitler per quanto ne so tendeva ad abusare di schifezze varie, più o meno intese come farmaci. I salutisti comunque sono per definizione psicopatici: per il terrore di ammalarsi vivono tutta la vita come ammalati rinunciando a tutto e schiavi di mille fobie. I più folli di tutti sono sicuramente i vegani, che si distruggono la salute con un’alimentazione che più squilibrata non si potrebbe. E poi i paranoici dell’igiene, che il primo batterio su cui inciampano li ammazza perché non hanno consentito al proprio corpo di fabbricarsi anticorpi.

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