SOTTOMISSIONE

È un romanzo, come sapete, e come tutti i romanzi racconta una storia di fantasia. Però. Però poi succede che leggiamo questa storia di fantasia, e ci guardiamo intorno, e ci vengono i brividi alla schiena, perché quello scenario da incubo rappresentato in questa storia di fantasia assomiglia maledettamente a ciò che stiamo vedendo succedere intorno a noi. Come sicuramente sa la maggior parte di voi, il romanzo racconta delle elezioni del 2020 in Francia, della vittoria del partito islamico che negli anni precedenti non ha fatto altro che rafforzarsi, e di come tutto questo influirà in quella che un tempo era stata la civiltà occidentale. O, più semplicemente, la civiltà, con le libertà conquistate attraverso dure battaglie, e la parità tra i sessi e i diritti acquisiti e la democrazia…
Il libro ha anche, a mio avviso, un discreto valore letterario (che raggiunge vette sublimi nella descrizione dei pompini di Myriam), ma dovrebbe avere soprattutto il valore di un severo monito, di un ultimo, perentorio invito ad aprire gli occhi prima che sia troppo tardi – con la speranza che ci troviamo ancora in questo prima. Credo sia utile leggere, insieme al libro “di fantasia”, anche questo documento
LoStatoIslamico
(non lasciatevi impressionare dalle 64 pagine: ci sono moltissime immagini e si legge in fretta). Questo testo è “la parola alla difesa” dell’ISIS, la risposta alle accuse che da ogni parte gli vengono mosse, una “onesta” rappresentazione dello Stato Islamico nella sua autentica realtà (che ricorda tanto questo, nei toni, negli argomenti, nelle immagini idilliache che evoca, e soprattutto nell’assoluta aderenza ai fatti). Se poi ti restano ancora due minuti, vai a leggere anche questo, che male non ti farà di sicuro.

Michel Houellebecq, Sottomissione, Bompiani
Sottomissione
barbara