Laassùùù nellee montaagneeee… (1)
Ci siamo innalzati ed elevati (no, non sono sinonimi) molto, in questo viaggio.
Del monte Sodoma, con relativi annessi e connessi su cui per il momento non intendo ritornare, ho già parlato.
Poi siamo stati sul Monte delle Tentazioni, sopra Gerico. Dopo la salita in funivia fino alla base – che uno magari, come a Masada, dice ah che bello che c’è la funivia e ci si risparmia la faticata, e invece no, sceso dall’ovetto ti aspetta, perfida come una cognata, maligna come una suocera, implacabile come una zitella affamata, la più micidiale salita che mente umana possa immaginare e quando sei finalmente arrivato ti arriva, come una schioppettata in mezzo agli occhi, il pensiero che poi devi tornare indietro, e tornando indietro, dopo un numero infinito di rampe, a ogni rampa che finisci dici finalmente ci siamo e poi invece no, ce n’è ancora una e poi ancora una e poi ancora una e poi… Quando è finalmente davvero finita avevo il cuore che mi scoppiava, ma proprio scoppiava davvero, riuscivo a stento a respirare e non riuscivo a recuperare il ritmo, senza contare il famigerato crampo al polpaccio di cui ho già parlato. Vabbè, insomma si arriva, e il posto è quello in cui Gesù si è ritirato quaranta giorni a digiunare e Satana è andato a tentarlo offrendogli tutto quello che stava intorno in cambio dell’adorazione. E vi si possono acquistare – cioè no, non acquistare: si prendono e si lascia un’offerta – frammenti della roccia su cui Gesù si è seduto durante la sua permanenza lassù, vale a dire che è stata toccata dal santo deretano e quindi a sua volta resa sacra (un po’ come il Santo Sepolcro in cui un’infinità di persone, ma soprattutto donne – donne di ogni età, vecchiette col fazzoletto nero stretto sotto il mento e quasi accasciate sulla pietra tombale, floride matrone ripiegate sulla propria pancia, giovani fanciulle in microgonna a pecorina con le chiappe al vento – versano dell’olio sulla pietra in modo da renderlo sacro e poi strofinano degli oggetti sull’olio in modo da rendere sacri anche quelli); reliquie rigorosamente autentiche, che quindi valgono senz’altro la micidiale salita. Poi, volendo, ci sarebbe anche la vista.
Del monte Meron non c’è praticamente niente da raccontare: c’è solo da dire che è la montagna più alta della Galilea, e da qui si gode una splendida vista su tutta la Galilea centrale
con tanto di tavola che indica i luoghi che si stanno vedendo.
Sul monte Carmelo, sopra Haifa, non siamo saliti, ma anche dai suoi piedi si può ammirare lo splendido panorama della città di Haifa, del suo porto e del Tempio Bahai.
Oltre che dell’immancabile Titti, naturalmente.
NOTA: per questo post, così come per quello che seguirà con la seconda parte, mi sono avvalsa dell’aiuto di Carla – che ha fornito anche alcune foto – per riordinare alcuni ricordi che avevo un po’ confusi.
barbara
Meno male che abbiamo queste belle foto – e quelle dei tuoi viaggi precedenti – per gustarci un pezzo della Terra del latte e miele.
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Dai che prima o poi ce la facciamo ad andarci insieme.
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Lo desidero tanto tanto.
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Sarà anche piccolino come paese, ma nelle foto sembra immenso.
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E’ grande come una regione italiana e ha i paesaggi di un continente.
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Questa frase che hai appena messo in risposta a GeertWilders4president…. è bellissima.
“E’ grande come una regione italiana e ha i paesaggi di un continente”
Quanto ti stimo (l’ho detto senza violino).
E’ bellissima! E’ veritiera! E’ una descrizione perfetta.
Mi-sa-tanto-che ti chiederò di prestarmela.
ciao
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Prendila!
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no, ha i paesaggi di almeno due se non tre continenti… dalla costa fino a Gerusalemme Israele è tipicamente mediterraneo, ma poi quando scendi da Gerusalemme verso il mar Morto flora e fauna cambiano e ti trovi in mezzo a piante e farfalle africane (o indiane) come ad es.:
http://www.inaturalist.org/observations/1167392
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Grazie: le precisazioni di un esperto sono sempre particolarmente gradite.
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Vero.
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Se non si vede, si stenterebbe a credere che un simile fazzoletto di terra – il 13% della terra assegnata agli ebrei dalla dichiarazione Balfour e confermata dalla Conferenza di Sanremo e avallata dalla Società delle Nazioni, prima che la Gran Bretagna ne scippasse il 78% per regalarlo all’amico emiro Abdallah e la partizione del ’47 scippasse il 40% del 22% rimasto – possa contenere tanti paesaggi e tanti popoli (alla faccia dell’apartheid!), e tante tradizioni e tanti cibi e tante culture e…
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Posso vedere una cartina di come Israele sarebbe dovuto essere?
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La trovi qui https://ilblogdibarbara.wordpress.com/2014/11/20/ce-apartheid-in-israele-2/, è quella del 1920.
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Sarebbe dovuta essere almeno 4 volte più grande.
E vedevi come diventava anche tutta rigogliosa, la Giordania
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Sette volte e tre quarti, per la precisione. E tutta quella parte di Medio Oriente sarebbe un’unica oasi di pace e di benessere.
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Scusatemi se ho poco tempo, ragazze e care amiche: Barbara, Carla e Vittoria.
Guardo in fretta, troppo per quel che vorrei, leggo in fretta, ma voglio dirvi BRAVE!
Quest’ultimo scambio di battute fra voi mi fa sentire non esclusa, ma partecipe – benché passiva – di un bel dialogo.
Non dimenticate: ci sono anch’io!
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Dai Amica, fatti sentire! Ci mancano le tue perle di ironia e saggezza su questo blog…
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Carla…un pò di pazienza. Adesso và di fretta, poi ritorneremo in un clima più gioioso..
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Marco, non ci possiamo lamentare… il clima gioioso lo garantisci tu con i puntuali aggiornamenti della tua cartella clinica! Esilaranti! Ciao!
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ciao Amica, che bello sentirti.
Ti capisco, come avrai notato, anche io scrivo poco anche se entro nella “casa” di Barbara quasi tutti i giorni.
Un abbraccio
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E’ che la nostra amica ha impegni importanti, come la presentazione del suo libro, per esempio…
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Già, Barbara: grazie.
E’ andata, e andata anche bene, ma adesso sono impantanata in una marea di cose da fare, a cui non riesco a tener dietro.
Non ne uscirò.. ( gesto tragico ) o ne uscirò semidistrutta a livello mentale. Ridete pure.. non posso mettere emoticon, ma la realtà è questa: tragicomica, grottesca.. sono una grossa grassa vecchia casalinga mal riciclata! Sigh..
Anzi: oyoyoy.. oy vey vey
Laila tov a chi passa.
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E cosa dovrei dire io che sono una grossa grassa vecchia professoressa irriciclabile in casalinga?
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Tu NON sei né grossa né grassa, e sei una prof.: io mai stata..
Oyoyoyoyoyoyoy…
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Uffa, sempre a contraddirmi, tu!
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…Sono solo .teneri cinguettii..e non battibecchi!
E’ propio vero…hanno sempre da ridire! I contestatori cronici…cittadini di Palliwoud e associati.. antisemiti..e Antisionisti…non gli è neppure bastato che al popolo ebraico nonostante gli accordi…sul
finale i ” sensali britannici…affaristi ”…hanno grandemente favorito gli arabi ..lasciando ai futuri israeliani uno Stato molto ridotto rispetto ai tempi del passato.
E..nel tempo quante coccole…viziatissimi…i contestatori..terroristici.
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La Gran Bretagna è sempre stata ferocemente antisemita. Non a caso è stata la prima, un seolo prima della Francia e due prima della Spagna, a decretare un’espulsione totale di tutti i propri ebrei.
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