Qualche settimana fa, in un blog che frequento abitualmente (e in cui abitualmente commentavo; d’ora in poi non so se continuerò a frequentarlo, sicuramente non vi compariranno mai più miei commenti), in un post sulle discusse affermazioni di Netanyahu qualcuno aveva sollevato la questione di possibili contatti fra regime nazista e sionisti, citando gli studi di un certo autore; il titolare del blog ha categoricamente negato che sia mai esistito niente del genere. Poiché so che quanto affermato dal Signor Titolare è falso, ritenendo che la sua affermazione fosse dovuta a ignoranza – si tratta di un episodio molto poco noto, in effetti – sono intervenuta per esporre quanto avvenuto, cioè questo. Nel 1934, ossia all’inizio del regime nazista, vi sono stati effettivamente contatti fra autorità del regime e dirigenti del movimento sionista: ai nazisti interessava liberarsi in qualunque modo degli ebrei, ai sionisti interessava portare il maggior numero possibile di ebrei in Palestina: vi era quindi una convergenza di interessi e, realisticamente, le due parti hanno optato per un’utile collaborazione. A tale scopo era stato effettuato anche un viaggio congiunto per studiare sul campo la realizzazione del progetto (N.B.: è esattamente qui che si inserisce l’intervento del Gran Mufti riportato da Netanyahu – che ha pasticciato di brutto con le date, ma non con il merito della questione -, il quale, in un momento in cui Hitler era fermamente deciso a liberarsi degli ebrei ma non ne aveva ancora pianificato la totale eliminazione fisica, gli suggerisce di liberarsene sterminandoli per impedire il loro trasferimento nel territorio del Mandato Britannico, dove peraltro il suddetto Gran Mufti aveva già scatenato numerose stragi in grande stile). Quando, poco tempo dopo, l’antisemitismo di regime si è fatto più aggressivo, questi contatti sono diventati estremamente imbarazzanti per entrambe le parti, che hanno fatto di tutto per cancellarne ogni traccia, e infatti ne sono rimaste molto poche, così come sono rimaste in circolazione pochissime copie della medaglia commemorativa coniata in occasione del viaggio, cioè questa (cliccare e poi ricliccare per ingrandire e leggere la didascalia):
Il mio commento è stato lasciato per settimane in moderazione, e infine cestinato. E così, visto che queste INFORMAZIONI DOCUMENTATE mi sono state censurate in casa d’altri, mi auto-dis-censuro da sola e le pubblico in casa mia (a qualcuno, evidentemente, la verità fa paura. A me no, anche se so benissimo che i soliti noti – leggi i soliti coglioni – si precipiteranno a strumentalizzarla).
barbara
È che a noi le bugie non piacciono, da qualunque parte provengano.
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Non sono mica sicura di avere capito a chi e a che cosa ti riferisci, sai…
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Non ci piace che vengano coperti fatti scomodi. Hai fatto bene a pubblicare qui quello che ti hanno censurato altrove.
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Ah, ok, allora ci siamo. Che poi, se vogliamo, scomodi fino a che punto non so: è davvero così disdicevole un patto col diavolo quando sono in gioco delle vite umane? E quando, oltretutto, per salvare quelle vite non c’è bisogno di dare niente in cambio perché già nel fatto in sé il diavolo ha il suo tornaconto?
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Se l’ipotetica sopravvivenza di tanti richiede un patto col male in persona non è secondo disdicevole.
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“Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”.
[G. Orwell, 1984]
e poi si lagnano del grande fratello… o forse che non è il loro grande fratello…
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Dici che ognuno ha il proprio Grande Fratello personale?
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Temo proprio di sì. 😦
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Last but not.. vorrà dire qualcosa che il nome e cognome dell’ufficiale della Federazione Sionista, nella didascalia, sono scritti con l’iniziale minuscola?
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Sai che non ci avevo mica fatto caso? Questo comunque dipende da chi ha fatto la didascalia (tra le foto presenti in rete ho scelto questa perché era la più nitida, ma non dirò neanche sotto tortura da chi l’ho presa).
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Beh, anche quel “tedeschi” fra virgolette è notevole; hai preso l’immagine da qualche sito negazionista?
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Anche a questo non avevo fatto caso (sono proprio rincoglionita di brutto!). Evidentemente “ebrei tedeschi” è una contraddizione in termini, come se dicessi merda profumata, ritardato intelligente, tatuaggio bello eccetera, e quindi va doverosamente messo fra virgolette: loro si definiscono ebrei tedeschi, ma quando mai un ebreo potrà arrogarsi il diritto di chiamarsi tedesco! Quanto alla provenienza, si fa ma non si dice.
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la provenienza è ***
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Naturalmente. Ma non faccio pubblicità ai letamai.
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La tua per me credo è pura questione di dignità. Cosa che avverto anche io alla quale posso
aggiungere un certo orgoglio per quello che trovo giusto, al quale vi sono giunto maturando il mio pensiero cercando risposte reali.
In certi momenti mi sono autocensurato ma senza venire meno alle mie idee.
A volte ho letto qualcosa, blog compresi, ma dopo un pò ho capito dove portava il loro
agire,il pensiero sia per ignoranza…che malafede.
Cosi..con un vaia…vaia. Una cliccata e via da quella pagina..e. Tanto sarebbe stato quasi
inutile l’ esposizione di quello che pensavo e per di piu’ documentato, Questo non rientrava nelle loro…ideologie.Bugie e falsità per me sono intolleranti.
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L’importante è non deviare dalla propria linea.
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OK ! Vero…e non è da vermi.
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… gran blog, gran post, felice di essermi iscritto … per concordare basta leggere “La Banalità del Male” della Arendt che non sarà la bibbia ma ne parla in modo sufficientemente accurato …
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Grazie (anche se non sono esattamente un’estimatrice della Arendt e delle sue teorie…)
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Urca! Citazione infelice…
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Vabbè, non sempre ci si azzecca al primo colpo.
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Mi pare di aver letto qualcosa del genere in “La Banda Stern” di Luca Enoch e Claudio Stassi
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Non lo conosco, ma è una cosa del tutto diversa. Stern è stato il fondatore e capo di una banda terroristica, che non ha mai raggiunto grandi dimensioni e che non ha mai avuto l’appoggio della popolazione ebraica, né dei dirigenti sionisti. I suoi tentativi di contattare le autorità naziste per contrattare la salvezza di un po’ di ebrei, avvenuti peraltro molto più tardi, sono state iniziative personali: anche se i nazisti avessero accettato, dubito fortemente che ne sarebbe scaturito qualcosa di concreto, dal momento che lui non aveva autorità altro che sulla sua banda.
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