DUE PAROLE

Da lunedì mattina a giovedì sera sono stata fuori. Giovedì sera sono rientrata con l’angelo custode che mi ha assistita per il trasloco, giovedì sera e tutto venerdì abbiamo lavorato a imballare cose (in aggiunta alla quindicina di valigie che già avevo riempito io); sabato mattina sono arrivati quelli del trasloco e abbiamo lavorato fino alle quattro del pomeriggio di domenica. Poi siamo partiti e siamo arrivati qui alle undici di sera. Lunedì mattina in piedi alle sei e mezzo, lavoro ininterrotto fino all’una di notte, ieri in piedi alle otto, a mezzogiorno gli operai se ne sono andati e io ho continuato a lavorare con l’angelo custode fino alle due e mezza, quando l’ho accompagnato alla stazione. Sono tornata qui, un po’ di computer, una dozzina di valigie e cartoni vuotati, telefonata all’idraulico, quando finalmente dal caos sono emersi gli ugelli da gas, per sostituirli a quelli da bombola, corsa a un negozio di casalinghi per un paio di cose urgenti, corsa al supermercato appena in tempo prima che chiudesse, un boccone alle dieci e mezza quando sono riuscita a scovare una padella e la bottiglia dell’olio (i piatti no, ho mangiato su un piatto da portata, l’unico che sono riuscita a trovare, e bevuto in un bicchiere di carta), e sono andata a letto all’una e tre quarti. Adesso mi restano ancora un centinaio di cartoni borse e valigie ecc. da svuotare, pulire tutto a fondo e poi sono a posto.
Io sto bene. Sono felice. Sono piena di energia. E vi lascio con uno spettacolo che ha a che fare con ciò che ho davanti agli occhi dal posto in cui mi trovo in questo momento.


barbara

Una risposta

  1. Comprendo! Ognuno ha la sua tecnica…ma ad un certo momento bisogna dire stop,specialmente dopo tante ore di lavoro le
    energie vengono meno cosi una certa lucidità .Anche se talvolta quando si prende il via
    notiamo che il nostro programma prosegue molto bene e veloce come fosse un momento piu’ fruttifero. allora non vogliamo arrenderci ed è giusto proseguire. Ogni tanto una piccola pausa ripensando al programma..magari
    con un piccolo spuntino come per ricaricarsi.

    Bene, benissimo nel saperti felice per questa tua scelta. Un pò di tempo esplorando , vivendole tante cose diventeranno familiari.

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  2. Sei proprio pazza per il mare, eh?
    Sono contenta per te: trasudi entusiasmo ed energia da tutti i pori, ed è chiaro che anche il non dover più programmare niente vi contribuisce..
    Buon proseguimento lavori!

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    • Credo propio che la sua gioia sia molto piu’ grande di quanto percepiamo.
      Stanca..stressata..è niente , tutto momentaneo .L’ importante è ..dove li cuore
      l’ ha portata..
      E cosi con piacere posso gioire per lei.

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  3. Sono d’accordo con Marco.
    Credo che la sua gioia sia più grande di quanto percepiamo.
    E’ fantastico sentirsi realizzati, coccolati, finalmente accolti e protetti nel nido che ci si è scelti.
    Un bel traguardo, Barbara. Non so se riesco a spiegarmi: ma dopo aver letto il tuo articolo e visto il video del mare, alla fine, ho tratto un bel respiro. Non so se ero un pochino commossa.
    Tutto l’insieme mi ha trasmesso un senso di libertà e di armonia. E forse… forse ho percepito per un breve momento la tua felicità.
    E’ bello vedere il mare e avere davanti agli occhi un orizzonte aperto. E nuovi sogni.
    E perché no, magari nuove prospettive. E sentirsi finalmente “casa”.
    Un brindisi a te e al tuo futuro.

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    • Vittoria..che bello leggerti. Traspare un senso di candida dolcezza,senso di serenità.
      Poi…anche per me è importante condividere la gioia cosi nel sentire un pò mio
      il lato opposto con il rammarico di non potere fare niente di sostanzioso.
      Mi accompagnano ben lontani dal momento.

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  4. Per tutti: sì, sono veramente molto felice. Poi è successo tutto così in fretta: per due anni non si trovava niente, poi improvvisamente, dopo mesi che non cercavo, vado in internet e trovo l’annuncio di questo appartamento, pubblicato due giorni prima, e ho detto è lui. Poi la paura che me lo fregassero, perché per spostarmi così tanto, e coi pesanti problemi di salute che avevo in quel momento, mi dovevo organizzare, e se qualcuno residente in loco lo avesse visto e chiesto, naturalmente non lo avrebbero tenuto fermo per me e poi comunque era ancora disponibile e in meno di due mesi da quando ho visto l’annuncio in un momento in cui a trasferirmi non ci stavo neppure pensando, era già tutto finito, con l’unico sacrificio, in un carico di due camion grandi da trasloco zeppi fino all’ultimo centimetro (per caricare le ultime cose hanno dovuto studiare e spostare e organizzare, perché non ci entrava più niente) di un paio di lampadine.
    E poi questa straordinaria tempesta ormonale di pubertà che mi sta facendo ringiovanire a vista d’occhio. Stamattina non ho neppure fatto quella fatica a scendere dal letto che si fa abitualmente quando si sottopongono tutti i muscoli del corpo a un superlavoro massacrante.

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  5. La mia loquacità abituale ( ed eccessiva ) si trova davvero a mal partito fra il racconto della tua fantastica soddisfazione e le belle parole di Vittoria, alle quali vorrei associarmi, come pure al suo brindisi: al tuo avvenire giovane e luminoso, che tale sembra prospettarsi.. Lehaim!

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    • Amica…ammiro le tue capacità di scrittrice anche se non ho letto niente di tuo..
      sei alla 4a pubblicazione..e probabilmente potrebbero essere piu’ numerose.
      Molto spesso sentiamo le necessità di fare qualcosa, magari di creativo.
      E’ un’ ottima fonte per esternare comunicando quello che abbiamo dentro di noi
      ” talvolta con un senso impellente..” simile ad una pentola che bolle.
      Penso che tu debba esserne appagata nel riuscire a comunicare una parte di te
      a chi incuriosito prende fra le mani un tuo libro.
      Anche a me piacerebbe creare qualcosa da me..forse è nel contatto umano.
      Chissà. A volte butto giu’ qualcosa che dovrebbe essere positivo…ma come sempre la mia autocritica.
      Chi scrive..qualsiasi cosa, dovrebbe portare sempre con se qualcosa per annotare qualcosa..idee che potranno essere sviluppate in seguito.

      Ad ognuno dono un sorriso
      cosi, come fosse un petalo di rosa
      Alla sera
      resta solo lo stelo irto di spine.

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      • Caro Marco, stavolta devo proprio risponderti nel merito: intanto grazie..
        In effetti è appunto per comunicare e “farmi ascoltare” che ho incominciato a scrivere.
        Ma questi libri ( che ho definito un unicum ) sono cinque, quindi quello che li riunisce e uscirà a breve è la sesta pubblicazione..
        E dentro c’è una storia sola: una – per ripetermi – “Storia-non-storia”. Ecco.
        Forse qualcuno mi ha ascoltato..
        Soprattutto, non è opera di fantasia: non ho inventato niente..
        O forse sì.. immaginato qualcosa più del vero, magari.
        Scrivi, Marco: è una gran terapia!

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  6. E’ proprio vero, avete ragione: la felicità di Barbara è contagiosa! Il messaggio è chiaro: va dove ti porta il cuore… a coronare i sogni! Sembra aiuti anche a ringiovanire… ( capito Amica e… Marco?)

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    • Eh, Carla.. se non lo sapessi già.. ma lo so..
      Però non a tutti è dato!
      A parte ciò, sto cercando di farlo da un pezzo, senza perciò togliere niente agli altri: è questo il difficile, non credi?
      Stop alle elucubrazioni, altrimenti dette.. no, non lo dico più.
      Buona notte!

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    • Carla la tua ironia è molto contagiosa ed accattivante…non facile da riscontrare.
      A volte non tutti la percepiscono,non ci arrivano.
      …Per me sarà il fiume a mantenermi in forma?…

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      • Marco, l’ironia ha bisogno di un interlocutore disposto a stare al gioco. Non tutti sono disposti a sintonizzarsi e i motivi sono di varia origine. In merito, potrei scrivere qualche riga… Sai cosa ti dico? Io non ho mai rinunciato ad essere me stessa. E continuerò su questa strada…

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      • Ah, dimenticavo il fiume… pensa, a cento metri da casa mia scorre una piccola roggia. Pensi possa bastare? Per il momento me la faccio bastare, ma chissà… mai dire mai!

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  7. Carla! Ti leggo sempre con il sorriso.Anche a me piace l’ ironia…compreso in primis
    l’ autoironia.Le persone si prendono molto …sul serio.Quando sono un pò giu’..mi dico cretino…etc.Mi piace anche essere giocherellone. A volta la risposta può essere un po
    maligna…cattiva” ora non subisco”.
    Oro sono piu’ me stesso…e devo dire che forse vengo amato di piu’. Lascio che certe
    energie specialmente quelle importanti vengano fuori …e se vengono percepite go!
    Amo la sincerita’..esternata senza aggressività…e poi finito li..” hai presente il detto..
    ti hanno fatto una camiciola lunga fino alle ginocchia..”….ossia le chiacchere.
    Se un’ amicizia..conoscenza parla con me.. resta in me.
    Una volta..una collega rispose ad altre…” si dice in faccia..direttamente e poi finito li’…e
    poi niente discorsi nel tempo..”
    Le feci dei complimenti.
    Se ti è congeniale..lo sai,lo avverti.In un certo senso lo avvertiamo, come fosse un senso
    di pace e forse una specie di richiamo.L’ acqua che scorre è come un rinnovamento.
    La roggia penso possa bastare!
    Poi..non si sà mai! Allargando il territorio..

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