Mi ricordo bene le loro reazioni, che poi sono le stesse sempre quando avviene qualche strage di infedeli.
Ero in dei giardinetti con i miei bambini. Una telefonata mi annunciò quello che stava succedendo. Tornai subito a casa per capire, mi sembrava inverosimile il racconto che mi veniva fatto.
E i giornalisti che avevano ripreso il tutto minacciati di morte dal ministro dell’educazione, e tutti i filmati e le foto sequestrati. Ben pochi si sono salvati dalla rapina.
Mi viene ancora un nodo in gola quando vedo le immagini dell’11 settembre.
E il manifesto che hai postato, poi… mi sembra quasi di vederli che sghignazzano tutti contenti… che roba, guarda…
Per quei palestinesi, niente è sacro, nemmeno la vita umana (soprattutto degli infedeli).
Mi viene in mente il direttore di Charlie Hebdo, Stephan Charbonnier, che in un’intervista disse “Preferisco morire in piedi che vivere in ginocchio”.
Uno che diceva così, il senso del sacro ce l’aveva. Era consapevole che c’era qualcosa di più grande per cui vale la pena morire o vivere.
Ed è la Libertà. Quella vera. La Libertà che oggi si sognerebbero quelli della mia generazione, se non fosse stato per quelli che ce l’hanno donata, con le loro lotte, con la loro vita.
E con i nipotini di Allah sarà molto dura difenderci, con quest’aria che tira.
Shabbat Shalom a tutti
Peccato che adesso a Charlie Hebdo abbiano deciso che non vale la pena di crepare per una vignetta e abbiano dichiarato che non prenderanno più in giro l’islam. Che sarebbe anche una cosa sansata se avessero, contemporaneamente, dichiarato che non prenderanno più in giro neanche il cristianesimo e l’ebraismo. Cosa che si sono ben guardati dal fare.
Shabbat shalom a te.
E’ vero. L’avevo appurato anche io, e me ne sono rammaricata.
Tutti quei poveretti che sono morti per mano dei terroristi islamici si rivoltano nelle loro tombe. Compreso Chardonnier.
Ciao Barbara, e spero che cambi in meglio la tua salute. Sarebbe bello.
“Abu” nei nomi significa “padre di”, in questo caso “padre di Ali” – che poi attribuire una paternità a H. è la barzelletta del decimillennio – un nome islamico, comunque. Sicuramente il loro mito e il loro eroe, visto che l’obiettivo primario è comune.
La venerazione di Hitler è fuori discussione, non a caso c’erano le SS islamiche e il gran mufti di Gerusalemme, Haji Amin al Husseini era suo amico personale.
Quello che contestavo era il significato del nome datogli dal mondo arabo.
Che Hitler fosse anche unmusulmano? (quando hitler parlava di religioni sembrava confuso. Secondo me praticava un pò quella, un pò quell’altra religione a seconda di come gli giravano)
L’unica religione che conosceva bene e che praticava era la religione hitleriana. Che fosse musulmano è una delle tante leggende che giravano e girano su di lui, ma direi che si possa tranquillamente escludere.
Beh, sul “buon” magari ci sarebbe qualcosina da ridire, ma indubbiamente ha ricevuto un’educazione cattolica e non si è mai convertito ad altra religione.
Mi ricordo bene le loro reazioni, che poi sono le stesse sempre quando avviene qualche strage di infedeli.
Ero in dei giardinetti con i miei bambini. Una telefonata mi annunciò quello che stava succedendo. Tornai subito a casa per capire, mi sembrava inverosimile il racconto che mi veniva fatto.
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E i giornalisti che avevano ripreso il tutto minacciati di morte dal ministro dell’educazione, e tutti i filmati e le foto sequestrati. Ben pochi si sono salvati dalla rapina.
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Mi viene ancora un nodo in gola quando vedo le immagini dell’11 settembre.
E il manifesto che hai postato, poi… mi sembra quasi di vederli che sghignazzano tutti contenti… che roba, guarda…
Per quei palestinesi, niente è sacro, nemmeno la vita umana (soprattutto degli infedeli).
Mi viene in mente il direttore di Charlie Hebdo, Stephan Charbonnier, che in un’intervista disse “Preferisco morire in piedi che vivere in ginocchio”.
Uno che diceva così, il senso del sacro ce l’aveva. Era consapevole che c’era qualcosa di più grande per cui vale la pena morire o vivere.
Ed è la Libertà. Quella vera. La Libertà che oggi si sognerebbero quelli della mia generazione, se non fosse stato per quelli che ce l’hanno donata, con le loro lotte, con la loro vita.
E con i nipotini di Allah sarà molto dura difenderci, con quest’aria che tira.
Shabbat Shalom a tutti
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Peccato che adesso a Charlie Hebdo abbiano deciso che non vale la pena di crepare per una vignetta e abbiano dichiarato che non prenderanno più in giro l’islam. Che sarebbe anche una cosa sansata se avessero, contemporaneamente, dichiarato che non prenderanno più in giro neanche il cristianesimo e l’ebraismo. Cosa che si sono ben guardati dal fare.
Shabbat shalom a te.
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E’ vero. L’avevo appurato anche io, e me ne sono rammaricata.
Tutti quei poveretti che sono morti per mano dei terroristi islamici si rivoltano nelle loro tombe. Compreso Chardonnier.
Ciao Barbara, e spero che cambi in meglio la tua salute. Sarebbe bello.
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Chi se lo dimentica, il loro festeggiare la morte di tante persone infedeli…ma si parla troppo poco, di questo.
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Parlarne non è utile alla “causa”.
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Che altro ci si può aspettare da gente che venera Hitler come un santo, invocandolo come “Abu Ali” (letteralmente: Papà Hitler)?
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“Abu” nei nomi significa “padre di”, in questo caso “padre di Ali” – che poi attribuire una paternità a H. è la barzelletta del decimillennio – un nome islamico, comunque. Sicuramente il loro mito e il loro eroe, visto che l’obiettivo primario è comune.
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La venerazione di Hitler come “Abu Ali” è riportata anche qui (però non conosco l’arabo, a parte poche parole, e posso solo fidarmi).
http://digilander.libero.it/asdfghj2/dossier/Quando%20hitler%20divenne%20abu%20ali.htm
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La venerazione di Hitler è fuori discussione, non a caso c’erano le SS islamiche e il gran mufti di Gerusalemme, Haji Amin al Husseini era suo amico personale.
Quello che contestavo era il significato del nome datogli dal mondo arabo.
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Che Hitler fosse anche unmusulmano? (quando hitler parlava di religioni sembrava confuso. Secondo me praticava un pò quella, un pò quell’altra religione a seconda di come gli giravano)
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L’unica religione che conosceva bene e che praticava era la religione hitleriana. Che fosse musulmano è una delle tante leggende che giravano e girano su di lui, ma direi che si possa tranquillamente escludere.
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No, era un buon cattolico. Su questo, non c’è dubbio.
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Beh, sul “buon” magari ci sarebbe qualcosina da ridire, ma indubbiamente ha ricevuto un’educazione cattolica e non si è mai convertito ad altra religione.
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Per troppi sono bella gente! Troppo gentilmente… sono gentaccia…merde la prima parola
venuta in mente.Ancora troppo gentile.
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