E VOI NEANCHE VE LO IMMAGINATE

che razza di impresa sia mettersi le mutande senza chinarsi neanche di un millimetro (e lo so, non c’è niente da fare: ogni volta che ho un incidente si finisce inevitabilmente a parlare di mutande). Nel frattempo comunque sto diventando un’autentica specialista nell’arte di raccogliere oggetti caduti per terra e aprire sportelli bassi con i piedi (qualcuno ha fatto invereconde illazioni su cos’altro potrò imparare a fare con i piedi, se mi esercito a sufficienza). Poi ho un bel po’ rivoluzionato la sistemazione della casa per rendere accessibili cose che al loro posto consueto non lo erano e ho contattato un’associazione privata per avere un po’ di aiuto (dalle istituzioni pubbliche non ne ho diritto, cioè nel senso che non esiste questo tipo di offerta). Certo che sputtanarmi l’intera stagione balneare, guardare il mare dalla finestra e fargli ciao ciao da lontano (sì lo so, è la canzone più cretina della storia dell’umanità, e cantata con quei due sedanini imbraghettati di rosa e quella vocettina della misericordia fa ancora più pena. E tanto peggio per voi, così imparate a farmi fracassare la spina dorsale), è di un deprimente, ma di un deprimente… Vabbè, proviamo a consolarci con questa:

Mi viene in mente la volta che in barella, mentre mi portavano in sala operatoria, digiuna da un giorno intero continuavo a strepitare “Voglio una fiorentina! Con le patate al forno!” Adesso ho una voglia di ballare, ma una voglia di ballare, ma una voglia di ballare (periodico fisso).

barbara

  1. è il voglio ma non posso, non puoi ballare, e vorresti solo dimenarti a più non posso e se non puoi fumare daresti l’anima al diavolo per farti un tiro. comunque per il fatto che non ti puoi muovere e fare le cose nel modo in cui eri abituata vedrai che si trova sempre il rimedio che alla fine viene spontaneo anche se un poco forzato. certo vedere il mare e non goderne è dura, ma pensa come ti farà bene alla pelle. ho detto una cazzata! so quello che provi, ma siccome sei una roccia vedrai che anche questo passerà. auguroni B. ciao, carlo

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    • Beh, che il non andare al mare possa essere salutare, da qualunque punto di vista lo si guardi, è proprio grossa, ma grossa tanto. Quanto al passare, passerà probabilmente (la perfetta saldatura di una vertebra fratturata non è mai garantita), ma ne uscirò col corpo fortemente indebolito da tre mesi di quasi immobilità, depressione a palla per tre mesi di vita sostanzialmente persi, decine di libri persi perché non c’è nessuna posizione in cui possa leggere comodamente, finanze massacrate da tutte le spese che la cosa mi comporta, sciatica aggravata dal fatto che in queste condizioni non posso fare fisioterapia… Serve aggiungere altro? Non è che con sta storia – che vorrei sapere chi cazzo l’ha inventata – che io sarei una roccia, si finisce per trovare normale qualunque accidente mi capiti addosso?

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      • E se per leggere usassi un leggio? Ti racconterei una barzelletta se tu non la conoscessi già. Quella di Mosè e del palestinese che gli ruba i vestiti. Non perché ci sia un nesso con i tuoi tre mesi salda vertebra, così.

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        • Quella di Mosè e i palestinesi la so. Nel leggio il libro sta inclinato e per leggere bisogna stare in piedi e chinati in avanti, e non posso fare nessuna delle due cose. Senza contare che per avere un leggio bisogna comprarlo, e questo scherzetto mi verrà già a costare almeno un migliaio di euro, se non ci saranno intoppi strada facendo – che se poi strada facendo trovi un gancio in mezzo al cielo, ti ci impicchi direttamente e buonanotte.

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    • Quinto giorno di c 35 e va tutto male. Anche perché l’immobilità mi ha scatenato un virulento attacco di artrosi lombare. E nel frattempo mi è venuto uno sfogo alla faccia, e mi sa che è una reazione agli antidolorifici che sto prendendo da tre settimane, prima per la sciatica e poi per tutti e due. Ieri avevo provato a non prenderlo e i risultati sono stati drammatici e alla fine sono stata costretta a prenderlo comunque.
      A te, quello che ti capita, sta benissimo, come punizione per avere danneggiato una moto, crimine davvero imperdonabile (grande e grosso e giovane come sei, comunque, chiaro che smaltisci tutto molto meglio di me).

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      • la moto per fortuna si è danneggiata poco,conto per luglio di andarci al tonale a mangiare i pizzoccheri.
        E’ vero mi sto riprendendo abbastanza alla svelta,ma i primi giorni in cui nn potevo alzarmi e dovevo dipendere dagli altri sono stati un inferno…preferisco potermi arrangiare anche se dolorosamente,prendo pochi antidolorifici perche il dolore mi ricorda che nn devo esagerare se voglio chiudere quest’esperienza alla svelta.
        ti auguro di rimetterti il prima possibile

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        • Ho letto anche in internet che tre mesi sono il tempo previsto per la saldatura di una vertebra, quindi prima di fine agosto non vedo la possibilità di cavarmela.
          Il dolore è utilissimo quando non è talmente lancinante da toglierti anche la capacità di pensare.
          Ma tu non hai la pelle massacrata dal busto?

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        • Io sto consumando chili di crema ma sono sempre color melanzana.
          Aha, tu sei di quelli con lo sterno sporgente. Io invece ho una costola che sporge in modo anomalo proprio dove c’è la parte davanti che preme e mi fa un male atroce. Sai cosa ti dico? Se sapevo che era così tremendo, quasi quasi rinunciavo a fratturarmi la vertebra.

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        • anch’io penso che nn mi fossi fatto nulla sarebbe meglio,ma c’ero durante l’incidente,poteva andare peggio…anche molto,va bene così,porterò pazienza e ci vorrà il tempo che ci vorrà.

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        • Eh sì, trovarti proprio sulla moto nel momento in cui la moto sta avendo un incidente è proprio una fregatura.
          Io sinceramente non so se posso dire che poteva andarmi peggio, dal momento che stavo semplicemente girando la valigia che si trovava per terra, senza sollevarla (se solo ripenso allo schianto che ho sentito in mezzo alla schiena, ancora mi sento svenire).

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  2. Il C135.” busto..corsetto ortopedico..”..detto anche a 3 punte..che poi sono le parti a stresso contatto..comprimendo i 3 punti chiave.
    Anteriormente..in alto..preme quasi al termine dello sterno…come risultato..è dolente..poi
    giù in basso..l’ altra preme sul pube..a me stimolo ad urinare …poi il 3°..alla schiena..premendo sul ..quel postaccio! Io..D11-D12..
    E’..vero purtroppo..arduo ed impensabile trovare ” la posizione ideale..”
    A..sedere..il busto..sale! andando oltre la zona sopportabile..in piedi..stancante..
    Calma..non agitarti..divaga..” il folle desiderio di strapparmi tutto da dosso.compreso il poco vestiario.agitando ogni
    parte del mio corpo…” E anche potere urlare gran parte del senso di rabbia..soprattutto
    ripensando ..ai camici bianchi!
    Se..mi avessero dettto che avrei dovuto dormire seduto sù di una sedia…per poche ore..
    e poi cotto e rincorbellito dai farmaci…”le cosiddette cascaggini..”…colpi di sonno..davanti
    alla TV..qui dove sono adesso..
    …Che ingegno..nel fare le cose..di autosussistenza!
    Qualche passo..all’ esterno, tipo ora d’ aria a gg stabiliti..Il propietario del negozio dei sanitari..disse che potevo farlo.Estate..calda,afosa..in Piazza Duomo..quasi deserta, il banchetto in pinta stabile..dei 5Stelle..con gli altoparlanti che dal PC arrivava il vociare di
    Grillo..” fra me..e me..ma che ti cheti! ”.
    E..qui ricordo..”…anche se ho un coinquilino..” sono da solo..devo andare a comprarmi
    il busto!..Tutti i pali di segnaletica li feci miei..si perchè ero anche bombardato di crampi
    alle gambe ..e mi aggrappavo a loro.
    Non sò, se per dignità..incoscenza.etc..volevo vedere fino a quale grado di sopportazione
    venivo messo alla prova!
    Credo..come te..di essermi sempre come autogestito in tutto .
    …Fine 09..è il mio compleanno!..Compriamoci..perlomeno..dei calzini..
    Non ricordo per quale motivo..antibiotici, Alcuni..come quelli effetto purga..solo alla 3a cp.
    Il passo non poteva essere celere…casa..bagno mi sembravano sempre piu’ lontani.
    …L’ esito immaginabile.

    Solo..qualche momenti. Il tempo lungo…
    Al termine…Questa esperienza mi ha insegnato, facendomi capire tante cose..come quanto possiamo essere labili. Credo che abbia influito in alcuni cambiamenti anche positivi..Anche sapere di avere dei limiti..Intuivo che c’ era anche altro che non andava.

    Poi….il post..riabilitazione. Ginnastica graduale riabilitatoria..Ed era già la 2a decina di giugno…Caldo! Decisi..stop.Ero in discreta forma..

    Concordo! Questi problemi hanno un costo..non solo fisico! Un’ abbraccio.

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    • Già, i calzini, non ci avevo pensato: stare col busto nei tre mesi più caldi dell’anno sarà tremendo, ma se fosse capitato in inverno sarebbe stata una tragedia, perché infilare le calze mi sarebbe matematicamente impossibile.

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    • ? Quale aggeggio? Coi piedi comunque finora ho raccattato un cucchiaino, una forchetta, una pastiglia, indumenti vari, fazzoletti di carta… Per altre cose mi sono ingegnata a trovare una soluzione. Quando stavo in sedia a rotelle, comunque, era più complicato di adesso.

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  3. Io pensavo a un leggio regolabile in altezza e inclinazione, prestato soprattutto, magari da una parrocchia. Ci sarà un qualche coso che ti permetta di leggere! Riguardo al gancio, ci andrei cauta, se per spostare una valigia ti si è rotta una vertebra, figurati cosa ti accadrebbe nell’attaccarti al gancio .

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