1. Donate un martello ad un bimbo, il mondo diventerà un chiodo. Costoro, non sono i soli, vengo allevati nella violenza e nella intolleranza. Con una azione comune le nazioni potrebbero debellarlo, ma chi è terrorista per un paese, a volte è considerato un patriota, un eroe, un martire in un altro, e così la carneficina non avrà mai fine. Per rispondere al quesito di Barbara su cosa io farei: ritengo che ogni volta che due vite si incontrano, sorgono infinite occasioni di offrire incoraggiamento, stima, aiuto. Conoscere Israele mi ha permesso di uscire dal mio guscio, ha allargato i miei orizzonti. Ogni giorno mi prefiggo di mostrare agli altri come stanno realmente le cose. Erich Fromm affermava: ” nel nostro cuore portiamo bende sufficienti per curare tutti i mali del mondo. Non esiste un solo problema che non si possa risolvere con l’affetto”. È compito di ogni essere umano fare di coraggio e impegno civile le regole della loro vita. Chissà riusciremo un giorno a polverizzare quei sassi.

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  2. Sotto gli occhi compiaciuti di adulti con reporter che riprendono e forse
    stimolano questo tipo di aggressione con ” bambini” di età che và dagli
    otto anni fino a quella che ai miei tempi venivamo già chiamati” uomini”.
    Con una dinamica da attori già perfettamente calati nei loro ruoli ben attenti nel rispettare la trama.
    Questo integra il loro programma scolare come tirocinio pratico per il programma di cittadino terrorista. Veri e propi teppisti che vengono educati al terrorismo.
    E la persona che guida il veicolo come può sentirsi sotto il tiro di sassi,
    pietre! Attento a non sfiorare nessuno degli attentatori…il pensiero a chi
    viaggia insieme nell’ auto, il timore di perdere la capacita di sfuggire a questo attacco…anche per un guasto all’ auto..Cosa potrebbe succedere!
    Ammesso..e sperando che che eventuali danni alle persone sedute sull’ auto possano essere fortunatamente assenti..lievi, anche se capita anche molto gravi,fino a portare alla morte.
    Esperienza che segna emotivamente, ancora piu’ per dei bambini…
    anche perchè non è e ne può essere un caso isolato ma facilmente
    ripetibile.
    Poi si passa al danno al mezzo di trasporto, i danni subiti per ripararli
    non bastano tre mesi di stipendio.

    Qui colgo l’ occasione che già subito dopo la rielezione di Bibi certi giornalisti e testate sono già in campagna di assalto nei suoi confronti.
    Campagna irresponsabile ed insensata esprimendo i soliti pensieri con
    basi folli che ben conosciamo.
    Cosi fin da subito l’ incalzare di foto di Ob e Bibi…con un ritrito articolo
    sui due stati con frasi legate a questo di ambedue gli Statisti…ma con
    tinte da far sembrare Bibi il negazionista sulla Palestina con completa
    assenza di democrazia verso quello che vorrebbero..come stato.
    Perico scampato! L’ elezione della controparte sarebbe stata uno sfacelo
    per Israele.Basta immaginarlo.
    Ob, ridondante in questo, con un programma già folle politicamente che
    esula dalla mentalità tica dei politici degli U.S.A perlomeno nel tirare le
    conclusioni finali.
    Ob, è follemente dissociato dalla realtà con il pericolo dalla sua politica
    nel creare nuovi fronti e nello specifico Gaza/Palestina ora monotorizzati
    e abbastanza sotto controllo anche se con grandi difficoltà di varie tipologie per Israele a cominciare con i politici occidentali.
    Ob, già con l’ Iran stà facendo una politica molto pericolosa per la questione atomica e dandole le possibilità di primeggiare nel M.O creando una situazione che diventerà ingestibile e con nuovo guerreggiare nell’ intento di destabilizzare ancara di piu’ il M.O.
    Aumentando la pericolosità del terrorismo già presente e che potrà essere intensificata anche perchè se sono fazioni nemiche se l’ obiettivo
    è comune si associano.
    In tutto questo temo per Israele.

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  3. Quando succedono certi fatti si può avere solo una reazione immediata di autodifesa: non si può certamente tentare un “dialogo” con chi ti spara o tira sassi, e nemmeno “aprire un tavolo” di trattative.

    Se conosci il motivo delle azioni di chi hai contro, puoi DOPO tentare una mediazione, ma, al momento, se puoi spari e basta.

    Se lo scenario è Israele vs palestinesi, e la motivazione di quelli è la distruzione del primo, il metodo è Netanyahu: non si può ragionare con chi dichiara di volerti uccidere e prova continuamente a farlo.

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  4. Silvio, quello che scrivi è giusto, ma come fai ad auto difenderti quando sei circondato da un branco di codardi incappucciati. Hai una sola possibilità, o te ne vai in giro armato così il primo che prova a sfiorarti si ritrova con l’emisfero cerebrale destro spappolato, oppure bisogna sensibilizzare l’opinione pubblica. Chissà perché se chiedi in giro la gente non sa nulla in merito all’ebraismo, alla causa sionista. Sarà pur vero che gli ebrei sono numericamente pochi ed i pregiudizi nei loro confronti tanti. Ma quei “signori” che sono dall’altra parte sono abilissimi nel fare propaganda ovviamente con l’appoggio di emerite m…e del mondo politico. Vi evito nomi e cognomi perché li conosciamo tutti benissimo. Per non parlare della nuova moda dilagante nella democratica Europa, ovviamente per quanto attiene il popolo ebraico. Ti sembra giusto che un ebreo non possa indossare la sua kippah se se ne va a zonzo per la sua cittadina europea? Ritieni normale consigliare ad un ebreo che uscito dalla sinagoga debba subito dileguarsi tra la folla? Questo per me significa incentivare l’antisemitismo. Un ebreo ha diritto, almeno qui in Europa, di poter mostrare i simboli della sua appartenenza. A noi tocca rispettarlo e difenderl, non nasconderlo. Sarò un sognatore ma non sono un codardo. Con il permesso di Barbara vi posto un video. In questi giorni sto postando di tutto qui a casa sua, confido nella sua clemenza.
    Un abbraccio a tutti.

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    • Esattamente, Fabio, è quello che ho scritto nel commento all’articolo circa l’attacco di un terrorista all’interno di un bus.
      Se i passeggeri adulti fossero stati armati, appena quello tirava fuori la pistola sarebbe diventato un colabrodo.
      Metodo Far-West, come ho scritto. Magari con pistola nella fondina, in vista, come deterrente.
      Mi rendo conto che non sarebbe un bel vivere, ci sarebbe sempre il rischio di suicidi esplosivi, si potrebbero commettere errori equivocando sul movimento brusco di un passeggero (ma uno non si alza, si gira verso gli altri passeggeri e si infila la mano in tasca velocemente perché ha un tic nervoso: in ogni caso si trova puntate contro diverse pistole e gli viene intimato il “mani in alto” e viene perquisito. Nel caso gli si chiede scusa per il sospetto infondato).

      Quanto ai simboli religiosi sai bene che stanno tentando lo stesso gioco sporco contro noi cristiani.
      In nome del “laicismo”, per non offendere i fedeli di altre religioni (non ricordo però che sia mai stato detto che potrebbero offendersi anche gli ebrei nel vedere crocifissi nei luoghi pubblici o i Presepi a Natale nelle scuole).

      Ho poi il forte sospetto che gli ebrei, anche se pochi, sarebbero rispettatissimi se fossero grandi produttori di petrolio e gas metano, in grado di ricattare il mercato giocando sui prezzi, con speculazioni monopolistiche.

      Penserei poi a gesti dimostrativi clamorosi, come migliaia di persone non ebree che girano con la kippa, molto spesso…..
      Malgrado i rischi connessi.
      Ricordo che il re di Danimarca, quando i nazisti avevano imposto la fascia gialla al braccio degli ebrei, se l’era messa anche lui ed aveva passeggiato così per tutta la città, imitato da centinaia (o migliaia) di cittadini: il gesto aveva calmato l’arroganza di quei delinquenti.

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      • L’articolo 8 della Costituzione recita: “Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
        Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.
        I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze”. Tutti coloro che arrivano da altri Paesi portando con se una fede religiosa differente sono certamente i benvenuti, ma che ricordino bene cosa recita la nostra Costituzione. Il nostro Paese, almeno sulla carta, si basa sul rispetto altrui. Pur non appartenendo a nessuna fede religiosa in quanto agnostico, me ne guardo bene dal pretendere che gli altri debbano nascondere i simboli della loro fede e della loro appartenenza. Per quanto concerne i “signori” musulmani,se dovesse servire a qualcosa io sono prontissimo ad andarmene in giro con kippah e crocifisso. Chissà perché il velo indossato dalla loro donne non dovrebbe risultare altrettanto offensivo per noialtri.

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        • Il guaio è che il livello della nostra tolleranza sconfina in una sorta di razzismo al contrario: siamo ben disposti ad accettare fede, riti e simboli altrui, ma spesso nascondiamo o eliminiamo i nostri, con il timore ridicolo di offendere la sensibilità di chi accogliamo. E’ la manifestazione e la dimostrazione di quanto la nostra civiltà sia in decadenza; non è disposta a salvaguardare quei simboli che non sono solo religiosi, ma anche laici. Sono quei simboli che hanno dato vita ad una società liberale e democratica. Ce lo stiamo scordando. Anche i non credenti dovrebbero riflettere: l’ ebraismo prima e il cristianesimo dopo sono alla base della nostra civiltà. E i simboli contano. Eccome.
          Se un ebreo o un cristiano entra in una moschea si toglie le scarpe senza problema perché non si sente offeso. Anche un musulmano dovrebbe accettare il crocefisso appeso in un’ aula. E i politicamente corretti questo non lo capiscono, anzi si sentono offesi dalla presenza del ” loro” crocefisso. Stiamo sbagliando tutto. Quando lo capiremo… speriamo non sia troppo tardi!

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        • Condivido, Fabio, e ripeto “petrolio + metano”: anche quando non c’era ancora il loro terrorismo, gli islamici erano non temuti ma rispettati, mentre se fossero rimasti al livello di capre e cammelli nel deserto probabilmente non avrebbero nemmeno una moschea in Italia (e forse anche altrove).
          Il velo in testa, a faccia scoperta, non mi dà fastidio (una volta lo portavano anche le nostre donne, e non solo in chiesa). Del burka non se ne parla: la Legge non permette di andare in giro “travisati” se non a Carnevale (poi nei cortei di protesta succede di tutto, ma è una altra storia….).
          Comunque, petrolio o non petrolio, gli islamici devono ficcarsi in testa che questa è casa nostra e devono comportarsi bene se vogliono stare qui.

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        • Certamente, Carla, se pensi che gli islamici richiesti di un parere circa i Presepi, hanno detto “Perché dovremmo offenderci? Per il Corano Gesù è un profeta da rispettare e Maria sua madre. Giusto che sia celebrata la nascita”……
          Per il crocifisso in stanza di ospedale c’è stato solo quello scemo di Smith a protestare, ma è rimasto isolato.
          In realtà abbiamo una quantità di imbecilli “politicamenre corretti” in casa.
          La malattia europea è proprio questa, tanto è vero che è stato rifiutato l’inserimento nella Costituzione del rimando alle nostre radici giudaico-cristiane come base della nostra cultura.
          Per inciso, quel poco che hanno prodotto gli islamici per la cultura, è stato principalmente razziato dalle culture dei popoli sottomessi con le armi.

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        • Silvio, per gli islamici la cultura, di cui non hanno dimestichezza, fa forse paura. E’ semplicemente da mettere all’ indice. Qualche cretino dirà che l’ abbiamo fatto anche noi… con i libri proibiti dal Sant’ Uffizio ! ( adottano lo stesso pretesto per le crociate) Dimenticando che di strada noi ne abbiamo fatta tanta, anche se a volte sbagliando, come è normale che sia. Loro distruggono la memoria di splendide civiltà che li hanno preceduti, non voglio avere radici che non siano quelle piantate da Maometto… che se le tengano!… Ma non possiamo permettere che il loro folle progetto di morte possa intaccare la nostra vita, il nostro pensiero e la sua manifestazione millenaria! Che rabbia!

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      • Carla, la mia famiglia mi ha insegnato che quando si è ospiti in casa altrui si rispettano le abitudini di chi ti ospita. Questo non significa che li si debba imitare. Per quanto concerne i simboli ritengo che bisogna crederci e non seguirli per moda. Io sono un maschio cittadino italiano e del sud dello stivale, e sono fiero di esserlo. In merito ai simboli del cristianesimo li indosserei con difficoltà, certo riconosco che la religione ha forgiato la nostra cultura e lo spirito di molti, ma io non essendo credente non riuscirei ad attribuire il valore morale ed etico ad un crocifisso. La medesima cosa vale per i simboli di altre religioni. Penso di essere una persona molto rispettosa, ma pretendo lo stesso rispetto da parte degli altri. Io evito, in nome di quel rispetto, di entrare nei luoghi di culto. Ho sempre pensato che fosse sacrilego che varcassi la soglia di una chiesa, di una sinagoga, di un tempio in quanto luoghi carichi di fede. Ed io, che almeno fino ad oggi, non ho incontrato l’Onnipotente sul mio cammino che diritto ho di entrare nella sua casa?
        Come scrivevo a Silvio se dovesse essere necessario, in segno di protesta, contro le regole irrispettose di alcuni gruppi religiosi, sarei disposto ad andarmene a zonzo che i simboli che identificano quelle religioni detestate da costoro. Fa benissimo Amica ad indossare la sua Mogen David e mi auguro che non la tolga mai ed invito anche Marco a fare la medesima cosa con la Mogen David che gli è stata donata dalla sua amica. La nostra paura non fa altro che alimentare il desiderio di prevaricazione di questi balordi. Comunque prima o poi il petrolio e il metano gli serviranno a poco o niente per cui torneranno ad allevare cammelli.

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        • Vedi, Carla, il problema degli islamici è che sono governati da teocrazie (come da noi Roma prima di Porta Pia), per cui tutto ciò che in qualche modo contrasta il Corano viene rifiutato e combattuto.
          Ricorderai il ridicolo caso dei pupazzi di neve vietati se in forma umana o animale in Arabia Saudita, perché il Corano vieta statue e dipinti che potrebbero diventare oggetto di idolatria……
          Le Chiese, cattolica, ortodossa, protestanti e l’ebraismo seguono in pratica il principio cavouriano di “libera Chiesa in libero Stato”, fatti salvi gli interventi per salvaguardare i propri principi etico-religiosi se lo Stato li prevaricasse.
          Le nostre crociate, all’inizio, erano invece giustificate dall’avvento dei turchi selgiuchidi in Terra Santa, che impedivano i pellegrinaggi cristiani e distruggevano chiese.

          Per il resto, siamo oggettivamente in guerra contro i fanatici islamici: non c’è “dialogo” che tenga.
          O noi o loro.
          Magari una nuova Lepanto, molto più in grande.

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        • Personalmente, Fabio, conosco una ebrea, figlia di un rabbino, che si auto-definisce “cristica”, nel senso che riconosce Gesù come il Messia (secondo sue peculiari convinzioni), ed è devota alla Madonna.
          Pur non essendo battezzata cristiana, va spesso in chiesa, anche durante le funzioni, ma solo per pregare, come se andasse in sinagoga, ed accendere candeline votive.
          Non si crea problemi, né li crea ai preti, che la conoscono e non cercano di convertirla.

          Se leggi i Vangeli, scopri che intorno a Gesù andavano persone di tutti i tipi, che si riconoscevano nelle sue parole, a prescindere dai miracoli e magari senza credere che fosse Figlio di Dio, ma si sentivano sempre accolti, non giudicati, perdonati, a meno che fossero ipocriti e falsi.

          La Fede, in qualunque religione, è una Grazia, un moto dell’anima, una specie di “innamoramento”, ma SE NON si riduce tutto SOLO a rituali e ad una gestualità e dei “mantra” fine a sé stessi.

          Quanto al petrolio, pensa che, prima che noi occidentali scoprissimo la tecnologia per il suo utilizzo, era considerato un inquinante, che rendeva sterile il terreno negli affioramenti naturali fra Iran e Iraq………

          Più che al suo esaurimento penso alla sostituzione con altra fonte energetica. Questo esito inciderebbe sulla politica e l’economia mondiali.

          Chi vivrà, vedrà……..

          Vanti origini meridionali: se fai mente locale ai caratteri regionali, vedi come l’Italia sia già un bel …caleidoscopio, di suo……
          Ora si tratta di non caricare nel tubo vetrini colorati incompatibili……

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        • Silvio, sarà pur vero che la fede “è una grazia, un moto dell’anima, un innamoramento”. Sono certo che in qualsiasi luogo ci si può avvicinare all’Onnipotente, ma come ti avevo scritto io lungo il mio percorso di vita non lo ho mai incontrato. E’ probabile che non sia degno del miracolo della fede oppure abbacinato dall’accanimento nei confronti di ciò che è dimostrabile. Proprio per questo motivo cerco di non invadere con la mia presenza i luoghi di culto, proprio perché carichi di quei moti dello spirito che per me sono incomprensibili.
          In merito alla mie origini non vanto nulla io sono meridionale. sono nato e cresciuto e continuo a vivere nel tacco d’Italia esattamente nella città di Bari. Qui di luce e colori ne abbiamo davvero tanti e cerchiamo di dare loro armonia, ovviamente non sempre ci riusciamo ma cerchiamo di dare il meglio.

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        • Io personalmente non ho problemi a visitare altri luoghi di culto (moschee escluse) sapendo che li rispetto, anche se non credo a tutte le religioni del mondo (sono cristiana e sto pensando di muovermi verso il cristianesimo nord europeo, dato che ritengo che il cattolicesimo è parzialmente influenzato dall’islam).

          Non entrerei mai in una moschea sia per paura che per correttezza. L’islam è l’unica ‘religione’ che non rispetto e non riconosco, ed entrare in una moschea da un lato mi da la stessa sensazione che da a te, dall’altro ne ho paura, perchè agli occhi di qualsiasi musulmano sono un infedele, e pertanto temo per la mia incolumità.

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    • Certe persone sono già merde fin da piccoli. Altre come una malattia vengono contagiati. Altri silenziosi proseguono spesso solitari nella loro crescita..con idee chiare, scrutano vedendo tante cose che poi coltivano nutrendole con le cose buone che hanno dentro.
      La follia, la stronzaggine che alberga e nutre tanti individui è tanta, cosi pure l’ antisemitismo..il bullismo! Questi e tanto altro
      mirano a colpire l’ oggetto del loro odio…e nello specifico l’ ebreo.
      In tempi lontani ho indossato appesa al collo una stella di David
      in osso.
      In tempi lontani ma piu’ ravvicinati un’ amica mi regalato lo stesso oggetto ma in oro appartenuto ad un’ amico comune deceduto.
      Lei mi disse…tienila come ricordo ma è meglio che non la indossi, in giro c’ è troppa gente cattiva.
      Lo trovo assurdo.Ma ora piu’ che mai.
      Da un viaggio..in regalo il conosciuto keffia ?..non dalle tinte sgargianti,ma piu’ simile ad un velo.
      Indossarlo non avrebbe destato nessuno scalpore, anzi sarebbe
      piaciuto. Mai indossato per quello che poteva rappresentare,
      Regato ad un’ amica.

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    • Fabio, “vanto” non ha una connotazione spregiativa ma il senso di riconoscersi nelle proprie origini e compiacersene con amore.
      Per il resto, credo che abbia ragione l’amica ebrea: pensa che lei mi ha portato a visitare una chiesa dedicata alla Madonna (Maria bambina) che non sapevo nemmeno esistesse (a Milano c’è abbondanza di chiese).
      Comunque penso sia giusto seguire i moti del proprio cuore, senza porsi barriere.

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      • Silvio, non avevo affatto frainteso il tuo “vanto”. Ho solo ritenuto giusto, per me, fornirvi collocazione geografica ed origini ma con il solo fine di permettervi di conoscermi un po’ meglio. Certo qui mettiamo a nudo il nostro spirito ma ho sentito, a seguito della tua affermazione,di fornire esattamente le mie coordinate geografiche. In merito ai luoghi di culto non credo di essere pronto per il grande passo, ma al tempo stesso non posso categoricamente affermare che questo non accadrà mai.
        Un abbraccio a tutti.

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        • Eh, però gli abitanti dello stivali spesso sentono il bisogno di sottolineare o semplicemente rivelare la loro origine… chissà perché questa esigenza. Da cosa è dettata? Dai Fabio, mi piacerebbe conoscere le tue riflessioni in merito.

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        • Carla, ho letto soltanto adesso il tuo commento. Oggi è stata una giornata difficile, ma direi superata. Per quanto concerne gli abitanti dello stivale ritengo che cerchino sempre di puntualizzare le coordinate geografiche,perché questo Paese,fondamentalmente non è un solo Paese ma tante realtà storicamente e socialmente autonome. Ed ognuno cerca di conservare gelosamente le proprie tradizione, il proprio patrimonio linguistico, per non parlare poi di quello gastronomico. Purtroppo questo nostro atteggiamento molto spesso non ci permette di riconoscerci nell’unità nazionale, perché prevale quella locale. Ci tengo a precisarlo, come avevo già fatto nel mio primo commento, che sono un italiano, cittadino del sud nonché barese. Spero che le nostre conversazioni possano continuare affinché io possa far conoscere a voi la mia terra e voi a me la vostra.

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        • Mi hai dato una bella risposta e credo tu abbia ragione.I meridionali con orgoglio parlano della loro terra e ne decantano la straordinaria bellezza con commovente trasporto. Natura, storia, arte, cucina e l’ innata ospitalità rende il meridione un incanto. Ma… c’è il rovescio della medaglia: un paese splendido con enormi potenzialità straziato da una classe dirigente parassita, incapace, incline alla corruzione per sua natura. Un peccato mortale.
          Questa è la riflessione che faccio ogni volta che penso al vostro mare, alla vostra zuppa di pesce, alle vostre chiese barocche e alla vostra manifesta voglia di vivere. C’è speranza per il sud?
          Scusa, sono maledettamente fuori argomento, ma a quest’ora mi è venuta così…

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  5. E’ talmente ovvio, chiaro. Mi chiedo che razza di cervelli abbiano coloro
    che vogliono spingere al dialogo.Impossibile! Il loro obiettivo è la distruzione di Israele, peraltro confermata nelle loro asserzioni pubbliche.Poi c’è Mazzen che recita a soggetto la sua parte a seconda
    dell’ interlocutore. Il risultato è sempre lo stesso il terrorismo prezzolato
    in barba di quello che vorrebbero come stato ed i palestinesi indottrinati al terrorismo con grande spreco di risorse, esistenze.A chi importa il loro benessere! Loro votati al martirio..terrorismo non sono altro che esseri usati in questo programma. Ci vogliono delle facce spostate giu’ in basso dove stà lo sfintere per confermare queste idee da parte degli occidentali.
    della loro politica..che sarebbe per loro inaccettabile se fossero i diretti
    interessati invece di Israele.

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  6. In realtà l’unica difesa possibile è accelerare e scappare. Coi giornalisti intorno a riprendere tutto per poi ritagliare i cinque secondi (e da questi lo specifico fotogramma) in cui “un fanatico colono israeliano investe di proposito un inerme bambino palestinese”.

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    • Che anche con un solo fotogramma estrapolato qualche mente pensante si potrebbe chiedere che ci fanno dei bambini col volto coperto in quelle posizioni… si sono buttati sotto le ruote? Avevano il volto coperto per giocare a mosca cieca?

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    • La postura dei due bambini mi sembra incongrua nel caso di un reale impatto di un’auto in velocità.
      Uno sta “piroettando” con le mani appoggiate al cofano, l’altro è semi sdraiato sopra, con il braccio sinistro che fa forza sul cofano, i piedi quasi a terra, ma non viene sbalzato nè in aria nè di lato.
      Sembra una cosa da circo e acrobati.
      O, ancor più, da fotomontaggio, molto facile tecnicamente.

      A lato mi sembra di riconoscere il logo Subaru: una pubblicità?
      “Fate un buon investimento ! Comprate Subaru !”………

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      • Non è un fotomontaggio, è un episodio realmente accaduto, del quale solo i nostri blog e siti hanno pubblicato il video completo, con la preparazione, l’agguato, l’assalto, il guidatore con la faccia terrorizzata anche perché ha al suo fianco un figlio piccolo, l’accelerata per sfuggire al linciaggio proprio e del figlio e infine tutti i giornalisti che non si sognano minimamente di soccorrere i ragazzi “investiti” ma si preoccupano solo di riprenderli con l’esposizione migliore. Il logo della Subaru sarà stato aggiunto dopo in questa immagine: cercavo esattamente questo episodio perché ha fatto molto scalpore a suo tempo e proprio per questo il video completo è stato minuziosamente analizzato, quasi fotogramma per fotogramma, e questa foto è stata la prima che ho trovato e ho preso questa (non ho molto tempo in questo periodo, as you know…)

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        • I know, Barbara, ma quel ragazzino che vola in aria come un fuscello (l’urto deve essere a più di cento all’ora), e, apparentemente, nessun segno sulla carrozzeria…….
          Una Compagnia di Assicurazioni troverebbe da ridire……..

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  7. Eh si è quello a cui mirano. Comunque fra i tanti scatti vengono estrapolati quelli con maggiore possibilità…di fare centro!
    Anche se ormai si dovrebbe essere consci di tutto quello che avviene e con quali modalità..simile ad un Ciak..si gira!
    Nel PC tutto questo è documentato. Foto e filmati.
    Da queste parti si dice…buono ma non bischero! Poi certe credulità con il loro continuare ostinatamente sfociano nell’ idiozia.
    Vengono amati dal suddetto popolo quando parteggiano per loro diventandone anche complici.Specialmente per le falangi terroristiche ultra armate..uno sgarro loro diventano eroi e tu un’ imbecille crepato.
    A sua volta…nella patria di origine ne farà un’ eroe..per la pace.

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  8. Senza pc per molte ore, ieri, leggo rapidamente e mi associo ai commenti di Fabio ( un po’ ottimista, forse.. ), Carla, Silvio Riva.. sono molto contenta che Barbara abbia postato il video e posto il relativo quesito.. scusatemi tutti se sono costretta alla concisione.
    Aggiungo solo che io porto il Magen David da anni..
    Qualche occhiata diretta lì sopra l’ho intravista, anni fa.

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      • Davvero, Fabio.. non è bello, ma è così: e qui ho voi che mi ascoltate.
        Quando non posso passare, mi mancate.
        Senza perciò togliere niente ai miei.. c’è dialogo e tutto, ma qui.. è un’altra cosa! 😉 Qui ci siamo scelti, per così dire..
        Senza pc per me significava anche senza telefono ( anche se c’è sempre il cell. ).
        Per di più sono sulla dirittura di arrivo col libro: siamo al via. E, senza mail..
        ( Incredibile: il preventivo era stato chiesto ad agosto! Come fare un figlio.. 😉 )

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        • Ciao Amica, chi per un motivo chi per un altro, siamo tutti impegnati e non sempre possiamo essere presenti qui. Ma prima o poi facciamo capolino… e allora… bentornata!

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        • Amica, comprendo perfettamente quanto da te espresso. Fa sempre piacere fare un salto qui a casa di Barbara, anche adesso che è impegnata ad aprire valige e cartoni. Il nostro sembra essere un coro polifonico…forse sarebbe più giusto definirlo il coro dello Zecchino d’Oro considerando che abbiamo lo stesso entusiasmo di quei bimbi. Non sapevo che un preventivo potesse avere i tempi di una gestazione, allora rimaniano in attesa che il piccolo abbia la sua bella copertina affinché sia pronto per essere sfogliato.
          Layla tov

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        • Oh, sì! Celebreremo un bel Battesimo e anche Fabio si unirà alla combriccola anche se non è credente. Vero Fabio? Siamo tutti curiosi di conoscere il nascituro. Per quanto riguarda la partecipazione allo Zecchino d’Oro forse non abbiamo più l’ età… facendo un po’ i conti penso che la nostra età media escludendo Barbara ( media matematica) si aggiri sui 57 anni circa. Fabio la abbassa, naturalmente, ma rimaniamo comunque piuttosto su. Però una cantatina attorno ad un tavolo si può sempre organizzare…

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        • Carla, dipende come decidete di battezzarlo. Se optate per un rito laico a me va benissimo sarò dei vostri altrimenti parteciperò solo al rinfresco. Non era mia intenzione proporci per un festival canoro, almeno io sono stonatissimo, temo che le muse si siano voltate di spalle il giorno in cui son nato in quanto non ho nessuna predisposizione per qualsiasi forma d’arte. Comunque qui qualcuno che abbassa realmente la nostra media è il giovane Samuele.
          Un abbraccio.

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  9. Due note per Silvio.
    Nota 1: quella di re Cristiano di Danimarca che esce con la stella di David è una leggenda. La Danimarca per gli ebrei ha fatto qualcosa di assolutamente straordinario (https://ilblogdibarbara.wordpress.com/2013/09/02/si-puo-fare/), ma quell’episodio non è mai avvenuto.
    Nota 2: è vero che per i musulmani Gesù (Issa) è un profeta da rispettare, ma per loro è un profeta musulmano; se non lo ritenessero musulmano gli sarebbe addirittura vietato rispettarlo quindi il loro rispetto, per i cristiani, è privo del benché minimo valore.

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    • Ehhh, Barbara, la storia del re di Danimarca l’avevo bevuta: troppo bella….. Non sarebbe bastato Yad Vashem…..

      E “Si può fare” anche adesso, anche se il momento “sembra” meno terribile di allora (ma non si sa se, invece, peggiorerà).
      Certo non basta una manifestazione, una tantum, con magliette alla “Je suis Charles”.

      Approvo il finale dell’articolo:

      Nel linguaggio schietto che riassumeva la tragedia – e la speranza – Henderson dichiarò: “I governi alleati sono stati colpevoli di vigliaccheria morale. Il problema di salvare il popolo ebraico d’Europa è stato evitato, sommerso, minimizzato, taciuto, contrastato con tutte le forme disponibili della forza politica… Svezia e Danimarca hanno dimostrato la tragedia dell’indecisione alleata… I danesi e gli svedesi ci hanno indicato la strada… Se questa ha da essere una guerra di civiltà, ebbene, questo è sicuramente il momento di essere civili.”

      Però, per esempio, adesso, con otto milioni di svedesi ci sono un milione e ottocentomila islamici, che sono in continua crescita numerica.

      Su chi si può contare? I finlandesi, o magari i russi?

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  10. Battezzarlo? Vi ringrazio molto dell’attenzione, ma..
    Visto l’ambiente, sarà meglio aspettare che abbia l’età per il Bar Mitzvà ( o Bat.. ).
    Ma non voglio snaturare questo blog: sono, sì, già in travaglio ( = doglie ), ma da stamattina.. chissà quanto ci vorrà. La vedo lunga..
    Parliamo di cose serie, come l’argomento di questo e degli altri post di Barbara!
    Ripasserò.

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  11. Pingback: ISRAELE NOVE (12) | ilblogdibarbara

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