1984

Il libro di George Orwell, intendo. Lì c’è il famoso Grande Fratello che mette in atto tutte quelle deliranti strategie per controllare le menti dei sudditi, dal far sentire tutti costantemente sotto ferreo controllo al manomettere le foto pubbliche per far sparire le persone cadute in disgrazia (e questo effettivamente in Unione Sovietica – a cui il libro si ispira – si faceva regolarmente) a tante altre amenità. Una delle più folli è la cancellazione delle parole: si cancella dal vocabolario la parola “no” così la gente, non avendo più i mezzi espressivi per opporsi e ribellarsi, perde la capacità di sviluppare quei sentimenti e mettere in atto quelle azioni. Che stupida fantasia, vero? E invece no: qui da noi abbiamo dei geni che hanno genialmente partorito la geniale idea di cancellare la parola “razza” così nessuno avrà più la possibilità di essere razzista: ma come abbiamo fatto a non pensarci prima! (E ovviamente i geni più geni di tutti plaudono all’iniziativa). E visto che sono un genio anch’io, mica solo loro, proporrò di cancellare le parole guerra, morte, dolore, malattia, pedofilia, violenza, mafia, omicidio, terrorismo, dittatura, miseria, terremoto, incendio, disperazione… Anzi magari, già che ci sono, quasi quasi cancello anche la madre degli imbecilli così finalmente potremo vivere tutti felici e contenti.
Stretta la foglia, larga la via
dite la vostra che ho detto la mia.
1984
barbara