I MANDARINI

Cioè gli intellettuali del dopoguerra francese, raccontati da un’intellettuale un po’ noiosa, che vi rappresenta se stessa e naturalmente Sartre, per i quali si potrebbe coniare l‘espressione “l’insostenibile bruttezza degli intellettuali”
beauvoir-sartre
(qui una bella descrizione). Racconto un po’ sconclusionato che si snoda per 764 pagine, pasticciando su insieme storie balorde e storie quasi serie, scheletri negli armadi e spedizioni punitive, amori deliranti, amori recitati, amori quasi veri, belle fanciulle messe in vendita da madri avide, fascisti riciclati, doppiogiochisti, spie e traditori, viaggi transoceanici e un sacco di altre cose ancora – troppe, decisamente – fra cui lunghe lunghe lunghe elucubrazioni, a volte sotto forma di dialoghi, altre sotto forma di monologhi, ma sempre decisamente noiose.
L’unica cosa veramente apprezzabile è la seria riflessione sul comunismo, che da finestra sulla libertà negli anni tragici del nazismo e dell’occupazione tedesca, si va sempre più facendo intransigente dittatura del pensiero unico, in cui nessun dissenso è ammesso, nessuna opinione personale è legittima, nessuna deviazione dal tracciato prestabilito è contemplata.
L’ho letto perché stava lì da trentacinque anni e i libri, una volta acquistati, bisogna prima o poi leggerli (fatta salva la libertà di buttarli dopo cinquanta, o anche dopo dieci pagine, nel caso ciò si rivelasse necessario alla propria sopravvivenza). Onestamente non posso dire che sia stato tempo del tutto buttato via, ma abbiamo visto di meglio, ecco.

Simone de Beauvoir, I mandarini, Einaudi
i mandarini
barbara

Una risposta

  1. Si..rappresentano un’ epoca ..nomi risonanti di un’ epoca.

    Barbara..la tua recensione mi è piaciuta.Hai dato forma ai miei pensieri.
    Comunque..le tue sono schiette e chiare
    .Troppo spesso troviamo recensioni che non dicono molto, Forse non
    c’ è molto da dire Altre anche troppo infarcite quasi lo spazio di un racconto.

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    • Devo dire che ci sono recensioni che mi tolgono proprio la voglia di leggere il libro, come una che ho visto ieri: “Il libro di X descrive alla perfezione…” Qui mi sono fermata, non leggerò il resto della recensione e non leggerò il libro. Poi ci sono quelle che sono più lunghe del libro perché ti raccontano tutto il libro per filo e per segno inserendo in più i propri commenti. Bah.

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  2. “Onestamente non posso dire che sia stato tempo del tutto buttato via, ma abbiamo visto di meglio, ecco.”

    stesso ragionamento, più o meno, che feci io dopo averlo finito.
    per fortuna (mia) il dente me lo tolsi una trentina di anni fa, dopo di che di tempo ne ho buttato in modi anche peggiori, ma sicuramente più interessanti e appaganti.

    mai più letta una riga di madama De Beauvoir, comunque, dopo averlo chiuso.

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  3. A proposito di biografie di “grandi uomini”(uomini inteso in senso lato, anche donne ovviamente), tempo fa avevo letto qualche stralcio di una biografia di Picasso scritta da una sua ex…se quello che c’è scritto è veritiero, ne viene fuori il ritratto di un uomo tremendo, insopportabile, incredibilmente stronzo, che si divertiva a giocare con le donne(e anche con figli e nipoti) in maniera sadica e crudele…sono sempre più convinto che la maggior parte degli artisti, musicisti e filosofi(scrittori di romanzi e scienziati mi sembrano mediamente un po’ meno sociopatici degli artisti e dei filosofi) nel privato sono persone orrende , di quelle che è meglio tenere a di sicurezza e non incontrare mai!

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      • Certo certo, anche se corrisponde con la sua fama di seduttore insaziabile…per sedurre, usare e gettare donne in maniera seriale, anche con molteplici amanti in contemporanea, bisogna essere per forza di cose dei grandissimi stronzi egoisti, abituati ad usare gli altri come burattini.

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        • Per come la vedo io l’immoralità di persone (uomini e anche donne)che si comportano da seduttori seriali, non è essere maniaci sessuali, ma giocare con i sentimenti altrui. Se sei un maniaco sessuale, e ti fai puttaniere o attore porno(Rocco Siffredi ha avuto tantissime donne senza mai tradire i sentimenti della moglie), o trovi una donna ben disposta a fare “coppia aperta” come Simone de Beauvoir, non c’è problema!

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        • Forse non è nemmeno il sesso a spingere certe persone a farsi tante/tanti amanti, ma il piacere narcisistico della seduzione(e il piacere sadico e perverso di poter dominare e manipolare i sentimenti degli altri a proprio uso e consumo)

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        • Certo che a essere la moglie di Rocco Siffredi e andarci a letto ci vuole un bello stomaco. A me verrebbe da vomitare solo a pensarci. Poi tu cosa intendi per sentimenti? Io da un marito che va a letto con altre, che sia per mestiere o per gioco o per amore, mi sentirei tradita in ogni caso, e non credo proprio che lo tollererei un solo giorno.

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        • Capisco che ti verrebbe da vomitare, accettare che il proprio compagno o la propria compagna faccia l’attore/attrice porno non è da tutti, ho usato questo esempio solo per far capire la differenza tra sesso extraconiugale e tradimento.
          Se il sesso extraconiugale viene fatto “alla luce del sole”, con l’accordo della moglie/fidanzata(o del marito/fidanzato), senza menzogne e sotterfugi, per come la vedo io non è tradimento.
          La moglie di Siffredi è stata sempre al corrente del lavoro del marito, senza inganni!

          Per sentimenti intendo quella compatibilità di carattere, personalità, sessualità, modi di concepire la vita e spesso anche comunanza di alcune passioni e interessi, che spingono due persone a desiderare una vita insieme, e vivere l’uno per l’altra.
          Il sesso con le attrici è solo sesso, non c’è tutto il resto, a volte probabilmente non c’è nemmeno l’attrazione fisica(il bravo professionista è quello che riesce a farsi venire l’erezione con chiunque, in qualunque situazione), finito il lavoro, finito tutto(poi, come in ogni altro ambiente di lavorativo, possono nascere passioni che vanno al di là del lavoro…ma un uomo ti può tradire anche con una semplice segretaria, non è che il rischio c’è solo con le porno-attrici!)

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        • No, hai messo insieme due cose diverse. Da vomitare mi verrebbe al solo pensiero di andare a letto con uno come lui – che oltretutto è anche un cesso esteticamente. Poi tutto il discorso solo sesso – non solo sesso – sentimenti eccetera, per me è arabo: se mio marito va a letto con un’altra mi sta tradendo, punto. Quindi essere la moglie di uno che per mestiere va a letto con altre – io la chiamo prostituzione, qualunque forma assuma – è escluso che potrei prenderlo in considerazione.

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        • Mi fa schifo come persona (cioè, mi farebbe schifo l’idea di andarci a letto) per il mestiere che fa, e come uomo per la sua estetica. Poi, a dirla tutta, mi fa schifo anche una donna che sposa un uomo come quello.

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        • Ennamiseria!! manco fosse un serial killer, un mafioso, o un picchiatore di donne!

          Sull’estetica posso essere d’accordo, quasi tutte le donne interpellate a proposito dicono che è figo, ma solo per la fama che si è conquistato, se fosse un tizio qualunque sarebbe considerato un 50enne mediocre, se non addirittura bruttino

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        • Hai tutto il diritto di provare schifo, ma l’ultima tua frase(che ti fa schifo anche una donna che sposa un uomo del genere) mi pareva un po’ esagerata!

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    • Eppure molte donne sembrano abbonate all’ uomo insopportabile e stronzo che le fa soffrire come bestie. Non mollano, restano avvinghiate a quell’ affascinante bruto ad oltranza. Quando vengono scaricate sono pronte per lo stronzo successivo. Valle a capire…

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