Quello che segue è il consuntivo delle prime pagine di Charlie Hebdo in dieci anni di attività, oltre cinquecento numeri:
L’islam, come si può vedere, è in assoluto il tema meno bersagliato. Ciononostante l’islam è stato l’unico, tra i bersagli di Charlie Hebdo, a reagire facendo una strage: qualcuno ha ancora il coraggio di dire che l’islam non c’entra? Che il problema non è l’islam? Che chiunque, se gli insultano la mamma, è pronto a tirare un pugno?
In seguito alla strage i charlini hanno deciso che non avrebbero più attaccato l’islam: decisione sicuramente sensata, ché davvero sarebbe insensata la scelta di andare incontro a morte sicura per una questione di principio; ma se oltre al buon senso ci fosse anche un minimo di onestà intellettuale, avrebbero deciso di non attaccare più neanche il cristianesimo, né l’ebraismo, né nessun altra religione al mondo: risparmiare unicamente l’islam perché quelli, a differenza degli altri, ti fanno fuori e tu ti caghi addosso dalla paura, non è buon senso, è vigliaccheria e ipocrisia della peggior specie.
Adesso, in occasione del primo anniversario della strage, hanno avuto la geniale idea di pubblicare questa vignetta.
E, in un certo senso, possiamo anche dire che effettivamente corresponsabile della strage – fermo restando che i primi responsabili sono gli assassini che l’hanno messa in atto – è “un” dio. Peccato che quello rappresentato nella vignetta non sia quel dio lì che ordina ai suoi seguaci di mettere a morte chi insulta l’islam nonché tutti gli infedeli in generale. Anzi, a dirla tutta, non è neppure un dio generico, a significare che sono le religioni in sé a fare danni: quello è un dio specifico, perché a rappresentare Dio come un vecchio con la barba e con sulla testa un triangolo (una cosa con TRE lati e TRE angoli) con un occhio al centro c’è una religione sola. Che ha commesso la sua bella botta di crimini in passato, che del tutto innocente non è neanche oggi, ma che non va in giro a massacrare chi la critica. E dunque, oggi più che mai,
je ne suis pas Charlie
barbara