Tu sei un navigatore, sei leggero
sei piccolo, hai un cavo
hai una voce che informa
e parla e parla
porti la gente per le vie della città
e della campagna
vai in autostrada mostrando tutte le uscite
il tuo schermo
spalancato nella notte
trafigge la notte
il tuo tragitto si muove
la tua ventosa di dietro
le tue lucette davanti
la striscetta della mia velocità
sempre in rosso
il tuo campanellino tintinnante
i tuoi colori
i tuoi rumori
cigoli squassi vai vai, vai forte nella notte
gli addii festosi, i pesanti bagagli
squassati nella notte
le vecchie signore squassate nella notte
la polvere delle autostrade d’Italia
Italia nostra, Italia, Italia, Italia.
Grazie navigatore (e grazie Marius)
barbara