ADDIO GIORGIO ISRAEL

Ed è anche un addio proprio triste, che settant’anni sono davvero pochini per andarsene. Non sapevo che fosse malato da tempo – anche se non frequentemente, il suo blog veniva comunque aggiornato (l’ultimo post è di due settimane fa). Ho avuto un paio di scontri, con lui, sempre molto civili, e ne ho avuto un fattivo aiuto quando, con Elena Lattes, cercavamo disperatamente un editore disposto a farci tradurre e a pubblicare il libro su Ilan Halimi. Ho a suo tempo recensito un suo libro, e me ne è stato molto riconoscente. Su alcune cose la pensavamo in modo parecchio diverso, ma ci siamo sempre stimati a vicenda. Ed è una perdita davvero grande, non solo per l’ebraismo ma per la cultura tutta.
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barbara

ULTIMISSIME DA SAN COLOMBANO

Ciao amici, alla fine, in extremis,  abbiamo vinto e ci sarà il banchetto di vini Israeliani alla Festa dell’uva di San Colombano al Lambro questa Domenica. Vi prego di informare più persone possibili e pubblicare su tutti i social media invitando tutti a condividere la notizia con tutti i loro contatti e a venire a trovarci per dimostrare solidarietà (e forse nell’occasione comprare ottimi vini Israeliani kasher).
Il banchetto sarà in via Emilio Azzi 77, San Colombano al Lambro, a pochi metri dal castello di Belgioioso [vi sarà all’ingresso il cartello con l’autorizzazione comunale all’occupazione di suolo pubblico, ndb] .
Orari dalle 10.00 alle 17.00.

Eyal Mizrahi

Per info: Eyal Mizrahi 328.4584284

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barbara

E OGGI UN’ALTRA

Oggi pomeriggio sono andata a fare l’ultima infiltrazione
infiltrazioni
– che insomma sì, c’è ben di peggio nella vita e io sono, ahimè, la prima a saperlo, però un bel po’ di male lo fanno anche loro, diciamolo – e quindi è davvero una bella cosa che siano finite. Senza contare che il giorno in cui la faccio poi devo stare a riposo quasi assoluto, che anche se io sono una che non fa praticamente niente, però quando sai che non puoi è proprio la volta che ti viene una gran voglia di portare su in soffitta quella roba – pesantissima! – che per il momento non ti serve, e arrampicarti sulla scala per sistemare quella cosa, e magari andare finalmente in spiaggia a farti una bella nuotatina e insomma, una gran palla. Ma non era di questo che volevo parlare, bensì del fatto che, avendo finito il ciclo, ho anche pagato. E ho pagato ESATTAMENTE LA METÀ di quello che mi costavano a Brunico. Di spendere di meno me lo aspettavo, ma la metà proprio no. Poi prima che uscissi il dottore mi ha detto che lui dopo 20-30 giorni dalla fine della terapia fa una visita di controllo gratuita, per verificare i risultati a distanza.
Ecco: evviva il trasferimento, evviva il cambiamento, evviva il sud (sì lo so, c’è gente che passa di qua che è pronta – non a torto – a spernacchiare sonoramente il “mio” sud, ma per me è proprio sud profondo, praticamente alla periferia di Città del Capo)!

Poi da alcune conoscenze fatte proprio in questi giorni ho saputo di un bravissimo fisioterapista-posturologo a cui penso di rivolgermi dopo il controllo, perché mi risolva gli ultimi residui di disturbi, in modo da rimettermi in sesto proprio per bene e tornare come nuova.

barbara