È il fantasmagorico sindaco di Livorno, quel genio della chimica, della biologia, della biochimica, della microbiologia, dell’anatomia eccetera eccetera eccetera che nel suo spot elettorale ha provveduto a informarci che le cellule muoiono e rinascono, le molecole muoiono e rinascono, gli atomi muoiono e rinascono, i globuli rossi rinascono (non è chiaro se prima debbano morire), che lo scheletro si rigenera ogni nove anni e il cuore addirittura ogni sei mesi (ma perché quelli vecchi – che poi sono anche loro vecchi di sei mesi – non li usano per i trapianti?). Non ci credete che una sola mente possa albergare cotanta scienza? E allora guardatelo, e ne avrete le prove.
Naturalmente dopo avere dato sì magnifica prova di sé, è stato ovviamente votato dai livornesi che sono ganzi ma ganzi tanto, e di seguito ha avuto una discreta dose di contrasti con la locale comunità ebraica, di cui, nel caso vi interessassero i dettagli, potrete trovare ampia documentazione qui (non metto i singoli link, perché sono diversi).
Ma tutte queste storie le sto mettendo giù solo per inquadrare il personaggio, perché il tema del post è un altro, ossia l’ultima geniale trovata delle magnifiche sorti e progressive della mente del Nostro. Il quale è riuscito a escogitare – tenetevi forte, perché questa è un’autentica bomba – LA soluzione per le cacche dei cani. Ebbene sì. Che poi, a pensarci, è una soluzione talmente semplice che stupisce che non fosse ancora venuta in mente a nessuno. Si tratta, semplicemente, di prendere e archiviare il DNA di tutti i cani del territorio; quando si trova una cacca di cane per terra, la si raccoglie, se ne ricerca il DNA, lo si confronta con quelli archiviati e si multa il padrone del cane. Dite la verità che adesso vi state tutti mordendo le dita, a non averci pensato voi a una soluzione talmente semplice.
Shavua tov a tutti.
barbara