VOI CHE VIVETE SICURI

Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
in cui il mondo è a portata di mano.
Voi che provate fastidio
a dover ricordare
anche una sola volta all’anno.
Sappiate che questo è un Uomo,
soldato prega
che non perde speranza della pace
nonostante non conosca ancora pace,
che lotta quotidianamente
contro l’odio di cui l’avete circondato
ma non cede mai al rancore,
che usa il suo ingegno per la vita
ma che troppo spesso ancora
muore per un sì o per un no.
Sappiate che questa è una Donna,
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disposta a imbracciare le armi,
a usare la forza di una tigre
per difendere i suoi piccoli,
la memoria sempre viva,
luce negli occhi e futuro nel grembo.
Meditate su ciò che è stato
e su ciò che è adesso,
su ciò che voi vorreste dimenticare,
banalizzare, sminuire, ribaltare,
perché tutt’oggi vi disturba.
Vi comando queste parole:
Am Israel chai!

Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi alzandovi;
ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

Fulvio Del Deo

Perché la memoria non resti confinata a un giorno nel calendario.

barbara

Una risposta

  1. Altrimenti è solo una cosa teatrale.C’ è troppa miseria a livello umano..” tanto per definirli
    nel senso di appartenenza..” non nell’ esserlo.Basta pensare a tutti gli orrori che sono
    stati commessi nei confronti di questo popolo ed averne subito le idee chiare nei loro
    confronti. E devono ancora lottare per la vita. Questo è gia tanto,troppo.
    Sono di base un’ essere quieto ma ..se possano una certa misura ora piu’ che mai esterno ll
    mio pensiero ed in maniera incisiva, diretta non tollerando certe espressioni, idee verso
    Israele.Cosi è stato venerdi. La persona poi a radrizzato il suo pensiero ..terminando che
    molto è propaganda..Forse il modo migliore per troncare il mio incalzare
    E questo grazie anche a te…il tuo grande lavoro con tutto quello che ci comunichi. deve dare
    frutti in molti sensi e non essere passivi ma stimolati dai tanti spunti da approfondire.

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  2. Condivido e riporto qui un commento postato in concomitanza delle successive votazioni in Parlamento sulla Palestina, che mi sembra pertinente

    “Temo che a molti italiani interessino relativamente poco gli attentati che colpiscono altri ALTROVE, ebrei o non ebrei (a parte qualche “brividino” passeggero nel vedere gli spettacoli sanguinari di ISIS).—— Questa specie di “miopia” spirituale cessa nel momento in cui le cose avvengono quasi sotto il proprio naso: allora la paura fa riacquistare la vista……..—— Invece QUALUNQUE DELITTO, commesso contro CHIUNQUE, in QUALSIASI PARTE del mondo, ci riguarda e deve indurci alla massima partecipazione ai lutti e alle sofferenze altrui (e possibilmente alla PREVENZIONE di tali delitti).—— In particolare, in campo politico urge avere coscienza piena dei propri atti e delle relative conseguenze: non è una giustificazione seguire una ideologia che porta a trascurare i fatti accaduti a “nemici” politici.—– Chi lo fa, e oggettivamente mette a rischio la vita di migliaia di persone per il fatto di non avversare e condannare terroristi, lasciando in mano loro il potere, è COMPLICE.—— Su “Arraffa..t” e soci non ci sono mai stati dubbi: van bene le prove ed i risarcimenti, ma per definire le responsabilità erano già molto chiare le dichiarazioni propagandistiche verbali e scritte dei capi terroristi..—– I nostri “sinistrati” mentali, sedicenti democratici, vogliono mostrare il loro sostegno ai “diritti” di “quei poveri palestinesi” tanto maltrattati dagli israeliani……….——- Usando correttamente (e ONESTAMENTE) tutti i soldi inviati a loro sostegno (ed evitando la propaganda di odio), a quest’ora avremmo DUE POPOLI benestanti, tranquilli vicini di casa.”

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    • Accettando la 181 del ’47 avremmo due popoli benestanti e tranquilli vicini di casa senza neppure l’invio di soldi a loro sostegno, né a Israele, che non avrebbe bisogno di spendere miliardi per difendersi, né ai palestinesi che non avrebbero bisogno di investire miliardi nella distruzione di Israele.

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