E A PROPOSITO DI LEGITTIMA DIFESA

(post assolutamente fuori tempo massimo, ma altre urgenze premevano in questi ultimi tempi)

In taxi dalla stazione all’albergo; la radio sintonizzata su uno di quel programmi in cui c’è della gente che blatera (il nome inglese mi rifiuto di dirlo e di scriverlo). In studio Salvini, di cui fino a quel momento conoscevo unicamente il nome e le contumelie che da ogni parte gli vengono scaraventate addosso; tema: l’episodio del pensionato che ha ucciso il ladro che gli era entrato in casa. Salvini non mi è sembrato rifulgere di sapienza, devo dire (rispondere “mio figlio ha detto che Valentino Rossi ha torto” – o il contrario, non mi ricordo, anche perché non ho la minima idea di che cosa abbia fatto V. R. – non è il massimo come argomentazione), ma in confronto al conduttore appariva di una brillantezza che ti ci potevi specchiare. Cioè, ditemi voi, cosa dovrei pensare di uno che per una mezza dozzina di volte ripete: “Ma la famiglia del ragazzo ha detto che la vita vale di più dei soldi”? Cioè, stiamo cercando di stabilire se il pensionato si sia comportato in maniera lecita o no, e tu mi porti come argomento le dichiarazioni dei parenti del ladro?! Ma per piacere! E quando Salvini dice: “Per il morto una prece, ma non credo di dovergli niente di più” quello salta su indignato: “Ah! Neanche una prece è disposto a concedere al morto!!” e direi che il Cottolengo dovrebbe essere il posto adatto a questo signore. E vabbè. Ciò su cui vorrei soffermarmi però è la questione: valgono più i soldi o una vita umana? A me, sinceramente, posta così pare una grandissima cazzata. Perché se io entro in gioielleria, tiro fuori la pistola e dico dammi tutti i soldi e tutti i gioielli o ti ammazzo, e il gioielliere che ha una pistola mi fa fuori, sui due piatti della bilancia non ci sono la mia vita e i suoi gioielli: quei gioielli e quei soldi sono ciò che serve a mantenere in vita la famiglia del gioielliere, quindi ciò che realmente sta su quei due piatti sono la vita di una persona criminale e le vite di una famiglia per bene. E allora, se proprio si viene messi in condizione di dover scegliere, possiamo davvero avere dubbi su che cosa valga di più?
Poi, oltretutto, succede addirittura che la vittima venga incriminata perfino quando non usa le armi.
E poi magari leggiti qualche utile considerazione qui.

barbara

Una risposta

  1. In riferimento al primo link che hai messo, quando avevo il negozio di abbigliamento trovai nel magazzino uno zingaro, non mi ero accorta del suo ingresso. Non l’ho fatto uscire fino a che non mi ha fatto vedere di non essersi nascosto refurtiva in nessun posto. È arrivato a tirarsi giù le brache visto che non sopportava più la mia mancanza di fiducia nei suoi confronti. A quel punto l’ho fatto uscire.

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  2. La domanda “vale più la vita umana o i soldi” è un falso dilemma, o meglio è improprio mettersela in queste situazioni, perché in realtà non si parla di una esecuzione capitale a sangue freddo di un ladro ma di un “incidente”. In quelle situazioni si ignora come una persona possa reagire o se sia armata. In quelle situazioni, come nella difesa personale, l’imperativo è mettere fuori combattimento l’avversario prima che lui faccia a noi la stessa cosa. Trovi un ladro in casa, come puoi sapere se è armato? come intende reagire? Non lo puoi sapere, e, la differenza fra un processo o un funerale spesso è questione di secondi.
    E’ la stessa questione del ragazzo morto per aver forzato il posto di blocco, lo sparo è partito durante le fasi concitate dell’inseguimento quando il carabiniere non sapeva chi aveva davanti e come avrebbe potuto reagire per evitare l’arresto. Non si parla di un ragazzo arrestato, processato e fucilato “per aver forzato un posto di blocco”.
    Giudicare con il senno del poi è facile, ma non è giusto.

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    • Diciamo pure che è una domanda senza senso. Tu senti un rumore di notte, vai a vedere, ti trovi uno in casa che, nella semioscurità ti punta “qualcosa” addosso. In casa ci sono tua moglie e i tuoi figli. Cosa fai, gli chiedi se quella è una pistola, se è carica, se ha la sicura, se ha intenzione di usarla, e dopo avere chiarito tutto decidi, con calma, se sparargli o no?

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  3. Se sono un gioielliere intelligente e avveduto, ho una buona assicurazione che mi copre dai danni di eventuali furti e rapine(oltre a un buon impianto anti-furto e videosorveglianza per minimizzare il rischio) e quindi posso permettermi il lusso di non avere una pistola, o comunque evitare scontri a fuoco(che comunque comportano un certo rischio, se i ladri hanno armi da fuoco vere, in un eventuale conflitto a fuoco rischia di lasciarci la pelle anche l’onesto commerciante)

    Insomma io tra la pistola e l’assicurazione, preferirei la seconda per un motivo puramente egoista; della vita del ladro me ne frega meno di niente, ma essendo consapevole che nel caso in cui tirassi fuori la pistola metterei a serio rischio la mia vita(anche se imparassi a maneggiare la pistola alla perfezione, non si sa mai come potrebbe andare a finire, potrei andare in panico e mancare il bersaglio, potrei trovarmi davanti un pistolero molto più veloce e “freddo” di me ecc..), meglio sacrificare una parte dei miei guadagni in sistemi di sicurezza passiva(allarmi, videocamere ecc..) e assicurazione, piuttosto che rischiare la pelle.
    Sono vigliacco e fifone? vigliacco può darsi, fifone sicuramente(ho paura pure di andare in bicicletta in mezzo al traffico, figuriamoci delle sparatorie) ma chi sceglie di fare il pistolero, piuttosto che pagarsi una buona assicurazione, pecca di avidità, cioè da più valore ai soldi che alla vita propria(e dei propri cari)

    Guardando le cose in una prospettiva più ampia, potrei portare l’esempio della ” Stand-your-ground law”(praticamente una licenza di uccidere chiunque si introduca illegittimamente nella proprietà, casa e terreno, di qualcun altro). Da quando è stata introdotta in alcuni stati americani, sono aumentati gli omicidi, non solo quelli dei ladri uccisi per difesa, ma soprattutto vittime di furto uccise dai ladri.
    Questo dovrebbe farci riflettere sulle conseguenze di una legge come quella che vorrebbe Salvini, i delinquenti hanno sempre qualche scrupolo in meno(e qualche arma in più) delle persone oneste. Se sanno che puoi ucciderli per difenderti, ti sparano per primi!

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    • Naturalmente se non sei assolutamente sicuro di essere più veloce del tuo avversario e di centrarlo al primo colpo, la pistola è più pericoloso averla che non averla. Ma il punto in questione è l’assurdità del paragone proposto (la vita del ladro vale più dei miei soldi): se tu ti introduci di notte in casa mia, qualunque cosa ti accada sei tu che te la sei voluta.

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      • “se tu ti introduci di notte in casa mia, qualunque cosa ti accada sei tu che te la sei voluta.”
        In linea di massima sono d’accordo, ma poi come dicevo bisogna anche valutare le leggi sulla legittima difesa in una prospettiva più ampia, cercando di prevedere anche le conseguenze a lungo termine.
        Se ti concedessi la “licenza di uccidere” chiunque ti entri in casa per derubarti, poi è molto probabile che i ladri si doterebbero di armi più potenti e inaccessibili agli onesti cittadini (tipo fucili da guerra) e prenderebbero l’abitudine di sparare per primi!
        Invece di creare un deterrente per i ladri, potrebbero soltanto aumentare i morti.
        Il miglior deterrente per i ladri, sarebbe semplicemente fargli scontare le pene per intero, senza tutti gli sconti che vengono praticati attualmente!

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        • Stai facendo un pasticcio di cose che non hanno niente a che vedere l’una con l’altra. Secondo te se vengo svegliata da un rumore di notte e mi trovo davanti un ladro che mi punta addosso qualcosa io dovrei mettermi a valutare le leggi sulla legittima difesa in una prospettiva più ampia cercando di prevedere le conseguenze a lungo termine? Dovrei dirgli aspetta che vado a organizzare pene da scontare per intero? Ti invito ad andare a leggere il secondo link che ho messo, che forse riuscirà a fare un po’ di ordine nella confusione che a quanto pare hai in testa (o hai soltanto ripreso la vecchia abitudine di arrampicarti sugli specchi per dimostrare di essere capace di dire qualcosa di più originale di quanto scritto nel post?)

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        • “Secondo te se vengo svegliata da un rumore di notte e mi trovo davanti un ladro che mi punta addosso qualcosa io dovrei mettermi a valutare le leggi sulla legittima difesa in una prospettiva più ampia cercando di prevedere le conseguenze a lungo termine? ”

          Ma è ovvio che non è la persona che si trova coinvolta nel fatto che dovrebbe “valutare le leggi in una prospettiva più ampia”, ma semmai quelli che vorrebbero cambiare l’attuale legislazione, concedendo “licenza di uccidere” chiunque commetta una violazione di domicilio!

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        • Quello che ritieni più opportuno in quel momento(io non lo so cosa farei, non avendo armi e non avendo il fisico per mettermi a combattere, probabilmente nulla, al massimo tenterei la fuga), anche sparargli e ucciderlo se sei armata.
          Poi se per il magistrato di turno hai oltrepassato i limiti di legge, vorrà dire che dovrai sorbirti uno sgradevole processo, ma l’importante è che ne esci viva che senza danni irreversibili!

          Togliere quei limiti alla legittima difesa che ci sono ora secondo me è sbagliato per il motivo che ho cercato di spiegarti prima, e cioè perché sul lungo termine potrebbe indurre i ladri a girare più armati e sparare per primi.

          Premesso che gli americani in quanto a uso e culto delle armi non sono paragonabili agli italiani, avevo letto che in quegli stati USA in cui il diritto alla difesa armata è praticamente illimitato, ci sono molti più omicidi (sia di ladri che di vittime) legati ai furti in appartamento, rispetto a quegli stati in cui sussistono dei limiti, e questo dovrebbe fare almeno un po’ riflettere(non le vittime di furti che reagiscono, ma chi vorrebbe cambiare leggi)

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        • Più omicidi in cifre assolute (il che mi pare ovvio, essendo il sestuplo di noi) o relative? Poiché sono molto poco propensa a crederci, hai qualche fonte? Sai, anche per il proibizionismo la leggenda narra che l’alcolismo fosse enormemente più diffuso, mentre la verità è che con l’introduzione della legge si è ridotto a meno della metà, ed è tornato ai valori precedenti quando la legge è stata abrogata.

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        • Se ti entra un ladro in casa sei ilbera di sparargli o di spaccargli una spranga in testa, nessun giudice con un minimo di sale in zucca ti dirà qualcosa.
          L’importante è che non incominci a sparare se il ladro è scappato ed è ormai ad una distanza pari a due campi da calcio (questa era la distanza fra chi ha sparato il primo colpo e i ladri nel caso di cui parla Salvini) o più semplicemente è ormai fuggito e non c’è ragionevole pericolo per la tua incolumità fisica.
          Altrimenti si passa all’eccesso di legittima difesa, se poi dopo aver sparato alla distanza di due campi da calcio ed averli tramortiti a terra anzichè fare tre metri per prendere il telefono e chiamare la poliziai ti fai tutti e duecento i metri e gli scarichi mezzo caricatore a testa addosso (mancando di un pelo il cervello ma solo perchè il tizio ha spostato all’ltimo secondo la testa) allora ti becchi una condanna per omicidio colposo (non doloso).

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        • Per i due campi di calcio devo chiamare un geometra o posso fare a occhio? Quanto all’eccesso di legittima difesa mi sembra una contraddizione in termini: se è legittima, vuol dire che è nella giusta misura, se è eccessiva non è più legittima. A parte questo, perché non dovrei avere il diritto di difendere, oltre alla mia vita, anche alla mia proprietà? Se il ladro sta scappando con le mie cose, perché non dovrei avere il diritto di tentare di recuperarle?

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        • Embè se non ti porti nemmeno un righellone lungo cento metri sarà pure colpa tua, no??
          Più seriamente, la mia risposta alle tue ultime due domande è che quando lo si è permesso sono nati casi come quello di una guardia giurata che invocò la legittima difesa dopo aver ucciso un ladro disarmato che in un supermercato aveva rubato un vasetto di marmellata.
          A questo proposito mi sono accorto che una (non) condanna del genere è ben accetta da molte persone che probabilmente giustificherebbero omicidi anche per molto meno e che il discorso sulla sicurezza non sopisce mai perché se accetto la possibilità di uccidere dei ladri in fuga (e quindi inoffensivi per la mia persona) arriverebbe qualcuno pronto a chiedersi perché non è lecito uccidere il ladro che il giorno prima mi ha rubato i risparmi di una vita mentre ero in vacanza poi qualcun altro che si chiederebbe a questo punto com’è possibile che in uno stato di diritto si possa giustiziare lecitamente un ladro che il giorno prima mi ha rubato in casa ma non il maniaco che ha toccato il sedere a mia sorella tre giorni fa. A quel punto qualcun altro si chiederebbe ancora perché se è legittimo uccidere in tutti questi casi non mi è possibile uccidere legittimamente perché chissà cosa ha fatto quella persona lì. In buona sostanza si vuole evitare il farwest dell’autotutela.
          Questa sorta di “dibattito” nasce secondo me a causa di due fraintendimenti: nessuno sottolinea la differenza che c’è fra una persona che entra ed aggredisce ed un’altra che non aggredisce perché ormai in fuga. Se un ladro è entrato in casa tua e ti sta aggredendo puoi difenderti come vuoi limitatamente alla neutralizzazione della sua offesa (quindi lo si può anche uccidere), se ormai è in via di fuga anziché sparargli da lontano (e poi vorrei capire la differenza che c’è fra una persona che è scappata da dieci secondi ed una che è scappata da dieci ore. Se ho delle telecamere in casa e riconosco il tipo e so dove con ogni probabilità tiene le cose allora dovrei poterlo uccidere?) devi rivolgerti allo Stato.
          Un secondo errore è il ragionare in termini assoluti (contrapposizione rigida vita/patrimonio), quando lo si fa, come ha fatto l’Ue (che ha dettato regole che poi infatti non sono state seguite da nessuno stato europeo. Anche l’Italia è stata condanna per aver detto una legge… troppo severa!), si canna al 100% ed è un errore che fa sia chi dice che la vita non può mai valere meno del mio patrimonio ma anche chi dice che se qualcuno entri nella mia proprietà io posso ucciderlo a prescindere da tutto. Se affermo che è giusto difendere il mio patrimonio contro qualsiasi aggressione accetto il caso della guardia giurata tedesca, se dico l’esatto opposto considero criminale il pensionato che uccide per paura p perchè il ladro che gli ha rapinato i risparmi di una vita.
          Diverso sarebbe il discorso se anziché condannare in maniera così netta l’intera scelta del nostro paese si guardasse a singoli casi concreti: ad esempio trovo ingiusto non considerare come legittima difesa l’omicidio compiuto per paura o per autotutela di una parte così cospicua del proprio patrimonio da giustificare anche la vita altrui.

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  4. La fonte a cui mi riferisco è questa: http://www.nber.org/papers/w18187

    Però sinceramente non sono andato ad approfondire i dati da cui hanno tratto queste conclusioni, si sa che la statistica si può anche manipolare a fini propagandistici, quindi è possibile che uno studio del genere sia falsato dalle convinzioni degli autori.

    D’altra parte, al di la delle statistiche, mi pare anche logico che se i ladri vedono che i propri “colleghi” vengono sparati più spesso, possono reagire in 2 modi: o smettono di rubare, o prendono delle contromisure(tipo selezionare vittime disarmate, oppure usare armi più potenti, e cercare di ammazzare le vittime dei furti prima che queste abbiano la possibilità di reagire)…e mi sembra poco plausibile che la maggioranza dei ladri smettano di rubare. Solitamente il lupo perde il pelo, ma non il vizio!

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    • Al pdf ho dato solo una scorsa veloce (al momento sto troppo male per poter affrontare un testo di 55 pagine); l’articolo parla solo di aumento di morti: non dice che fra questi ci siano anche i derubati/rapinati. E se l’aumento riguarda solo i ladri non mi sembra affattoun cattivo risultato.

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