Hai provato a passare il mouse sull’icona dell’altoparlante per vedere se esce la striscetta rossa per indicare che è attivato? A volte si disattiva da solo, senza che se ne capisca il motivo.
Con le stesse mosse..oggi ok|
Come sai sono di lacrima facile…la musica…le parole..e le immagini La gioia e la tristezza si fondono per qualcosa di grande.
La cosa migliore sarebbe guardarlo, si trova completo anche su YT. Comunque lui era il direttore dell’orchestra del Bolscioi (pron: Balscioi); quando gli hanno ordinato di licenziare i musicisti ebrei lui si è rifiutato, così hanno licenziato anche lui e gli hanno dato un posto come uomo delle pulizie sempre lì. Un giorno intercetta un fax da Parigi con la proposta di tenere un concerto lì e lui decide di tentare il colpaccio, raccoglie su tutti i suoi vecchi musicisti che si guadagnano stentatamente da vivere con lavori modesti o lavoretti saltuari per sostituirsi alla vera orchestra del Bolscioi, che non sa niente dell’invito.
Con piacere.
Non ero allora molto favorevole all’idea di dover scrivere una tesina perché mi sembrava abbastanza proibitivo affrontare in maniera coerente la stesura di un saggio capace di toccare idee di filosofia, storia, letteratura, fisica, chimica, astronomia, letteratura inglese etc. e prima di vedere il film non è che avessi un’idea molto precisa sul da farsi anche perché i professori non è che mi seguissero molto, anzi. Sapevo però che volevo scrivere qualcosa che in un certo senso avesse a che fare con gli scacchi anche in senso molto lato.
La scena che hai postato mi ha portato alla mente la bellezza dell’armonia e dell’equilibrio (ma anche in certi casi del suo opposto, il caos), appena il film è finito e mi sono alzato, la prima cosa che ho detto alla persona che era lì con me fu proprio di sapere su cosa avrei fatto la mia tesina.
Sono partito dall’analisi del film, ho sviluppato la teoria del suono in fisica e la c.d. musica delle sfere, un concetto filosofico che lega filosofia, astronomia e matematica. Ho fatto poi riferimento alla filosofia di Nietzsche (alla nascita della tragedia, all’apollineo e al dionisiaco) e in Storia alla caduta del muro di Berlino (analizzando un altro film che ho guardato con molto piacere, Good bye, Lenin e alcuni brani dei Diari Berlinesi di Darnton). Da qualche parte ho incollato una poesia sulla natura di Hölderlin and that’s all.
Forse avrei potuto fare di meglio ma secondo me qualsiasi collegamento sarebbe stato abbastanza tirato per i capelli, sarebbe molto meglio accettare tacitamente di farla su di una materia sola.
Il mio anno fu il primo con la commissione composta per metà da esterni ma all’atto pratico non cambiò nulla (fra le diverse scuole vige il principio cane non morde cane), alla fine presi più o meno quello che dovevo prendere fatte le dovute proporzioni col lavoro di altri. In alcune classi ci fu una vagonata di centisti, da me “solo” due perché avevamo dei professori un po’ più rigidi.
Ps: Il film lo devo riguare, oggi fsono attratto da tutt’altro!
Anche alle medie fanno queste specie di tesine con un argomento che deve coprire il più ampio ventaglio di materie possibile, e davvero è raro che venga fuori un lavoro armonioso e non tirato per i capelli. Penso che ci avrai lavorato parecchio per metterci dentro tutta quella roba, comunque. Quanto alla commissione, quando l’ho fatto io c’era un unico commissario interno, e gli altri venivano tutti da fuori, e fino a due anni prima si portavano tutte le materie, scritte e orali, con il programma di tutti gli anni di liceo: una roba da incubo (secondo alcuni studi, di quell’incubo sarebbe possibile trovare le tracce a livello cerebrale, tanto profondamente ha lasciato il segno).
Com’ è forte e piena di sentimenti la scena..nella gelida Siberia..nel campo di lavoro ..
dove la moglie..musicista dedica al marito un brano..non ha fra le mani il suo violino, ma
con la mente muove le dita con lo scorrere delle note della sinfonia.
.
Credo fosse il 1982…lei morirà..e dopo 6 mesi il marito la seguirà..Credo si possa morire
d’ amore…
Non è poi cosi lontano..l”82..esistevano ancora i campi di lavoro..sulla stessa linea ..dei
campi di concentramento.E credo che esistano ancora…in altri Paesi..
L’epoca della deportazione non è detta, e neanche la durata, dice solo che lei muore nell’81 e lui sei mesi dopo. Quindi evidentemente sotto Brežnev (66-82. Ho googlato, naturalmente)
L’adoro codesto film! E’ uno di quelli che non ti stancheresti mai di rivedere, vuoi perchè la musica è immortale, vuoi perchè il film è perfetto. Grazie Barbara di avermelo riportato in superfice del mio mare quotidiano! 🙂
Pensa solo a quella scena in cui si alternano lei in sala, sua madre in sala e sua madre in Siberia; e le facce, quando lei inizia a suonare, di quelli che hanno conosciuto sua madre (un altro è Nuovo Cinema Paradiso).
Uffa! Non mi funziona l’ audio. Ieri OK.
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Hai provato a passare il mouse sull’icona dell’altoparlante per vedere se esce la striscetta rossa per indicare che è attivato? A volte si disattiva da solo, senza che se ne capisca il motivo.
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Niente server, eh? E questo cos’è?
[Grazie]
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[Prego]
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Con le stesse mosse..oggi ok|
Come sai sono di lacrima facile…la musica…le parole..e le immagini La gioia e la tristezza si fondono per qualcosa di grande.
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Bene, sono contenta.
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Ma che meraviglia! Mi dai qualche notizia in più?
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La cosa migliore sarebbe guardarlo, si trova completo anche su YT. Comunque lui era il direttore dell’orchestra del Bolscioi (pron: Balscioi); quando gli hanno ordinato di licenziare i musicisti ebrei lui si è rifiutato, così hanno licenziato anche lui e gli hanno dato un posto come uomo delle pulizie sempre lì. Un giorno intercetta un fax da Parigi con la proposta di tenere un concerto lì e lui decide di tentare il colpaccio, raccoglie su tutti i suoi vecchi musicisti che si guadagnano stentatamente da vivere con lavori modesti o lavoretti saltuari per sostituirsi alla vera orchestra del Bolscioi, che non sa niente dell’invito.
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Scrissi la mia tesina liceale prendendo spunto da questa pellicola (uscito nel 2010 se non sbaglio), proprio un bel film.
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Me la racconti?
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Con piacere.
Non ero allora molto favorevole all’idea di dover scrivere una tesina perché mi sembrava abbastanza proibitivo affrontare in maniera coerente la stesura di un saggio capace di toccare idee di filosofia, storia, letteratura, fisica, chimica, astronomia, letteratura inglese etc. e prima di vedere il film non è che avessi un’idea molto precisa sul da farsi anche perché i professori non è che mi seguissero molto, anzi. Sapevo però che volevo scrivere qualcosa che in un certo senso avesse a che fare con gli scacchi anche in senso molto lato.
La scena che hai postato mi ha portato alla mente la bellezza dell’armonia e dell’equilibrio (ma anche in certi casi del suo opposto, il caos), appena il film è finito e mi sono alzato, la prima cosa che ho detto alla persona che era lì con me fu proprio di sapere su cosa avrei fatto la mia tesina.
Sono partito dall’analisi del film, ho sviluppato la teoria del suono in fisica e la c.d. musica delle sfere, un concetto filosofico che lega filosofia, astronomia e matematica. Ho fatto poi riferimento alla filosofia di Nietzsche (alla nascita della tragedia, all’apollineo e al dionisiaco) e in Storia alla caduta del muro di Berlino (analizzando un altro film che ho guardato con molto piacere, Good bye, Lenin e alcuni brani dei Diari Berlinesi di Darnton). Da qualche parte ho incollato una poesia sulla natura di Hölderlin and that’s all.
Forse avrei potuto fare di meglio ma secondo me qualsiasi collegamento sarebbe stato abbastanza tirato per i capelli, sarebbe molto meglio accettare tacitamente di farla su di una materia sola.
Il mio anno fu il primo con la commissione composta per metà da esterni ma all’atto pratico non cambiò nulla (fra le diverse scuole vige il principio cane non morde cane), alla fine presi più o meno quello che dovevo prendere fatte le dovute proporzioni col lavoro di altri. In alcune classi ci fu una vagonata di centisti, da me “solo” due perché avevamo dei professori un po’ più rigidi.
Ps: Il film lo devo riguare, oggi fsono attratto da tutt’altro!
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Anche alle medie fanno queste specie di tesine con un argomento che deve coprire il più ampio ventaglio di materie possibile, e davvero è raro che venga fuori un lavoro armonioso e non tirato per i capelli. Penso che ci avrai lavorato parecchio per metterci dentro tutta quella roba, comunque. Quanto alla commissione, quando l’ho fatto io c’era un unico commissario interno, e gli altri venivano tutti da fuori, e fino a due anni prima si portavano tutte le materie, scritte e orali, con il programma di tutti gli anni di liceo: una roba da incubo (secondo alcuni studi, di quell’incubo sarebbe possibile trovare le tracce a livello cerebrale, tanto profondamente ha lasciato il segno).
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Di che film so tratta?
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Il concerto!
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Che scema! (Io, ovviamente) non ci ero proprio arrivata!
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Sul PC..si trovano varie notizie a riguardo. Regista compreso!
Film come questo…da non perdere.
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Com’ è forte e piena di sentimenti la scena..nella gelida Siberia..nel campo di lavoro ..
dove la moglie..musicista dedica al marito un brano..non ha fra le mani il suo violino, ma
con la mente muove le dita con lo scorrere delle note della sinfonia.
.
Credo fosse il 1982…lei morirà..e dopo 6 mesi il marito la seguirà..Credo si possa morire
d’ amore…
Non è poi cosi lontano..l”82..esistevano ancora i campi di lavoro..sulla stessa linea ..dei
campi di concentramento.E credo che esistano ancora…in altri Paesi..
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L’epoca della deportazione non è detta, e neanche la durata, dice solo che lei muore nell’81 e lui sei mesi dopo. Quindi evidentemente sotto Brežnev (66-82. Ho googlato, naturalmente)
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L’adoro codesto film! E’ uno di quelli che non ti stancheresti mai di rivedere, vuoi perchè la musica è immortale, vuoi perchè il film è perfetto. Grazie Barbara di avermelo riportato in superfice del mio mare quotidiano! 🙂
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Pensa solo a quella scena in cui si alternano lei in sala, sua madre in sala e sua madre in Siberia; e le facce, quando lei inizia a suonare, di quelli che hanno conosciuto sua madre (un altro è Nuovo Cinema Paradiso).
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