ULTIMISSIME DA SAN COLOMBANO

Ciao amici, alla fine, in extremis,  abbiamo vinto e ci sarà il banchetto di vini Israeliani alla Festa dell’uva di San Colombano al Lambro questa Domenica. Vi prego di informare più persone possibili e pubblicare su tutti i social media invitando tutti a condividere la notizia con tutti i loro contatti e a venire a trovarci per dimostrare solidarietà (e forse nell’occasione comprare ottimi vini Israeliani kasher).
Il banchetto sarà in via Emilio Azzi 77, San Colombano al Lambro, a pochi metri dal castello di Belgioioso [vi sarà all’ingresso il cartello con l’autorizzazione comunale all’occupazione di suolo pubblico, ndb] .
Orari dalle 10.00 alle 17.00.

Eyal Mizrahi

Per info: Eyal Mizrahi 328.4584284

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barbara

Una risposta

    • Evidentemente ha funzionato la strategia di dimostrargli che se lui si ostina nel no fino in fondo, ha la libertà e il potere di farlo e nessuno glielo potrà impedire, però ci sarà un prezzo da pagare. E nessuno sarà disposto a fare sconti.

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  1. Benissimooooooo! La notizia mi dà gioia.
    Grazie all’ impegno di chi ha gestito il tutto…il Sindaco è andato contro l’ opposizione
    molto cavillosa…e recalcitrante verso l’ ospitata di Israele.Io, sono quasi astemio…ma un
    brindisi lo farei piu’ che volentieri…degustando gli ambedue vini.

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  2. Io proverei a venire, solo per i vini israeliani, che dei carri allegorici faccio a meno. E ovviamente per non darla vinta al cialtrone. Ma non ho capito, guardando su google maps: devo andare a S. Colombano o a Belgioioso? Sono distanti una ventina di kilometri, in effetti.

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    • Credo che la cosa migliore sia telefonare a Eyal: c’è il suo cellulare alla fine del comunicato, chiamalo e fatti spiegare da lui. Visto che non sei proprio lontanissimo, fai bene ad approfittare dell’occasione per fare la tua parte per Israele, dare uno schiaffo in faccia agli antisemiti e gustarti degli ottimi vini (ce ne sono alcuni davvero eccezionali, fra i vini israeliani).

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  3. Ehm Notizia definitiva.
    Anche San Colombano al Lambro è judenrein Stadt.
    Scoprirlo mi è costato 150 x 2 = 300 Km di brutte strade piene di traffico, e 3 euro di ingresso.
    L’autorizzazione è stata negata.
    Appena me l’hanno detto, ho girato i tacchi e me ne sono andato, proprio mentre stavano entrando in paese i carri allegorici.
    Ma è colpa mia: dovevo telefonare, poi ho pensato che tanto Belgioioso è sulla stessa strada, una ventina di Km prima, perciò tanto valeva andarci e, se non era lì, proseguire
    (in effetti c’è un castello a Belgioioso, chiuso, e un castello “dei” Belgioioso, a S. Colombano). Ah, credo che abbiano dovuto togliere tutti i manifesti e locandine, perché non ce n’era neppure una.
    Grrr…

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    • Se non ho capito male, alla fine, secondo l’ accordo raggiunto, lo stand è stato sistemato a San Colombano in un cortile privato in via Azzi al civico 77 non distante dalla caserma dei carabinieri.

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    • Se veramente l’hanno spostato da un’altra parte mi incazzo ancora di più: perché allora non hanno messo nessun cartello, né dato indicazioni a nessuno. Non lo sapeva il vigile a cui l’ho chiesto, non lo sapevano quelli dello stand di una vinicola lombarda, manifesti in giro, con o senza correzione, non ne ho visti.

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      • Nel quotidiano Il Cittadino di Lodi : Accordo raggiunto, lo stand si farà, ma in un cortile privato in via Azzi, non distante dalla caserma dei carabinieri.
        Da IlGiornale : Gli espositori israeliani hanno quindi incontrato un cittadino banino che dapprima ha concesso che lo stand venisse allestito nel portico d’ingresso di casa sua, poi però, non essendo solo sua la proprietà, ha fatto richiesta al comune di poter organizzare come privato uno spazio espositivo di vini di fronte a casa. E così domenica in via Azzi al civico 77 sarà possibile degustare il vino
        kasher.

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    • Sì, è corretto. Adesso però mi devi spiegare come hai fatto a non trovare. Ho parlato appena adesso con Eyal, sono arrivati tutti, ha detto, amici e simpatizzanti, ma tu hai cercato l’indirizzo scritto qui nel comunicato? E’ sulla strada per il castello, una cinquantina di metri prima, e lo stand era proprio sulla strada.

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  4. Caz. Leggo solo ora. Chettedevodì? Non è la prima volta. Vent’anni fa, quando il fisico ancora reggeva, sono andato fino a Capo Nord, che non è in continente ma su un’isola. In moto, in solitaria, diciotto giorni di viaggio, diciotto giorni di pioggia (giugno 1994), con scomodissima moto supersportiva. Arrivo all’una di notte: piazzale deserto, freddo cane, c’era solo un altro solitario svizzero, ci saranno stati tre gradi. Pioggerellina fine che ti entra dappertutto, un vento della madonna. Pago una cosa come ventimila lire, entro, e vedo… UN MUSEO THAILANDESE. Torno indietro, verso le tre sono in albergo e sfoglio il dépliant che mi hanno dato assieme al biglietto: dovevo solo scendere una scala, le cose da vedere e da fare erano tutte sotto terra, con vetrata che dà direttamente sull’artico.
    Vabbé, ora provo a dormire, che ho messo la sveglia alle quattro e mezza (prossima luna rossa nel 2033!).

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