ULTIM’ORA

Ieri sera ho battuto violentemente la testa. Così violentemente che mi sono quasi venute le convulsioni e da allora sono in stato semiconfusionale – in alcuni momenti proprio confusionale del tutto – e sono dovuta restare a letto, buio e silenzio, quasi tutto il giorno. Credo proprio di essermi procurata una mezza commozione cerebrale (purtroppo sono abbastanza esperta in materia). Così potete risparmiarvi la fatica di chiedervi e chiedermi se sono nata così o se sono nata normale e poi ho battuto la testa: non sono nata normale, e poi in più ho anche battuto la testa.
Il mio scalpo, comunque, non lo avrete.

barbara

 

Una risposta

  1. Qui nessuno vuole il tuo scalpo.. solo che tu ti riprenda in fretta per tornare ad inveire contro i troppi – ahimè – normali “comuni nemici”, quelli che il tuo scalpo lo ambiscono più o meno esplicitamente.
    Mica vorrai dargliela vinta..

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    • Vedi zemzem. Aggiungo che è in una posizione totalmente diversa rispetto all’altra abitazione, dove era praticamente impossibile sbatterci addosso, per cui ancora non mi sono abituata a doverci stare attenta. Poi volendo ci sarebbe anche da dire che questo momento non è dei miei migliori e, tra le altre cose, la mia soglia di attenzione è notevolmente calata: nello stesso giorno avevo battuto fortemente la testa anche da un’altra parte, il giorno prima mi ero squarciata un dito, che con la mia difficoltà a coagulare mi ha buttato sangue a rubinetto per una buona decina di minuti e, nonostante il bruciantissimo allume di rocca, la mattina dopo ancora ho trovato il lenzuolo macchiato.
      Poi ieri avrei avuto cose piuttosto urgenti da fare e non sono stata in grado di farle, sicché oggi sono diventate urgentissime e ho dovuto farle per forza anche se sono ancora parecchio stordita.

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  2. Un attimo tranquilla no eh! Certo che per una in stato confusionale ti spieghi alla perfezione. Comunque mi dispiace che tu abbia sprecato una capocciata per uno spigolo, avessi tramortito un antisemita, almeno! Stai buona buona e guarisci presto, baci.

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  3. PIESSE: di tac e risonanze ne ho fatte a carrettate. Quando servivano.
    PIPIESSE: non esistono medicine alternative: esistono cose che guariscono o che permettono di sopravvivere (gli antibiotici guariscono, il cortisone guarisce, l’insulina permette di sopravvivere) e sono medicine, ed esistono cose che non guariscono e non migliorano le condizioni di vita e non permettono di sopravvivere a patologie letali (l’omeopatia non guarisce, l’acqua di Lourdes non guarisce, la pranoterapia non guarisce, i pellegrinaggi a Medjugorje non guariscono, i fiori di Bach non guariscono, la “medicina” olistica non guarisce, la riflessologia non guarisce, il pendolino non guarisce, le medagliette della madonna infilate nella vagina della dottoressa – sì, laureata in medicina – Mereu non guariscono) e non sono medicine, e chi le spaccia per tali è un cialtrone, un ciarlatano, un truffatore, anche se qualcuno le considera persone splendide che si è felici di avere conosciuto e che è doveroso rispettare (quando viene risvegliata la mia carognitudine, sono cazzi acidi per tutti. E c’è chi ha dovuto impararlo).

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      • Più che un sassolino è na masegna, come si dice dalle nostre parti, da una ventina di chili. Che è ostinata un bel po’ e ogni volta che la butto fuori aspetta che mi distragga un attimo per tornare dentro. Fra non molto la prossima puntata.

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    • Sono d’accordo con te per la parte di medicina alternativa che elenchi. Ma (e spero di uscirne tutta di un pezzo…!!) anche se non mi fiderei MAI di “alternativa” per cose serie, so di alcuni casi in cui cibi e bevande possono aiutare: una persona che soffrire di gonfiore alle gambe, ha provato tutte le medicine possibili senza risultato. L’unica cosa che l’ha aiutata e’ stato un infuso di melissa e non so cos’altro, Bevuto tutti i giorni, le ha dato sollievo. Ogni volta che provava a smettere, il problema tornava. Mi e’ capitato di avere mal di testa e farmelo passare con un caffe’ e un paio di cubetti di cioccolata, invece di pastiglie. E simili. Non sempre, ma a volte serve. E da quel che ho capito, anche la medicina ufficiale riconosce il valore del famoso brodo di pollo contro raffreddamenti vari come sostenevano le nostre nonne….

      Del resto, anche se non rientra nella medicina alternativa, anche la fisioterapia di cui ho sperimentato personalmente le ottime capacita’ curative quando fatta da una persona in gamba, (una volta in un quarto d’ora di trattamento mi ha ridato 90 gradi di movimento del braccio) e’ una cura che non comporta nessuna medicina.

      Come stai? Dai post mi sembri stare meglio, ma facci sapere.

      P.S. Il gas al peperoncino e’ finalmente arrivato nei negozi.

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      • Ma le cose che elenchi non hanno niente di “alternativo”: il brodo di pollo contiene – documentatamente – enzimi (diversi da quelli del brodo di manzo) che hanno una funzione specifica nel contrastare il raffreddore, idem per cibi ed erbe, mentre la fisioterapia agisce là dove c’è il problema, niente a che vedere con pranoterapia e stregonerie varie.
        Al momento purtroppo sto malissimo, e ogni giorno peggio, sono costretta a passare la maggior parte del tempo a letto (i post li faccio negli interalli di lucidità e, come puoi constatare, non c’è nessun testo mio a parte qualche riga di commento). Ho anche mandato una mail al mio medico di Brunico, che mi conosce da un quarto di secolo: naturalmente non ha idea di quali possano essere le cause, ma mi ha suggerito una infinita serie di accertamenti diagnostici da fare con la massima urgenza. Poi oggi pomeriggio vado dalla dottoressa e vediamo.
        Bene per il peperoncino.

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        • Alle “stregonerie” non credo neanch’io, siamo d’accordo.
          Mi e’ venuta in mente un’altra “storiella” che mi ha fatto strano. Quando mio figlio maggiore aveva 4 mesi (e lo allettavo ore al giorno) sono finita all’ospedale. Ovviamente ero strapiena di latte che mi dava fastidio, senza possibilita’ di allattarlo. Ho chiesto al personale cosa potevo fare, e la risposta: fatti portare da tuo marito della verza e mettine una foglia per lato.
          Tantissimi auguri di buona e veloce guarigione! Ti aspettiamo tutti di nuovo in forma!

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        • Per mandare via il latte ho sempre sentito fasciare il seno ben stretto e bere il meno possibile (ma il latte poi ti è andato via con le foglie di verza?). La mia fisioterapista mi ha invece suggerito le foglie di cavolo per le infiammazioni.

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        • Alla fine non ho usato le foglie di verza perche’ non volevo mi andasse via, speravo di poter continuare a allattare dopo uscita dall’ospedale (cosa che e’ successa molto parzialmente perche’ alla fine si asciuga anche da solo quando non c’e’ un neonato che succhia). Comunque il sistema della verza mi e’ stato consigliato da infermiere e consulenti per l’allattamento dell’ospedale.
          Le foglie di cavolo per le infiammazioni invece non le avevo mai sentite!

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        • Si toglie la costa dura centrale, poi usando una bottiglia come mattarello (un mattarello di legno ne assorbirebbe l’umidore, che invece deve restare lì) si ammorbidiscono rompendone le piccole venature, poi se ne mettono due tre strati sulla parte interessata (una caviglia che ha preso una storta, per esempio, che è la mia specialità), copri il tutto con qualcosa di non assorbente e infine fasci con una benda elastica e lo tieni per qualche ora.
          Per risolvere il problema del latte che non vuoi far andare via ma che non puoi temporaneamente usare per allattare l’unica soluzione è tirarselo con la pompetta: non riesco a crederci che non ci abbiano pensato.

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        • A tirare via il latte ci abbiamo pensato. Mio marito mi ha preso una pompetta elettrica da Yad Sarah (la conosci? Prestano attrezzatura medica gratis, per esempio stampelle (prese una volta quando mio figlio si e’ fatto male alla caviglia), sedie a rotelle ecc. ecc. Poi se ti va fai un’offerta, se non quando restituisci ti restituiscono la cauzione per intero). La una pompetta elettrica non sono riuscita a usarla, ho fatto il mio meglio senza ma siccome oltretutto stavo male e avevo mali di testa fortissimi (cefalite) non avevo neanche molta forza di fare molto….

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  4. Barbara..ti sono pienamente solidale, .. nelle risposte ..che si collegano perfettamente
    al tuo modo di affrontare ..gli inconvenienti. E posso dirti che mi ci rispecchio.
    Per cui…talvolta sono le stesse mie risposte.
    Ogni tanto un’ infortunio..” che celo spesso”…e certi inconvenienti…” ..che gestisco con grinta..”E se stavo facendo qualcosa…lo portavo a termine…” sono dolente …ma è venuto bene! ….

    ……Per gli scriventi intervenuti in questo articolo…Barbara nonostante il trauma…è pienamente lei .Le risposte date lo dimostrano!

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  5. …..Questo suo..” tuo ” lato è per me molto comprensibile. Fa’ parte della Barbara…della
    quale credo che abbiamo molta stima anche per l’ energia che mette in tutto quello che fà, credendoci fortemente.Porta via molte energie, ma quando c’ è la forte spinta interiore
    queste non si sà bene come si moltiplicano
    Credo inoltre che sappia avvertendo quando le cose devono prese in considerazione
    ….come adesso.

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  6. Barbara…se ci mettiamo in movimento…li metteremo tutti a sedere ! =.Braccio e mente…
    Al lavoro…doppio turno…da sfiancare quello che faceva..solo il suo” collega..”

    Con 2..3 h in piu’…ho fatto il lavoro di 2 persone…e un pò di un’ altro/a

    Sciopero…il medico non si accorse che ero da solo..” tutto ok ”ero con l’ ausiliario..” allora”.
    ….E il giorno dello sciopero delle cucine…” cucinai solo la minestra..che fu’ apprezzata..”
    Il capo…aveva fornito il materiale…e bastò anche per l’ altro reparto…= sulle 60 minestre.

    Inossidabili! Anche se ci ..autotraumatizziamo …la tempra..” tosta” non solo fisica..

    .

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